ASSASSIN'S CREED ART (R)EVOLUTION

Vedi anche


ART (R)EVOLUTION

Architettura, arte e fotografia in Assassin's Creed Conferenza a Venezia per la Giornata Mondiale dell'Architettura (2 Ottobre 2023)
Lucca Comics & Games 2022: Assassin's Creed diventa un'opera di crowd-art
15 anni di un classico contemporaneo, 10 da una grande mostra (2022)
Consigli di lettura per Assassin's Creed Valhalla (2020)
L’arte nei videogiochi. Game Art e Live Painting con Assassin’s Creed, FEM Modena (2019)
Assassin's Creed Odyssey Discovery Tour MUST Leonardo da Vinci, Milano (2019)
Assassin's Creed Origins Discovery Tour Università dell'Insubria, Varese (2018)
La mostra dell'arte di Assassin's Creed Origins a Lucca Comics&Games 2017
Luca Traini e l'arte di Assassin's Creed agli Stati Generali della Fotografia del MiBACT (2017)
Assassin's Creed Origins Ubisoft & Neoludica: Social Exhibition 2017
Neoludica Inside Videogame, Venezia (2016)
Assassin's Creed: tra storia e mito al Festival del Romanzo Storico Chronicae (2016)
Game Art REvolution, Venezia (2015)
Assassin's Creed e le Avanguardie del Novecento, Lucca Comics & Games (2014)
Un'ispirazione italiana per Assassin's Creed III (2017)
Assassin's Creed: il film (2017)
Assassin's Creed Art (R)Evolution, Museo Leonardo da Vinci, Milano (2012)
Gallery (2012)
Assassin's Creed Art (R)Evolution at Museum Leonardo da Vinci (2012, English Version)
Rassegna Stampa e Video - Press & Video (2012)
Assassin's Creed e la cultura umanistica: Michele Marullo e Agnolo Poliziano (2012)
Poesia: Stanza Binaria Acrostica per Ezio Auditore (2012)
Rassegna stampa scelta: Sole24Ore, Museo Leonardo da Vinci, LiveMilano, Luuk Magazine
Finissage con défilé: Hyperlink (Ad)Dress (2012)


Architettura, arte e fotografia in Assassin's Creed
Conferenza a Venezia per la Giornata Mondiale dell'Architettura

Il mio cuore non ha trascorso la notte

Prigioniero degli astri

Abū Nuwās (Ahvaz, 756 – Baghdad, 815)


Ubisoft Italia, per l’imminente uscita di Assassin’s Creed Mirage, XIII capitolo della serie atteso da milioni di persone in tutto il mondo e ambientato principalmente nella Baghdad al culmine del potere della dinastia Abbaside (IX secolo), ha voluto promuovere per il 2 ottobre la conferenza Architettura, arte e fotografia in “Assassin’s Creed” presso l’Hotel Aquarius di Venezia diretto da Luca Chiais e ricavato all’interno dello storico palazzo Pemma-Zambelli (originario del XV secolo) in Campo San Giacomo da l'Orio 1624.

Il fine è quello di approfondire il discorso culturale su un videogioco che ha venduto a livello planetario più di 200.000.000 di copie e, soprattutto, ha reso giocabile la Storia, ambientando l’azione in tanti diversi luoghi in grande maggioranza oggi Patrimonio UNESCO e sviluppando uno strumento didattico per gli studenti di tutte le età, i Discovery Tour, modalità che non necessitano di combattimenti e offrono una nutrita serie di percorsi nei vari scenari di gioco, sempre ricostruiti col massimo rigore filologico dallo staff di storici di Ubisoft e con l’appoggio di istituzioni quali la Sorbona e il British Museum. Ne fa testimonianza il minuzioso lavoro di ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame (presente in Assassin’s Creed Unity del 2014): un vasto apparato di fotografie e disegni messo liberamente a disposizione da Ubisoft per contribuire ai restauri dopo l’incendio del 2019. Perché i segni distintivi di questo videogame sono l’amore per le arti e le architetture di ogni epoca storica in cui vengono contestualizzate le sue avventure e la loro minuziosa riproduzione nei dettagli: si tratti di una statua o di un tempio greco (Assassin’s Creed Odyssey), di una città ellenistica come Alessandria (Assassin’s Creed Origins), di un villaggio o di un drakkar vichingo (Assassin’s Creed Valhalla), della Parigi durante la Rivoluzione Francese (Assassin’s Creed Unity) o di Londra in piena Rivoluzione Industriale (Assassin’s Creed Syndicate) oppure la Bagdad del IX secolo protagonista del prossimo Assassin’s Creed Mirage. Una grande opera di scandaglio che unisce in simbiosi fotografia e pittura nella nuova dimensione virtuale, nel nuovo immaginario da cui attingono ispirazione sempre più numerosi game artist e virtual photographer: un gioco di rimando che ha sempre contraddistinto tutte le estetiche, del passato o meno.

Inevitabile quindi la scelta di Venezia come sede dell’incontro, sia in quanto citta d’arte dal grande passato attenta a tutti gli sviluppi dell’arte contemporanea con le sue Biennali che come ambientazione di buona parte del secondo episodio della saga videoludica (Assassin’s Creed 2, che ha venduto ben 9.000.000 di copie), con ricostruzioni precise e puntuali della Serenissima di fine del XV secolo come, giusto per fare un esempio, il Ponte di Rialto ancora in legno ispirato dal Miracolo della Croce del Carpaccio.

La conferenza sarà curata da Neoludica Game Art Gallery, che per prima ha portato la nuova arte dei videogiochi alla Biennale di Venezia del 2011 e dal 2012 promuove l’arte di Assassin’s Creed con grandi mostre in location prestigiose come il Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e Lucca Comics & Games o conferenze in diverse università (la Statale di Milano, quella dell’Insubria in Varese) e agli Stati Generali della Fotografia indetti dal Ministero della Cultura. Nell’ambito dell’incontro, infatti, verrà allestita anche una mostra di una trentina di artwork che vedrà unite opere in prima e in esclusiva realizzate dagli artisti del team di sviluppo di Assassin’s Creed Mirage insieme ad altre ispirate alla saga videoludica realizzate dai seguenti artisti del collettivo di Neoludica: Samuele Arcangioli, Luca Baggio, Cristiano Bonora, Emanuele Bresciani, Giulia Colombo, Francesco Delrio, Francesco Favero, Valeria Favoccia, Dario Giorgetti, Claudia Gironi, Pierfrancesco Olianas, Mauro Perini, Ivan Porrini, Monique Pasini, Filippo Scaboro, Christian Scampini, Federico Vavalà.

L’incontro vedrà come relatori:

Laura Inglima, Communication Manager di Ubisoft Italia che ha fortemente voluto l’appuntamento in questa città ricca di incontri fra culture;

Jean-Luc Sala, Art Director di Assassin's Creed Mirage;

Debora Ferrari e Luca Traini, fondatori di Neoludica Game Art Gallery nel 2008 e curatori delle mostre di Assassin’s Creed dal 2012:

Dario Giorgetti, Virtual Photographer;

Francesco Favero, Virtual Photographer;

Paolo Della Corte, fotografo e docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia;

Igor Imhoff, artista e docente di Tecniche di Animazione Digitale all’Accademia di Belle Arti di Venezia e di Applicazioni Digitali per Arte e Linguaggi Multimediali presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.

La conferenza si svolgerà dalle 14 alle 16.30 mentre la mostra, a ingresso libero, resterà aperta dalle 11 alle 18. Come di consueto, a rendere l’atmosfera ancora più immersiva ci penserà il team di Assassin’s Creed Cosplay Italia.

La location sarà la Sala Pemma, al piano nobile dell’hotel, decorata da un importante artista come David Rossi (1741-1827) e impreziosita da un grande lampadario Fornasier di Murano. Degna di nota, inoltre, la collaborazione dell’Hotel Aquarius col Museo di Storia Naturale con l’allestimento nella hall di  due grandi acquari di acqua di mare che riproducono l’habitat della laguna veneziana.

Link di approfondimento sul rapporto fra Assassin's Creed e la ricerca storica

https://lucatraini.blogspot.com/2012/07/assassins-creed-art-revolution.html

https://lucatraini.blogspot.com/2016/04/con-assassins-creed-al-festival.html


Lucca Comics & Games 2022

Assassin’s Creed diventa un’opera di crowd-art per celebrare i 15 anni

 ll collettivo di artisti Neoludica, guidato da Debora Ferrari e Luca Traini, dà vita a una speciale installazione in cui i fan del videogame di Ubisoft diventeranno essi stessi parte integrante dell’opera. La volontà è quella di lanciare un forte messaggio al mondo: “Il Sapere rende liberi” ovvero la conoscenza è l’unica via per il libero arbitrio

A Lucca Comics & Games 2022 Assassin’s Creed diventa un’opera di Crowd-Art per celebrare il 15° anniversario dall’uscita del primo titolo della saga. Centinaia di fan, chiamati a raccolta dalle diverse community dedicate a uno dei videogame più amati e venduti al mondo, si metteranno in fila per partecipare ad un’installazione artistica vivente, ideata e creata dal collettivo Neoludica, con l’intento di stimolare alla riflessione e far arrivare un messaggio di grande impatto sociale: il sapere rende liberi.

