MOZART, METASTASIO, IL SOGNO DI SCIPIONE
Il sonno di Franziska Oesterling von Busc, nuora di Mesmer (in stato d’ipnosi)
Commento musicale W. A. Mozart, Sonata per fagotto e violoncello K292
Oh, l’abito dei girasoli!
Caro suocero, caro dottore, non vede come campeggiano dalla punta dei piedi al seno, lungo tutta la rotta privilegiata dal fluido vitale, fino alla luce degli occhi, che lei così cortesemente tiene in stato d’ipnosi.
O sono forse nuda?
Una sonnambula che sogna il proprio corpo Eden irrigato da acque magnetiche… Mi calamita un dolce abisso nero dove si rispecchia il sonno.
(Pausa di silenzio. La musica tace. La voce ha un brivido)
… Ubi quem agnovi, cohorrui equidem, sed ille inquit: “Ades animo et omitte timorem”…
(Cicerone, Somnium Scipionis)
“O dei,
Quale abisso di luce!
Quale ignota armonia! Quali sembianze
Son mai sì luminose e liete!”.
(Metastasio, Il sogno di Scipione)
Commento musicale W. A. Mozart, Adagio per Glass Harmonica
Io ora vedo… due pianiste… cieche. E due fiumi cristallini di note… Ogni nota un occhio, maestro: sopracciglia rialzate, borse sulle palpebre… Nervi ottici le righe dei pentagrammi….
Signora Paradies, state suonando la glass harmonica? Vi piace? Piace anche al dottor Mesmer, che vi ridarà la vista. Però finirete in manicomio.
Piace anche a voi, Marianne Kirchgessner? Il signor Mozart, vostro parente, vi dedicherà un Adagio e un Rondò. Poi morirà.
Un abito di girasoli anche per voi, innamorate della luce!
E un giardino, un paradiso di girasoli anche per te, piccolo genio, piccolo Wolf, dove Persiani e Cinesi, Arabi e Giapponesi fanno risuonare le trasparenze del vetro.
Dove sei? Ti sei perso? Chi cerchi? Bastiano? Bastiana? Ricordi? Erano qui, con te, 14 anni fa - 7 pianeti, e 7 minerali preziosi - e cercavano l’amore.
L’amore… Sempre lui… Oh, tenerezza, ma per questo occorrevano… un incantesimo, un mago, una finzione.
E allora anche l’amore sbocciò.
Commento musicale W. A. Mozart, Il sogno di Scipione, Ouverture
(tratto da Luca Traini, Abitudini mozartiane, TraRari TIPI ed.)
Nota L'opera in alto è di Samuele Arcangioli (foto di Luca Traini).
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