“Arte” ha la
stessa radice di “arma”, di “artiglio”, e mai è stato così evidente come
nella pittura fiorita nel Vicereame del Perù fra XVII e XVIII secolo.
In principio
sono i “sette santi angeli che portano lassù le preghiere dei santi e
sono ammessi davanti alla gloria del Santo” (Tobia 12,15), le “sette
fiaccole accese” dell’Apocalisse “simbolo dei sette spiriti di Dio, che ardevano davanti al trono”. Nel medioevo, sulla scia delle Gerarchie dello
Pseudo-Dionigi, sette arcangeli oggetto di culto da Bisanzio a Palermo,
dove trovano loro massima espressione artistica nel cielo dorato della
Cappella Palatina. In età moderna è poi il Siglo de Oro spagnolo a
trapiantarli nel Barocco Andino innestando altre otto creature celesti.
Maestro di Calamarca, Arcangelo Uriel
¡Oh sueño deleitoso!
Imágen apacible
Del eterno reposo:
Por tí un pecho sensible
Halla consuelo en medio
De cualquier mal terrible.
En tí el dolor y el tédio
Que me asaltan de dia
Tienen fin y remedio.
Imágen apacible
Del eterno reposo:
Por tí un pecho sensible
Halla consuelo en medio
De cualquier mal terrible.
En tí el dolor y el tédio
Que me asaltan de dia
Tienen fin y remedio.
Quindici
messaggeri alati attesi da Cuzco alle miniere di Potosì, contraltare
inquietante nella loro soave impassibilità delle sante immortalate da
Zurbaràn, che nel fasto insuperabile degli abiti per la celebrazione del
nuovo Dio celavano la loro doppia natura di falconi incaici,
personificazione degli antenati sconfitti dalla storia, resuscitati
dall’arte.
Maestro di Calamarca, Arcangelo Asiel
Che arcobaleno orribile è quest'arco
Nero
Che si alza?
Orrenda freccia il nemico
Del Cuzco sta scoccando.
Una grandinata sinistra, in ogni luogo,
Si va estendendo.
E il trapasso, con le risonanze cosmiche del regicidio:
Lo stridore dei suoi denti ha già morso
La lana gelida della tristezza.
I suoi occhi di sole si son fatti
Di piombo.
Quindici
arcangeli archibugieri con i piedi ben piantati in terra, uno per ognuna
delle quindici fasi di carica, secondo il vangelo militare più
aggiornato dell’epoca: "Esercizio per le armi" di Jacob de Gheyn. Presagio delle future rivolte di Túpac Amaru II e Túpac Katari. Premonizione di riscossa.
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