Dal lontano 2007 sono oltre 12 i titoli della serie che hanno generato una community di più di 155 milioni di gamers conquistati dall’universo narrativo di Assassin’s Creed. La saga, infatti, ha permesso agli amanti del videogame di viaggiare a cavallo del tempo alla scoperta di epoche storiche ricostruite fedelmente grazie all’apporto di esperti e storici delle più prestigiose Università internazionali.

La forza e la qualità dei contenuti hanno permesso ad Assassin’s Creed di uscire dal mondo dei videogame diventando protagonista di diversi libri, fumetti, film, opere di game art che hanno contribuito ad accrescere ancor più la fama del titolo firmato Ubisoft e allo stesso tempo a renderlo uno dei simboli di una generazione che, anche quando gioca, crede nell’arma della conoscenza quale principio per affermare la propria identità e libertà.

Ecco perché, in occasione di Lucca Comics & Games, il collettivo di artisti Neoludica, guidato da Debora Ferrari e Luca Traini, ha deciso di voler dedicare un’opera d’arte ispirata ai valori di Assassin’s Creed.

Assassin’s Creed - Il Sapere rende liberi,  il titolo dell’opera, è ispirato provocatoriamente a una massima che riassume il pensiero di Socrate - non a caso uno dei personaggi in Assassin’s Creed: Odyssey, 2018, ambientato nella Grecia del V secolo a.C. - come riportato da Diogene Laerzio: “Esiste un  solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza.” (Vite dei filosofi II, 31).

Assassin’s Creed- Il sapere rende liberi è quindi un’opera che intende trasmettere un messaggio di forte impatto, con l’ambizione che da Lucca possa propagarsi in tutto il mondo. L’informazione è una cosa sana e fa parte di una vera democrazia. Ma, l’eccesso creato dalla rete e dai social sta mettendo a duro rischio il concetto stesso di informazione e libertà.



Il video in sintesi su Askanews

Il video completo ne Il Sole24Ore, in Ansa e nella Gazzetta dello sport


L’installazione Assassin’s Creed – Il sapere rende liberi

La folla chiamata a partecipare all’opera vedrà centinaia di cosplayer (fan in costume del gioco) che cercheranno di entrare nella storia come partecipanti attivi, tasselli fondamentali di un’opera d’arte contemporanea che prende spunto dalle avanguardie del ‘900 con al centro il corpo e la sua importanza estetica ed etica e che oggi diventa portatrice di un messaggio imprescindibile: se vuoi raggiungere il libero arbitrio devi conoscere. Il libero arbitrio è in gioco e devi giocare fino all’ultimo istante della tua vita per assicurare la pace.

I riferimenti artistici attingono alla Body Performance Art nata il secolo scorso e diventata famosa grazie a movimenti artistici come Fluxus per poi essere portata ai massimi estremi da artiste come Orlan, Marina Abramovic, Vanessa Beecroft (quest’ultima usando il corpo delle modelle e non il proprio).

Sulla scena della performance ci saranno degli elementi stabili, pronti a caratterizzare sia l’impatto visivo, sia il messaggio della performance stessa. Al centro dell’opera ci sarà una scultura, la Mela dell’Eden (realizzata dalla scultrice Anny Ferrario), e 45 cosplayer intorno in 3 cerchi concentrici da 15, a simboleggiare l’irradiazione della conoscenza dal centro della consapevolezza al resto del mondo.

Il primo cerchio recherà in mano 15 libri storici (1) che hanno ispirato o approfondiscono le  epoche affrontate dalla saga; il secondo 15 opere che rappresentano la Game Art del gioco; il terzo 15 controller rivolti al pubblico per evidenziare i nuovi orizzonti e il nuovo immaginario che scaturiscono da questo rivoluzionario universo videoludico.

Col commento musicale delle diverse colonne sonore di Assassin’s Creed, tutti gli altri cosplayer che vorranno aderire saranno suddivisi in 4 bracci radianti dal cerchio più esterno come raggi di un sole che portano luce e chiarezza contro le tenebre dell’ignoranza e del male.

Appuntamento con l’installazione artistica a Lucca Comics& Games 2022 domenica 30 ottobre presso il Baluardo San Salvatore, Spalti interni, alle ore 14 per i cosplayer, alle ore 15 per il pubblico.

(1) Amin Maalouf, Samarcande, Franco Cardini, Simonetta Cerrini, Storia dei Templari in otto oggetti, Georges Duby, Michelle Perrot, Storia delle donne in Occidente. Il Medioevo, Leonardo da Vinci, La macchina del mondo, Pico della Mirandola, La dignità dell’uomo, Fernand Braudel, Il secondo Rinascimento, Alessandro Barbero, Il divano di Istanbul, Massimo L. Salvadori, L’Europa degli americani, Carlo M. Cipolla, Vele e cannoni, Marian Füssel, La Guerra dei Sette Anni, Louis-Sébastien Mercier, L’anno 2440, Eric Hobsbawm, Il trionfo della borghesia (1848-1875), Sergio Donadoni, L'Egitto. Dall'epoca tarda al periodo tolemaico, Salvatore Settis, Futuro del “classico”, Johannes Brøndsted, I vichinghi.



15 anni di un classico contemporaneo, 10 da una grande mostra

Purtroppo il senso della storia si va perdendo, anche – e forse soprattutto - per quanto riguarda eventi accaduti di recente. Se da un lato è la triste continuità di certo cattivo crocianesimo che persevera nel non voler prendere atto della contemporaneità, dall’altro è fin troppo contemporaneo il facile oblio per sovrabbondanza di dati intravisti in modo distratto e alla rinfusa così come il prevalere dell’aspetto pubblicitario su quello critico, anche in campo artistico (con la parola “arte” sempre più inesorabilmente relegata al passato, meglio se remoto). Non stupisce quindi che anche certe recentissime esposizioni che riguardano nuove estetiche come quella dei videogiochi, specie se messe in relazione con le arti precedenti, vengano presentate come prime assolute anche quando non lo sono affatto.

Chi scrive, come sapete, conosce bene quello di cui sta parlando e non ama reagire negativamente abbandonandosi a chissà quali nostalgie, ma proporre in positivo quanto c’è di importante per la cultura di oggi.

È il caso delle Game Art, originate dal mondo dei videogame o a questo ispirate (parliamo di un immaginario ormai predominante, come quello del cinema il secolo scorso), che io come storico e Debora Ferrari in qualità di critico d’arte abbiamo studiato e proposto in tantissime mostre e conferenze mettendole sempre in connessione sia con le arti precedenti che con i beni culturali, in particolare quelli dei territori che hanno ospitato le nostre esposizioni. Da THE ART OF GAMES Nuove frontiere tra gioco e bellezza ad Aosta nel 2009 a NEOLUDICA Art is a Game alla Biennale di Venezia del 2011: due prime mondiali, altro che il solito refrain dell’Italia in ritardo. A un’altra grande mostra che abbiamo curato al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” in Milano di cui quest’anno ricorre il decennale: ASSASSIN’S CREED ART (R)EVOLUTION. Parliamo del classico dei videogame per eccellenza, pubblicato per la prima volta da Ubisoft nel 2007 con un formidabile - e coltissimo - azzardo di ambientazione: il Medio Oriente della Terza Crociata (certo non una delle più conosciute). La saga, che oggi conta ben 12 episodi (e parliamo solo di quelli principali, rappresentati in massima parte in luoghi Patrimonio dell’UNESCO), nel 2019 ha superato 140.000.000 di copie vendute.

La nostra esposizione aveva privilegiato secondo terzo episodio ambientati nell’Italia del Rinascimento (ci voleva un’azienda franco-canadese per rivitalizzare, con grande rigore filologico, il nostro patrimonio storico nel campo dei new media). Fra i protagonisti del gioco anche Leonardo da Vinci. E come in Valle d’Aosta l’abbinamento principe era stato quello fra videogiochi fantasy e arte tardo gotica (la loro “connessione remota”), qui l’allestimento, altra prima assoluta, metteva in risalto l’osmosi fra le macchine leonardesche del museo e il loro uso all’interno del videogame. Le opere esposte, frutto di una scelta fra migliaia di file ad alta risoluzione forniti dalla sede di Montréal, vennero prodotte su tutta una gamma di supporti concreti (dalla tela opaca o lucida al forex, dal crystal al legno), che valorizzarono il disegno virtuale degli artisti, di cui, ulteriore prima, furono riportati nome e cognome (sottolineando l’ennesimo tratto in comune con le arti precedenti: una nascita anonima). Un lavoro impossibile da effettuare se non si conoscono bene storia e tecniche dell’arte (hanno provato a copiarcelo diverse volte, sempre con esiti scadenti). Il catalogo, come per Neoludica, fu pubblicato da Skira, uno dei più importanti editori d’arte a livello internazionale.

È stato l’incipit di una collaborazione con Ubisoft Italia che dura tuttora - grazie a due manager di straordinaria sensibilità come Alberto Coco e Valeria Zaffina – e che si è esplicata in numerose altre mostre, fra cui spiccano quelle a Lucca Comics & Games (in Villa Bottini, nel 2014, e sul Bastione di San Regolo, nel 2017) e a Venezia, sull’Isola di San Servolo, nel biennio 2015-16. Esposizioni in cui abbiamo favorito la partecipazione sempre più vasta di game artist e virtual photographer italiani, che hanno rivisitato con originalità e grande competenza stilistica l’universo crossmediale di Assassin’s Creed. Grazie anche a questo lungo e mai facile lavoro di promozione oggi Neoludica può vantare la collaborazione di quasi 50 artisti italiani - artisti giovani davvero, come una volta: la media è sotto i 30 anni - che partecipano alle sue mostre in loco e virtuali (queste ultime grazie alla sinergia con API Srl). Un numero e una qualità che nel 2009 non osavamo nemmeno sognare e che oggi è una ricca realtà, tutt’altro che virtuale, al servizio della cultura italiana. Il primo catalogo che li riunisce l’abbiamo pubblicato per TraRari TIPI nel 2019: ARTISTI DIGITALISTI E GAME ARTIST ITALIANI.

L’esperienza di ASSASSIN’S CREED ART (R)EVOLUTION è stata inoltre oggetto di grande attenzione da parte di manifestazioni di prestigio come il Festival Internazionale del Romanzo Storico CHRONICAE (2016) e gli Stati Generali della Fotografia indetti dal MiBACT nel 2017. Negli ultimissimi anni (dal 2019 al 2021), poi, la reinterpretazione di questo classico da parte dei nostri autori ha continuato a emozionare pubblico e critica in tutte le edizioni del Rome Video Game Lab a cui abbiamo partecipato (una splendida manifestazione di applied games prodotta da Istituto Luce Cinecittà in co-realizzazione con Q Academy).

La storia quindi continua anche se qualcuno fa finta di non vederlo. E l’arte è una cosa seria anche - e soprattutto - quando è in gioco.

Luca Traini


Consigli di lettura per Assassin's Creed Valhalla (2020)





L’arte nei videogiochi.
Game Art e Live Painting con Assassin’s Creed
FEM, Modena (2019)


Fotocomposizione di Luca Traini

Le nuove tecnologie, da oltre vent’anni insegnate in Accademie e Università, stanno mutando il modo di produrre e fruire l’arte. Debora Ferrari e Luca Traini, nella conferenza con un workshop di live painting e di introduzione al Discovery Tour di Assassin’s Creed di Ubisoft della game artist Valeria Favoccia, guidano in un excursus che collega la storia dell’arte e dei nostri Beni Culturali alle nuove pratiche artistiche, che cambiano le estetiche contemporanee e modificano anche la divulgazione delle arti, dal cinema al videogame.Siamo fruitori di un’arte diversa che dobbiamo ancora imparare a riconoscere.
Future Education Modena, che si posiziona come principale referente nazionale nel rapporto fra tecnologie e innovazione educativa, è un progetto creato e gestito da Wonderful Education in collaborazione con Noviter e Social Fare, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e parte di Ago–Modena Fabbriche Culturali.
Un grazie particolare a Massimiliano Andreoletti (Game Scientist),Donatella Solda (Director),Damien Lanfrey (Vice-Director,Head of R&D),Silvia Bidoli (Art Education Expert).


Assassin's Creed Odyssey Discovery Tour
MUST, Milano (2019)


Fotocomposizione di Luca Traini

Il più classico dei videogiochi non poteva che confrontarsi con la nostra età classica per eccellenza. Mi fa quindi particolarmente piacere essere stato, in un certo senso, profetico quando inserii nel mio contributo al primo catalogo della prima grande mostra dell'arte di Assassin's Creed proprio al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, nel 2012, una significativa citazione da un grande capolavoro della filosofia platonica: “E in un videogioco l’animus, quello 2.0, l’Animus rivisto e corretto dagli Assassini, va al Timeo di Platone, al filosofo che vede gli abitanti della città ideale prefigurata nel dialogo Repubblica in attesa di diventare da affresco realtà viva, dinamica: ‘il desidero di vederli in movimento, mentre lottano, in gara’…” (Platone, Timeo, 19B).


E venerdì 4 ottobre ho avuto il piacere di tornare al MUST e di fare un’introduzione storica alla presentazione del nuovo Discovery Tour legato ad Assassin’s Creed Odyssey che ha visto come ospite d'onore lo storico di Ubisoft Maxime Durand.


Questa volta abbiamo attraversato la penisola ellenica durante la Guerra del Peloponneso descritta da Tucidide in compagnia di Erodoto, Pericle, Aspasia, Ippocrate, Socrate, Aristofane e Alcibiade nella più accurata ricostruzione 3D interattiva dell’antica Grecia, dov’è possibile visitare 29 regioni con oltre 300 stazioni, partecipando a tour con 5 temi diversi: filosofia, città famose, vita quotidiana, guerra e mitologia.




Assassin's Creed Origins Discovery Tour
Università dell'Insubria, Varese (2018)


"La storia egizia con le sue articolazioni iconografiche da Tutankhamon a Rames II a Cleopatra, a lasciti culturali fondamentali di età tolemaica come il museo e la biblioteca, agli sviluppi dell’arte ellenistica che approdano alle grandi prospettive degli affreschi romani della prima età imperiale fino ai formidabili ritratti funebri del Fayyum. Perché una grande cultura fa ancora bella mostra di sé dal papiro alla console, dall’Oasi di Siwa, dove Alessandro Magno consultò l’oracolo di Amon, alla sua ricostruzione virtuale, patria del protagonista di Assassin’s Creed Origins, Bayek. “Le vie che non battono i carri/ devi calcare, né sulle stesse orme degli altri/ spingere il cocchio né per largo cammino,/ ma per sentieri non calcati, anche se per una/ via più angusta dovrai guidarlo.” (Callimaco, poeta e bibliotecario, Alessandria III sec- a.C.)".


 

 CON IL DISCOVERY TOUR DI ASSASSIN’S CREED ORIGINS, IL VIDEOGAME DI UBISOFT SALE IN CATTEDRA PER UNA LEZIONE DI STORIA ANTICA

Una nuova modalità educativa che consente di immergersi nella storia dell’Antico Egitto presentata all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese agli studenti liceali

Assassin’s Creed Origins, il game campione di incassi di Ubisoft,  lancia una nuova modalità di gioco e diventa protagonista di un’ innovativa lezione davanti agli studenti di dieci classi dei licei Sereni di Luino e Manzoni di Varese: all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, per la prima volta un professore conduce una lezione di storia servendosi di uno schermo che, in maniera interattiva, esplora le stanze di Cleopatra, i passaggi segreti delle Piramidi e i tanti misteri dell’antico Egitto. Tutto ciò con la partecipazione di un ospite speciale: Maxime Durand, storico del team di Ubisoft.

Da sinistra: Debora Ferrari, Luca Traini, Antonio Orecchia, Fabio Minazzi, Stefania Barile, Maxime Durand (al microfono).
Foto di Mara Azimonti.

“Da attenti osservatori di nuove tecnologie – spiega Fabio Minazzi, direttore scientifico del Centro Internazionale Insubrico Carlo Cattaneo e Giulio Preti – io e la collega professoressa Katia Visconti, insieme a Debora Ferrari e Luca Traini di Neoludica Game Art Gallery, abbiamo scoperto questa innovativa modalità di gioco. Abbiamo voluto farla conoscere agli studenti dei licei di Varese, nell’ambito del progetto di Legalità come prassiC4Legality curato dalla professoressa Stefania Barile svolto da due anni coi licei per l’alternanza scuola-lavoro e coi musei del territorio, dove si studia dall’art engagement al civic engagement partendo dal diritto dell’arte e arrivando al conscious gaming. Il Discovery Tour non si sostituisce allo studio della storia, ma può tuttavia integrare in modo positivo questo studio e può essere un valido strumento di supporto nell’apprendimento”.




La mostra Assassin's Creed Origins a Lucca Comics&Games 2017

La mostra ACGameArt Lucca Comics & Games 2017, dedicata ad Assassin's Creed Origins, voluta da Ubisoft Italia e curata da Debora Ferrari e Luca Traini di Neoludica, è stata un grande successo che ha visto decine di migliaia di visitatori ed è stata ripresa come nuovo modello di esposizione da RAI 2 in TG2 Storie, nel bellissimo servizio di Laura Gialli, che vi proponiamo insieme a immagini dei diversi momenti che hanno caratterizzato l'evento.


Vedi lo Speciale su www.tg2.rai.it/dl/tg2/rubriche.


Il video dell'inaugurazione su acartrevolution.com.


Alcune delle oltre 70 opere in mostra.
La Social Exhibition su Assassins Creed Art Revolution


Il disegno dal vivo di Samuele Arcangioli nella piramide e sul grande schermo all'aperto.


La coda all'ingresso, il pubblico in mostra.


Il rapper Ghali ha visitato l'esposizione e si è esibito nella piramide (Glass.Emotion Hall)


Vedi anche

Nota Bene La seconda foto dall'alto è di Gianmarco Tajetti.


Assassin's Creed Art (R)Evolution agli Stati Generali della Fotografia (2017)

"La mitologia mette gli occhi alle statue, la religione prepara i cori per il teatro,
la storia di un legno squadrato dà origine al quadro (meglio se rettangolare).
I rotoli di papiro si dispiegano e diventano codice, palinsesto, libro miniato, libro stampato.
La porta ad angolo retto è ormai spalancata e dalla camera oscura alla foto,
al cinema, allo schermo del computer il passo è breve."


http://www.beniculturali.it/mibac

Il video completo del dibattito a cui ho partecipato:
trovate i miei interventi ai minuti 3.35, 26.16 e 1.19.53.

Venerdì 5 maggio avrò il piacere e l'onore di essere ospite agli Stati Generali della Fotografia a Reggio Emilia. Dalle 15 alle 17 parteciperò, insieme ad altri prestigiosi protagonisti della cultura italiana e internazionale, al dibattito Immagini, corpo e immaginario virtuale moderato da Vittorio Gallese, il nostro grande scienziato scopritore dei Neuroni specchio.
Sarà un'occasione preziosa per far presente l'importanza del videogioco come nuova arte in stretta connessione con le precedenti, specie con un classico del genere come Assassin's Creed. Il feedback estetico del gameplay è un immaginario virtuale che ormai interagisce a fondo con la nostra realtà materiale e spirituale, fecondo di formidabili sviluppi che, al di là di fin troppo facili critiche, può costituire interessanti analisi e risvolti per il nostro vivere individuale e sociale. Si tratta di lavoro unico e originale per evitare salti nel vuoto e prendere coscienza che c'è ancora un filo conduttore che lega i vari media espressivi da migliaia anni e che, nel caso dell'Italia, può favorire un più immediato - e profondo - contatto col suo formidabile patrimonio culturale.
Quest'attività si inserisce in quella più ampia condotta dal 2008, insieme a Debora Ferrari e, dal 2012, con Alberto Coco e Valeria Zaffina di Ubisoft Italia, da Neoludica Game Art Gallery (R) sulla game culture, i fondamenti storico-artistici dei capitoli di Assassin's Creed, che da oltre cinque anni testimonia questa sensibilità culturale all'interno del panorama visivo delle arti contemporanee, come atto di studio critico e quindi non di marketing.

Assassin's Creed: Brotherhood: dalla fotografia alla concept art

"Il videogame è il nuovo medium artistico del XXI secolo, tanto ispirato dalle forme che lo hanno preceduto quanto, specie oggi, ispiratore di significanti e significati per artisti più e meno giovani. Assassin’s Creed, creato e forgiato da Ubisoft,  ne è un esempio che possiamo ormai ben definire “classico” in tutte le sfumature del termine. Dalla precisione filologica della ricostruzione storica alla densità di contenuti e rimandi che lo rendono una vera e propria saga enciclopedica. Assassin’s Creed nasce già grande. La madre è l’École des Annales con la sua rivalutazione del Medioevo “meraviglioso e quotidiano”; il padre, Michel Foucault, con il suo indagare le osmosi fra potere e sapere. Dal XII secolo del primo episodio alla Londra vittoriana di Assassin’s Creed: Syndicate, al 2012 in cui Demond Miles (e il suo DNA) danno inizio a questo vero e proprio epos contemporaneo. I protagonisti sono frutto di veri e propri crogioli culturali e uniscono allo spirito guerriero una forte vocazione culturale e una sensibilità profonda verso le complessità degli aspetti umani (figli o nipoti in questo della filosofia decostruttiva di Derrida). Lo stesso termine “assassino” viene riscattato dal triste sinonimo di “sicario”, “omicida” per tornare alla sua più raffinata radice: l’arabo, “asās, “fondamenti” (come suggerito dallo scrittore franco-libanese Amin Maalouf nel suo Samarcanda). I laicissimi fondamenti del libero arbitrio  del progresso intellettuale e della fratellanza che gli Assassini difendono in una lotta millenaria contro la tecnocrazia dei Templari. Ma non bisogna aspettarsi una lotta fra bene e male a tutto tondo: contraddizioni, chiaroscuri e sfumature sono di casa in questo gioco di estrema attualità."


Debora FerrariLuca Traini, Assassin's Creed Art (R)Evolution, Skira, Milano, 2012

"Complessità e sfumature caratterizzano anche l’aspetto più strettamente estetico dell’opera. Un grande affresco, un ciclo di affreschi in cui l’arte del videogioco viene creata come in una “bottega rinascimentale globale”, dove, oltre ai game designer e ai creatori del concept, decine di artisti lavorano a una precisa mansione e sono i professionisti dell’esecuzione. Come il Maestro nella bottega creava la visione dell’opera e ne tracciava il disegno sul cartone per lasciare in mano alla bottega l’esecuzione di mani, piedi, paesaggi, lumeggiature… così nel videogioco lavora chi disegna, chi fa la texture, chi colora, chi costruisce le ombre, chi inserisce il movimento, chi cura environmentssoundtrack, voci e doppiaggi. Dal corridoio dell’Abstergo ai blocchi di memoria disposti come installazioni di arte cinetica o ambientale, ai percorsi nell’Animus che seguono filamenti di DNA come finestre che si aprono in ricerche di Google, alle città medievali, alle vicende dei personaggi e della storia italiana dal Quattrocento al Cinquecento, fino alle due grandi Rivoluzioni, quella americana e francese, noi come Desmond Miles e i suoi antenati siamo alla ricerca di chi siamo e cosa abbiamo fatto, del perché non possiamo dimenticare e dobbiamo rivelare. Bisognosi di cercare, esprimerci, lasciar traccia del nostro passaggio."


Il Museo 3D giocabile della mostra Assassin's Creed Art (R)Evolution
realizzato da e-ludo LAB, tratto da http://acartrevolution.com/

Il MiBACT ha indetto gli Stati Generali della Fotografia, due giornate dedicate alla tutela, la valorizzazione e la diffusione della cultura dell’immagine e della fotografia come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo anche in Italia. Questo progetto ambizioso parte con due giornate di convegno sul tema con operatori, addetti ai lavori e ospiti internazionali. La prima giornata si svolgerà a Roma il prossimo 6 aprile; gli atti della giornata romana saranno presentati il 5 maggio proprio a Reggio Emilia, in occasione dell’inaugurazione di Fotografia Europea 2017. Lo scopo del progetto, coordinato da Lorenza Bravetta, è quello di costruire un piano di sviluppo mirato ad adattare l’intervento pubblico alle mutazioni tecniche ed economiche del settore e a determinare nuove opportunità per la fotografia italiana a livello nazionale e internazionale.
Gli Stati generali 2017, con le giornate di Roma e Reggio Emilia, saranno la prima tappa di un percorso di dibattito e di confronto che s’intende avviare con gli operatori del settore, per stimolare una riflessione comune sul tema dell’immagine al fine di intraprendere azioni concrete. Il Mibact ha tante strutture e istituti che si occupano di fotografia, ma è mancato finora un disegno complessivo sullo sviluppo del settore, che dalla conservazione approdi alla digitalizzazione e all’arte contemporanea.” Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Gli Stati Generali, dice la Bravetta, saranno “una chiamata generale a tutti gli addetti ai lavori. Un primo passo di un percorso in cui dare voce a tutti e capire quale può essere un piano di sostegno comune e concreto in un settore finora forse un po’ bistrattato davanti a un patrimonio storico così immenso, ma dove l’Italia ha prodotto autori e opere di grandissima ricchezza.” 



ASSASSIN'S CREED Origins
Social Exhibition 2017

Assassin's Creed Origins The Tour https://assassinscreed.ubisoft.com/game/it-it/news/


Le vie che non battono i carri devi calcare,
né sulle stesse orme degli altri spingere il cocchio
né per largo cammino, ma per sentieri non calcati.

Assassin's Creed embraces foundations of other cultures and continents, in order to create a new reference world. The world itself is perhaps the main ingredient of modern transmediality, since it replaces the traditional narrative structure of single media. In this sense the world presents multiple access points to the story and allows you to develop endless plots, either directly linked or spin off of the main story.

Alberto Coco, Ubisoft Italia

Inside Assassin's Creed we find the work of concept artists, as well as art from the historical periods; we have the opportunity to explore these worlds without a unique compelling temporal direction. The video game, the total work, becomes an exhibitor of all quotations, tales, analogies, art, names, environments, pastel or Photoshop oil paintings sketched on a Wacom tablet rather than hand-drawn on a blank sheet, before becoming action.


Assassin’s Creed is born eager for history, a few years after The End of History, as it was declared at the beginning of the 90’s. The story withinAssassin’s Creed is great since its early concepts and the places where it is set are largely UNESCO World Heritage Site. The mother being the Annales School, with its appreciation of The Medieval Imagination; the father Michel Foucault, with his investigations into the relationships between power and knowledge.


Artists of Neoludica Game Art Gallery





























































ARRIVA SU FACEBOOK LA PRIMA SOCIAL EXHIBITION DEDICATA AD ASSASSIN’S CREED® ORIGINS

Il nuovo gioco di Ubisoft e i misteri dell’antico Egitto diventano ispirazione per 10 tra i migliori game artist italiani che firmano l’esposizione ‘AC GameArt’, in collaborazione con Neoludica, e le cui opere verranno esposte durante il prestigioso festival Lucca Comics & Games

Dieci giovani concept e game artist, un videogioco diventato leggenda e una storia mitologica che diviene musa ispiratrice: si chiama ‘AC GameArt’, la prima exhibition in chiave social che vive sulla pagina Facebook di Assassin’s Creed https://it-it.facebook.com/assassinscreeditalia/, il gioco di Ubisoft in uscita il 27 ottobre con il nuovo atteso capitolo, Assassin’s Creed Origins. Dal digital painting alla pittura classica, dal digital sculpting alla photomanipulation, fino ad arrivare ai video interattivi: le forme di espressione dell’era contemporanea diventano strumenti per intraprendere un viaggio interattivo tra i personaggi, i segreti, il fascino e la storia dell’Egitto tolemaico, celebrando il mito di Assassin’s Creed.
“Assassin’s Creed - commenta Debora Ferrari di Neoludica - è un raffinato contenitore di storia, arte e immaginazione. È un videogioco che ha raggiunto tutte le forme multimediali, dal fumetto al cinema, per raggiugere il suo vasto pubblico e diventare terreno fertile per la nascita di altra arte: la Game Art” (vedi anche The new global renaissance workshop).
“La collaborazione con Neoludica è iniziata nel 2011 - spiega Alberto Coco, Marketing Director di Ubisoft - e insieme possiamo dire di aver contribuito a valorizzare il coinvolgimento diretto di tanti game artist nel far conoscere i valori e la magia di questa forma d’arte innovativa al grande pubblico”.




Neoludica Inside Videogame

Venezia, Isola di San Servolo


Ospite d'onore: Raphael Lacoste

neoludica.eu 
gqitalia.it/hi-tech/2016/07/12/assassins-creed-ricomincia-da-venezia-che-potrebbe-tornare-next-gen/
artribune.com/mostre-evento-arte/neoludica-inside-videogame/
ilgiornaledellefondazioni.com/content/neoludica-con-i-videogame-evolvono-forme-e-contenuti
thegamesmachine.it/news-videogiochi/50085/neoludica-inside-videogame-sbarca-venezia/



Assassin's Creed: tra storia e mitoChronicae

Piove di Sacco (PD), 2016



lucatraini.blogspot.it/2016/04/con-assassins-creed-al-festival.html
http://neoludica.blogspot.it/2016/04/cassina-anna-il-9-aprile-e-chronicae-il.html
http://www.liberaillibro.com/chronicae-2016/
gamesearch.it/news/al-festival-internazionale-del-romanzo-storico-per-parlare-di-videogame
mattinopadova.it/padova/cronaca/2016/04/15/news/il-romanzo-storico-rivive-nelle-giornate-di-chronicae

Game Art REvolution

Venezia, Isola di San Servolo, 2015






LuccaComics & Games 2014

Giocare con le forme _ Assassini e avanguardie del '900






UN'ISPIRAZIONE ITALIANA PER ASSASSIN'S CREED III




“E’ molto probabile che per l’abbigliamento del protagonista di Assassin’s Creed III, Connor Kenway, gli autori di Ubisoft si siano ispirati a due illustri bergamaschi del XIX secolo: l’esploratore Giacomo Costantino Beltrami (1779-1855) e il pittore Enrico Scuri (1806-1884). Il primo è noto per aver scoperto le sorgenti del Missisipi nel 1823 (cosa più risaputa negli USA, dove una contea del Minnesota è a lui dedicata, che da noi). Il secondo è l’interessante – e anch’esso poco conosciuto - pittore dell’Ottocento italiano che l’ha ritratto nel 1842: il quadro è all’Accademia Carrara di Bergamo.
Perché diciamo questo? Per il fatto che i ritratti americani dell’epoca (sia per i “bianchi” che per i “pellerossa”) mettevano in evidenza quella che era l’arma principe di pionieri e conquistatori: il fucile. Sia Beltrami che Connor Kenway (di padre inglese e madre Mohawk: il suo nome indigeno è Ratonhnhaké: ton) mettono invece in evidenza le armi tradizionali dei nativi americani: l’ascia e l’arco con la faretra e le frecce. Un rispetto per le culture altre da quella europea che contraddistingue il videogioco Ubisoft, in linea col nostro migliore sentire contemporaneo, e che trova i suoi coraggiosi precursori in quell’Italia risorgimentale che faceva della lotta per la libertà un suo punto d’onore. Un motivo in più per comprendere come il nostro formidabile patrimonio artistico possa fornire importanti contributi creativi alle nuove arti tecnologiche”.

Dall’intervento di Debora Ferrari e Luca Traini alla Games School di Bergamo



ASSASSIN'S CREED: IL FILM

Claudia Gironi, Aguilar (esposto a Neoludica Inside Videogame, Venezia 2016)

Un film come antidoto di massa (e di classe) alla presunta “tristezza” del pensiero occidentale: difendere, anzi riproporre con forza il libero arbitrio contro ogni sorta di integralismo. E Assassin’s Creed non delude, appassiona anche nel buio delle sale cinematografiche della tradizione. Non era facile trasporre degnamente un capolavoro di un nuovo media – e il videogame Ubisoft è un classico del genere – in una forma artistica che l’ha preceduto. La messa in gioco è riuscita. Non doveva essere un’opera solo per addetti ai lavori e così è stato. Tutto il film è sospeso su un’astrazione ben fatta a cavallo di epoche e geografie con il continuo intrecciarsi e scontrarsi di valori e debolezze dell'umanità, ma in modo che azione e psicologia possono essere godute dallo spettatore e dal gamer, l'uno non implica l'altro. C'è da  chiedersi se abbiano fatto la scansione del DNA per il casting perché gli attori aderiscono perfettamente ai character. Nell’impeto visionario del regista e del protagonista-produttore, i machbettiani Justin Kurzel e Michael Fassbender, confluiscono il delirio impassibile dell’Auto de Fe di Pedro Berruguete e le dinamiche allucinate di John Boorman in Zardoz ed Excalibur .

Raphael Lacoste a Neoludica Inside Videogame, Venezia 2016 (foto di Luca Traini)

Un mix incandescente in cui ci piace ritrovare la concept art del videogioco, sfumata nelle prime scene, geometrica nell'Abstergo, e ricordare le lezioni sulla ricostruzione architettonica e le ispirazioni pittoriche e poetiche ascoltate da Raphael Lacoste, Senior Art Director Ubisoft, con noi a Venezia nel luglio scorso (http://www.neoludica.eu/protagonisti/).
Dalla frontiera del 1492 alle nuove frontiere dell’Umanesimo Fox gioca bene in casa Ubisoft e usciamo dalla sala con un prolungato effetto di osmosi.







ASSASSIN'S CREED ART (R)EVOLUTION

Museo Nazionale Scienza e tecnologia "Leonardo da Vinci", Milano, 2012


Il video di presentazione della mostra al Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano

Il catalogo della mostra pubblicato da Skira (http://www.skira.net/assassin-s-creed.html)




Il servizio di Bonsai TV


GALLERY


ASSASSIN'S CREED ART (R)EVOLUTION

National Museum of Science and Technology "Leonardo da Vinci", Milan, 2012

Videogames are not only entertainment. They are a medium, a cultural expression ,the generator of emotions, views of the world, ideas and history. This is the new art of the XXI century.
Pictures, film clips, installations, points of interaction and historical models by Leonardo on display, to explore the Assassin’s Creed series which has made Art and Science its center and mission.

Art (R)Evolution, title of the Assassin’s Creed temporary exhibition at the National Museum of Science and Technology, is a project supervised by Debora Ferrari and Luca Traini, linked to Game Art Gallery (last year it took art and videogames in Neoludica to the 54th Biennale in Venice) with E-Ludo in order to detect and investigate art and culture in videogames.
The National Museum of Science and Technology of Milan will display about a hundred works, among them pictures, film clips and installations. The most important Italian technical-scientific museum, that right from its origins has fostered the exchange between art and science, is now hosting real contemporary works of art from a single videogame, thus recognizing their artistic and cultural value.




Samuele Arcangioli, Assassin's Creed picture-machine

http://www.gamesearch.it/news/grande-successo-per-il-museo-temporaneo-di-assassin-s-creed
http://mariogerosa.blogspot.it/2012/11/assassins-creed-art-revolution.html
http://www.artitude.eu/it/news/1928-i-videogiochi-diventano-arte-contemporanea-con-art(r)evolution
http://www.cultart.it/assassins-creed-il-videogame-che-si-guadagna-il-museo/

VIDEO




ASSASSIN'S CREED E LA POESIA UMANISTICA
Michele Marullo Tarcaniota e Agnolo Poliziano

Un nuovo modo per avvicinare i giovani ai classici guardando al futuro

Michele Marullo Tarcaniota


Michele Marullo, xilografia da Paolo Giovio, 1577 _ Ezio Auditore e la colomba, file art on wood, 2012


MICHELE MARULLO, “Io non ho paura”

… Non ego tela, non ego enses,
Non incendia pestilentiasve,
Non minas vereor ferociorum,
Non hymbres, mare, turbines, procellas,
Non quaecumque aliis solent nocere,
Quae cuncta unius aestimamus assis…

… Io non ho paura di frecce o di spade,
Non temo le pestilenze o gli incendi,
Né le minacce di gente feroce,
Né piogge, mare, turbini, procelle,
Né quanto di solito nuoce ad altri:
Tutte queste cose non stimo un soldo…

… I fear not weapons, fear not swords,
Nor pestilence, nor fire;
I fear no threats of savage hordes,
Rain, sea, or whirlwind’s ire;
I fear no ills that others hurt,
Nor value them this quill …

          Translation in The Cheltenham anthology, 1825



Commento musicale Bartolomeo Tromboncino, A la guerra

Assassin’s Creed® è un gioco che stimola sempre la ricerca storica (non a caso è stato ambientato in massima parte in siti dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO) e per questo abbiamo voluto abbinare alla mostra i versi di un grande contemporaneo di Ezio AuditoreMichele Marullo Tarcaniota (1453-1500), poeta e soldato che, come il nostro eroe, combatté a Forlì con Caterina Sforza contro i Borgia. E le "connessioni remote" con videogioco e revealing di Art (R)Evolution non finiscono qui. La scrittura in latino ne fa un soggetto ideale per Roma e l’episodio di Brotherhood. Così come i suoi legami con Venezia - e probabilmente San Gimignano - e le amicizie con i Medici a Firenze (dove il poeta fu ritratto da Botticelli) per Assassin’s Creed 2. Senza dimenticare la sua nascita a Costantinopoli, la Nuova Roma, luogo d’elezione di Assassin’s Creed Revelations. E, in conclusione, gli altri suoi versi “Narrant nunc Boreae sedibus intimis/ Visum”, “Ora raccontano di avermi visto/ Nelle profonde regioni del Nord”, non sembrano preludere alle avventure di Connor Kenway nel grande Nord americano (Assassin's Creed 3)?




Il lancio di Assassin's Creed 3 al Caffè Letterario di Roma (8 luglio 2012) con lo staff di Ubisoft Italia:
Debora Ferrari e Luca Traini fra i relatori.



Agnolo Poliziano, "Stanze per la giostra"

Domenico Ghirlandaio (1449-1494), Agnolo Poliziano e Giuliano de' Medici, affresco tradizionale
Ezio Auditore e il Duomo di Firenze in costruzione, affresco digitale/digital fresco, 2012

AGNOLO POLIZIANO, "L'armi lucenti su sparger un lampo"

Che tutt'or parmi pur veder pel campo,

armato lui, armato el corridore,

come un fer drago gir menando vampo,

abatter questo e quello a gran furore,

l'armi lucenti sue sparger un lampo

che tremar faccin l'aier di splendore;

poi, fatto di virtute a tutti essemplo,

riportarne il trionfo al nostro templo (II,6)



For I seem to see him in the field just now, he

and his steed are armed; like a fierce dragon

spewing flames, he beats down this man and that

one with great fury, his brilliant armour flashes

and makes the air tremble with light; then, hav-

ing set an example of valor for all, he carries his

triumph to our temple



                               Traslation of David Quint, Pennsylvania State University, 1993


Commento musicale Heinrich IsaacAlla battaglia

Assassin’s Creed® è ambientato in massima parte in località patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Firenze e altri comuni toscani come Monteriggioni e San Gimignano svolgono un ruolo fondamentale, sia come ambientazioni ricostruite dai creatori del videogioco con precisione e partecipazione che non esiteremo a definire prettamente umanistiche, sia perché luogo d’origine della famiglia del protagonista di Assassin’s Creed 2 Ezio Auditore (Firenze) o suo luogo di residenza (Monteriggioni). E toscani, soprattutto fiorentini, sono i compagni d’avventura dello stesso Ezio. Parliamo di grandi protagonisti della cultura italiana e mondiale riportati a nuova vita nel gioco dalle memorie troppo spesso polverose dei libri: Dante Alighieri (mentore del capostipite della famiglia Auditore, Domenico), Lorenzo de’ Medici, Niccolò Machiavelli, Leonardo da Vinci.
E Agnolo (Angelo) Ambrogini detto Poliziano, grande poeta in volgare e latino, che nella saga degli “Assassini” avvisa Ezio della Congiura dei Pazzi ai danni dei Medici.
I versi sopra citati sono dedicati proprio a Lorenzo il Magnifico, suo amico e sodale nel culto delle Muse, qui visto in particolare come eroe guerriero e vincitore della Giostra d’Armi del 1468. Possiamo ben immaginarli dedicati anche alle gesta dell’Auditore.





Arte ha la radice di arma, Assassino,

Una lama celata incide i sogni:

Disegno forte, sofferto di un mondo.

In palio una pace che verrà tardi.

Tutto è lecito: la realtà è in gioco,

Osmosi fra primi e ultimi livelli.

Resterà la bellezza del gesto, Ezio,

E la gioia di vittorie senza odio.




Nota Questa Stanza poetica è un’ottava di endecasillabi  sullo stile di quelle di Agnolo Poliziano, presente come personaggio anche in Assassin’s Creed II, con al posto delle rime le vocali binarie I e O - come 1 e 0 del calcolo binario, perché Ezio Auditore, protagonista di tre episodi della saga videoludica, è in primo luogo figlio di questa matematica - e l’aggiunta in acrostico del cognome dell’eroe (anche nell’ulteriore senso della qualifica di chi ascolta questi versi).



RASSEGNA STAMPA SCELTA 2012

Il Sole 24 Ore
Comunicato stampa del Museo "Leonardo da Vinci"
Live Milano
Luuk Magazine
"Finissage con defilé", Over Game Blog di Gabriella Parisi




Dalla console alle sale del museo: contemplare è un po' giocare



[...] Milano è il traguardo di un itinerario espositivo che ha già attraversato le città italiane presenti nel gioco, Firenze, Roma e Venezia, perché Assassin's Creed Art (R)Evolution è nell'intenzione dei suoi curatori, Debora Ferrari e Luca Traini, il prosieguo ideale di Neoludica. Art Is a Game, l'evento che indagò sulla legittimità artistica del computer game alla 54esima Biennale di Venezia. [...]




ASSASSIN'S CREED ART (R)EVOLUTION

COMUNICATO STAMPA




INAUGURAZIONE giovedì 20 settembre ore 18.30 – fino all’11 novembre

Preview riservata stampa, critici e partner - 20 settembre ore 17.00
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Via San Vittore 21, Milano

Sarà presente Ludovic Ribardière, artista Ubisoft
con gli artisti Samuele Arcangioli, Massimo Giuntoli, NoCurves tape art


Milano, 12 settembre 2012. “Il videogioco non è solo entertainment - si legge nella copertina del libro. È un media, un’espressione culturale, un generatore di emozioni, visioni del mondo, idee e storie. Alcuni dicono anche che i game designers hanno catturato i meccanismi arcani dell’apprendimento. Il videogioco contamina la pedagogia, la comunicazione, la pubblicità, l’intera iconografia dell’immaginario contemporaneo, l’arte. Ma un videogioco può essere considerato arte? Con Assassin’s Creed Art (R)evolution vogliamo dare un contributo a questa riflessione. Abbiamo posto la domanda a chi studia l’arte e a chi per primo si è interessato di game art. Critici, artisti e accademici hanno analizzato il nostro videogioco per cercare quel filo di Arianna che lo lega ai valori delle culture che ci hanno preceduto e soprattutto a quelli della civiltà contemporanea”.

Art (R)Evolution, titolo dell’esposizione temporanea di Assassin’s Creed presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, è un progetto curato da Debora Ferrari e Luca Traini legato a Game Art Gallery (lo scorso anno ha portato l’arte dei videogiochi alla 54 Biennale di Venezia) con E-Ludo e la partecipazione al concept di Riccardo Hofmann, per leggere e approfondire arte e cultura contenuta nei videogiochi.

Al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano si vedranno un centinaio di opere tra quadri, filmati, allestimenti. Il più importante museo tecnico–scientifico italiano, che fin dalle sue origini favorisce il dialogo tra arte e scienza, ospita vere e proprie opere d’arte contemporanee di un singolo videogioco riconoscendone il valore culturale e artistico. Inoltre dal 2 al 23 ottobre, presso il WOW-Spazio Fumetto di Milano, ci sarà la sezione Comics e grafica di Assassin’s Creed per creare un circuito nella capitale lombarda, integrando per il pubblico la visione del museo temporaneo di Assassin’s Creed che si espanderà per la città.

Il museo temporaneo e gli eventi hanno il patrocinio di importanti università e accademie italiane in primo piano nelle ricerche e nei piani di studio verso l’importanza culturale e professionale del medium videoludico.

Tra luglio e settembre mostre e presentazioni - in gallerie d’arte e presso enti partner- hanno toccato le città vissute nel gioco come Roma e Firenze.

Il 10 settembre si è concluso il contest artistico annunciato insieme alla Scuola Internazionale di Comics: i migliori lavori verranno esposti al WOW-Spazio Fumetto di Milano nel mese di ottobre insieme alle tavole di Assassin’s Creed.

ART (R)EVOLUTION, il Museo Temporaneo di Assassin's Creed a Milano

La sezione al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci presenta un centinaio di opere originali firmate dagli artisti di Ubisoft, che dal 2007 a oggi hanno lavorato ai diversi episodi del videogioco. Le opere, anche se realizzate in digitale, vengono proposte in materiali fedeli alla tipologia d’immagine, grazie alla partnership con Demart, e il pubblico potrà godere di veri quadri in tela, in affresco, in plexiglass, in legno, in pelle, in fine art e in mosaico. Anche altri artisti contemporanei danno un importante contributo all’interpretazione della ricchezza culturale di Assassin’s Creed. Massimo Giuntoli con l’opera “Osmosi” dà nuova vita ai video  della saga con un’architetturale di luci. Samuele Arcangioli ha progettato e realizzato la “Macchina dei ritratti”, una stanza di 4 metri in cui il pubblico si trova ad attraversare le diverse identità dei soggetti principali della serie. Edward Paul Quista, artista di Brooklyn, presta appositamente un’opera della sua recente ricerca sul codice genetico con un video fortemente collegato alle emozioni del protagonista all’interno dell’Animus. All’interno dell’esposizione, il Museo della Scienza offre la Macchina Volante e il Cannone ad Otto Canne di Leonardo Da Vinci per esaltarne la presenza e la sua genialità nel videogioco. Due postazioni da gioco su PC – create appositamente da Mirco Ferrari Labs – permetteranno al pubblico di accedere a workshop specifici e vedere le interviste agli sviluppatori di Assassin’s Creed.

Al Museo WOW-Spazio Fumetto di Milano, vengono esposte circa ottanta tavole di comics di Assassin’s Creed, alcune delle quali prodotte con la partnership di Artestampa per rendere al meglio i supporti cartacei di Fine Art e di grafica. Chicche dell’esposizione al Museo del Fumetto saranno: il Codice di Altaïr in versione inedita e in parte pubblicato sul catalogo edito da Skira, tre ritratti su tavola realizzati da Samuele Arcangioli, il Tributo ad Ezio Auditore realizzato dall’artista No Curves e venti opere selezionate dal contest artistico lanciato da Musea ed E-Ludo sul sito www.acartrevolution.com.

EVENTI: Tra settembre e novembre conferenze e workshop nelle due sedi con i partner scientifici e gli artisti, workshop di gioco con MFLabs, approfondimenti scientifici coi curatori museali, didattica per le scuole. Tutto il programma è scaricabile con l’app gratuita disponibile sugli stores.

ARTISTI: Realizzare un videogioco è un lavoro di squadra. Le opere esposte nella mostra ASSASSIN’S CREED® ART (R)EVOLUTION sono realizzate con il contributo di alcuni tra gli  artisti* che hanno lavorato negli anni alla saga ASSASSIN’S CREED® :

Gilles Beloeil
Donglu Yu
Patrick Lambert
Vincent Gaigneux
Martin Deschambault
Ludovic Ribardière
Olivier Martin
Eve Berthelette
Raphael Lacoste
Patrick Gagné
Patrick Desgreniers
Olivier Ammirati
William Wu

*Tale lista è puramente rappresentativa e non esaustiva di tutte le opere esposte.

Informazioni su Assassin’s Creed
Lanciato nel 2007, Assassin’s Creed® ha venduto più di 38 milioni di unità in tutto il mondo e oggi rappresenta una delle serie più popolari e vendute per le console di nuova generazione. Acclamata per la profondità e la ricchezza della sua trama, la serie di Assassin’s Creed è andata oltre i videogiochi, conquistando altre forme d’intrattenimento come fumetti, Facebook, romanzi, corti cinematografici e molto altro ancora.

CON IL PATROCINIO DI:
Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, ALMED Università Cattolica del Sacro Cuore, Brera CRAB, Scuola Internazionale di Comics,
Accademia di Belle arti di Catania, Università di Catania Dipartimento di Matematica e Informatica, Lucca Comic&Games, Archivio videoludico della Cineteca di Bologna

PARTNER:
DeMart, MFLabs, Scuola Internazionale di Comics Firenze, Caffè Letterario Roma, Artestampa, Microlog, Epson, Mivar, Panasonic



La Game Art (R)Evolution: “radice di arma” al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano


Arte ha la radice di arma
(D. Ferrari, L. Traini,
Stanza acrostica binaria
per Ezio Auditore)
Al punto di confluenza, è la genesi. In osmosi sei fibra di colori e di voci, apice radicale di un’immanenza che nella propria veemente per quanto parziale esperibilità, è tuttavia permeabile alla rivelazione, ai sedimenti emotivi, alle correnti metafisiche dell’Animus; nell’humus l’ascesa sensoriale è canale comunicativo per l’identità ai suoi albori, intimo solco che dona all’Arte volto multiforme e respiro corale, organismo autotrofo in piena consapevolezza, vivida memoria per squarciare il buio.



E una “vertigine conoscitiva” effettivamente ci pervade ad Art (R)Evolution, esposizione temporanea dedicata all’ avanguardia Assassin’s Creed in programma fino all’11 Novembre 2012 presso il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da vinci di Milano; sorgente d’un circuito di conferenze ed approfondimenti scientifici, workshop di gioco con MFLabs fra loro interconnessi ed allestiti entro le sale dello stesso Museo come anche presso il Wow-Spazio Fumetto milanese, Art (R)Evolutionelegge il capoluogo lombardo quale ramo d’una rete che si lega a E-Ludo ed aGame Art Gallery fin dalla 54. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, per irradiarsi quindi all’avvenire entro la maglia dell’attuale dibattito internazionale inerente la valenza culturale ed artistica del medium videoludico.
Con il patrocinio di prestigiosi atenei ed enti di ricerca, a cinque anni dalla first release del videogioco – la quale, nell’effettivo, contestualizzava l’azione proprio nel 2012 – la Rassegna adduce adesso un percorso edificante, rivoluzionario quanto doverosamente anacronistico, nelleArtes mechanicae “crossmediali” della Game Art contemporanea, grazie al prezioso apporto critico, scientifico e creativo dei curatori Luca Traini eDebora Ferrari, che al progetto hanno infuso genesi, morfologia e consapevolezza, con la partecipazione al concept di Riccardo Hofmann; ilcatalogo d’arte edito da Skira – il primo interamente dedicato ad un videogioco – è a tal proposito una fonte pregevole di studio, riflessioni e suggestioni, con affondi nella e-motività di Assassin’s Creed, validi Apparati coadiuvati da schede tecniche a fine volume, corollario di 190 Pictures a colori nonchè letture iconologiche di spessore molto ben innestate, anche sotto il profilo “sperimentale”, nell’organismo multidimensionale e multisensoriale – per questo veemente – della nuova Arte.
Arte ha la radice di arma, Assassino,
Una lama celata incide i sogni:
Disegno forte, sofferto di un mondo.
In palio una pace che verrà tardi.
Tutto è lecito: la realtà è in gioco,
Osmosi fra primi e ultimi livelli.
Resterà la bellezza del gesto, Ezio,
E la gioia di vittorie senza odio.
(D. Ferrari, L. Traini, Stanza acrostica binaria per Ezio Auditore)



Un’incessante eziologia – nel senso etimologico del termine – dischiude ununicum che è insieme di linfa e di carne, vicino e lontano, pulsante ed intermittente in un gioco induttivo e deduttivo d’ “Osmosi fra i primi e ultimi livelli”: la corrente esperienziale di Assassin’s Creed della francofona Ubisoft, radica al Sè la sua negazione attraverso la mimicry (“immedesimazione”, dal Catalogo) del player con il proprio simulacro, seppure le memorie progressivamente acquisite ne riedifichino essenza e ‘fronde percettive’ al punto di confluenza fra e-motività e Storia, tecnologia ed intimi codici dell’Arte. In maniera affine sono stati selezionati dai Curatori gli artworks per Art (R)Evolution: sono infatti al contempo e all’unisono “Disegno forte, sofferto di un mondo” – in quanto segni di una realtà virtuale che è il virgulto della nostra più intima dimensione esistenziale – ed Opera d’arte totalizzante scandita dalle singole rivelazioni che dà il gioco stesso; sono porte istoriate aperte al fruitore sulla visio di ”due mondi possibili e coesistenti” nell’arco di un “tempo di osservazione immersivo come il gioco, ma non dinamico, per osservarne con la durata necessaria tutte le sfumature” (Ferrari 2012).

Le valenze tattili e cromatiche del mosaico, della tela, della pelle, del crystale dello skybond, nonchè la lirica delle venature del legnoaffiorano sorprendentemente dal centinaio di opere proposte: grazie alla partnership con Demart, nella Rassegna, il medium digitale è infuso alla materia reale in base ad esso preventivamente selezionata, quale formula espressiva di un ‘ordinario’ manufatto d’artista; a rimarcare la fibra innovativa propria della Game Art di Assassin’s Creed, anche le opere di Maestri contemporanei: se, infatti, la “Macchina dei ritratti” di Samuele Arcangioli è anch’essa luogo di confluenza e di riedificazione percettiva entro il simbolo anagogico (e vinciano) del pentagono – prescelto, nell’opera, in pertinenza dimensionale con il volto multiforme e respiro corale della personalità labirintica di Ezio-Desmond-Altaïr -, l’approccio empirico del musicista e lighting designerMassimo Giuntoli, dal canto suo, interconnette invece sulle note e in “Osmosi” i linguaggi iconografico e cromatico per espandere idealmente le immagini video.

In “Untitled” di Edward Paul Quist siamo alla genesi, e nella blurry vision con l’Animus intercettiamo il percorso emotivo di reminiscenza genetica del nostro simulacro; come conduttori d’ un flusso di corrente, siamo colmati dall’installazione a due postazioni gioco di Mirco Ferrari Labs ed un effetto Joule ci coglierà inoltre – fino al 23 Ottobre 2011 – al Museo WOW Spazio Fumetto di viale Campania 12 a Milano, nella sezione Comics e grafica diAssassin’s Creedottanta tavole fra le quali l’inedito ed intuitivo “Codice di Altaïr”, il “Tributo ad Ezio Auditore” dell’artista No Curves, nonchè venti opere selezionate dal contest lanciato da Musea ed E-Ludo, avranno luce da donare al “la realtà [che] è in gioco”.
Resterà la bellezza del gesto




Nell’endoderma tu senti “Una irradiazione di fondo che riscrive la storia con tutta una serie di sottili anacronismi e allusioni” (Traini 2012), e che sapiente contempla il tuo vissuto come fosse uno spin-off della propria parabola: rimane il Frutto dell’Eden dell’itinerario eziologico proprio del nostro Libro della Genesi, e come il Codex musivo arcano da comporre la Mela stessa è svelata da Leonardo da Vinci, anch’egli Assassino (nella saga, il termine è plasmato piuttosto sull’arabo “asās”“fondamenti”, con la relativa valenza semantica: ciò, in Traini 2012), legato alla sapiente famiglia Auditore e nodo di diramazione – come tanti altri illustri personaggi storici – di quel circuito di corrente che inAssassin’s Creed poderosamente ci raccoglie; il ramo dell’Eden invece si espande nel mito pagano, in modo che il player possa apparire – nel cum clavedella Cappella Sistina – come il profeta dei tempi circonfuso da uno scrigno architettonico. La transmedialità rivela le fondamenta come i Glifi il senso dell’itinerario, e “senza obbligo di direzione temporale univoca […] ci spostiamo tra il 2012 ed il 1191” nell’ “opera totale” (Ferrari 2012): all’origineGerusalemme (AS), e poi Firenze come punto focaleVenezia (AS II),RomaMonteriggioniSan Gimignano (AS: Brotherhood); nell’ascesa, ancora, incastonata fra Europa ed Asia – dunque intuitivo luogo di congiunzione fra Altaïr ed Ezio – la città di Costantinopoli, e Maṣyāf in Siria,la Cappadocia nelle sue peculiarità geologiche ‘lunari’ e l’isola di Rodi, ovvero il tempio del sole (AS: Revelations).



Come alburno nel fusto arboreo, il team creativo Ubisoft si avvale d’approfonditi studi multidisciplinari per dar linfa a un progetto che è nato già “affamato di storia”: intimamente radicato innanzitutto all’ École des Annalese a Michel Foucault (Traini 2012), denso di “appunti e citazioni che mettono in gioco l’arte cinetica e l’estetica relazionale di molti movimenti e gruppi dagli anni sessanta in poi” (Ferrari 2012), Assassin’s Creed “è percorribile centimetro per centimetro coinvolgendo il giocatore-esploratore in un processo virtuoso di appropriazione e lettura dell’opera d’arte a quattro dimensioni” (Roncella 2012).
Dendrocronologia emozionale virtuale, per la rifondazione del linguaggio artistico contemporaneo: nella Sala delle Macchine vinciane del “Museo del Divenire del Mondo” (Ucelli di Nemi, Fondatore del Museo della Scienza) – organismo ufficialmente inaugurato il 15 febbraio 1953, con una mostra dedicata allo stesso Leonardo da vinci – la Rassegna Art (R)Evolution mette in luce quel giunto sincronico che segna “l’osmosi inscindibile fra arte e tecnologia” (Traini 2012) e guida le fronde dei nostri rami là dov’è bello che ai raggi s’intreccino. Artes mechanicae e Game Art dalle radici alla gemma apicale: sei fibra di colori e di voci che trascende nel Cormo dell’arte.



Art (R)Evolution: l'estetica degli Assassini approda a Milano

Rivoluzione ed Evoluzione si confrontano dialetticamente nella modernità in un’operazione sintetica diretta a promuovere l’identificazione del mutamento repentino ed inarrestabile di matrice illuminsta con l’avanzamento progressivo e lineare d’impianto darwiniano. Tale relazione risulta ancor più dinamica se inserita nel panorama intrinsecamente più energico all’interno dell’operare umano, l’ ambito artistico.
Ecco perchè “Art (R)Evolution”, l’esposizione temporanea di Assassin’s Creed presso il milanese Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, è un progetto così interessante: sin dalla sovrapposizione terminologica presente nel titolo si coglie la portata concettuale della mostra, un progetto curato da Debora Ferrari e Luca Traini, già noti ai nostri lettori in connessione a Neoludica (si veda www.luukmagazine.com/it/2012/03/31/“neoludica-philosophy”-unestetica-del-videogioco).



In quest’occasione l’estetica del videogioco trova espressione plastica in un centinaio di opere, tra quadri, filmati e allestimenti, tese a indagare la dimensione artistica di uno dei videogiochi cult della contemporaneità. Lanciato nel 2007, Assassin’s Creed ha venduto, nelle sue disparate versioni, più di 38 milioni di unità in tutto il globo, divenendo una delle serie più popolari per le console di nuova generazione. La profondità della trama, adatta ad ospitare sagaci intuizioni dai connotati quasi filosofici, quali le asserzioni aforistiche “Nulla è reale, tutto è lecito” e “Ciò che sei e ciò che fai sono strettamente legati fra loro”, consente di adattare brillantemente alla modernità cibernetica la sapienza romantica, sentenziando con Schiller che  “L’uomo è veramente uomo soltanto quando gioca.”. Ricreazione per eccellenza è oggi il videogioco e compito dell’intellettuale è analizzare tale manifestazione dello spirito umano individuandone chiavi di lettura dotate di spessore analitico e validità esplicativa.
“Il videogioco non è solo entertainment -si legge nella copertina del catalogo dell’esposizione- è un media, un’espressione culturale, un generatore di emozioni, visioni del mondo, idee e storie. 



(…) Il videogioco contamina la pedagogia, la comunicazione, la pubblicità, l’intera iconografia dell’immaginario contemporaneo, l’arte”. É quest’ultima a farsi costantemente carico delle esigenze trascendenti dell’umanità, persino nei nuovi ed impensabili scenari aperti dalla tecnica, da quella techne imperscrutabile e destinale oggetto di riflessione dei più grandi geni del Novecento. Un luogo/non-luogo dove trovarsi necessariamente a soggiornare, pertanto uno spazio da abitare mediante una consapevolezza distante dalla superficialità e dal conformismo. I linguaggi innovativi elaborati da progetti quali Assassin’s Creed, nonché la rivisitazione di archetipi, miti e simboli mediata fra gli artisti digitali ed il grande pubblico, si dispongono in una prospettiva estremamente affascinante, tanto più se contestualizzata nel prevalere di un quadro nichilistico e disgregativo nell’arte contemporanea. La comunicazione ed il linguaggio condiviso riemergono nel gioco elettronico assumendo il peso dell’eredità dei classici del passato; parallelamente il fascino per la storia e l’antichità, unito ad un’autentica fascinazione nei confronti della sfera arcana e numinosa dei tempi che furono, si rivela vigorosamente nell’era dominata dallo slogan ormai logoro della “fine della storia”, compagno del motto ancor più improvvido che celebra la “morte dell’arte”. 

“Art (R)Evolution” rivendica audacemente per l’uomo del nuovo millennio questi due settori imprescindibili alla costruzione di un edificio comunitario poggiante su solide basi. Non resta che affidarci all’estetica degli assassini!



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