martedì 22 aprile 2025

LUCA TRAINI A "LUCCA CITTÀ DI CARTA"

Tra cambiamento climatico, guerre, AI, realtà virtuale, innovazioni scientifiche e tecnologiche, nuova consapevolezza sociale, mondo della comunicazione esteso e grandi solitudini a confronto, può l’arte offrire le domande giuste per ritrovare una risposta al nostro essere umani?

Con questo interrogativo si apre la presentazione a Lucca Città di Carta dell’ultimo libro di Luca Traini, La nostra civiltà è un sogno ad angolo retto, un titolo che è una provocazione e anche un approccio poetico all’evoluzione della nostra coscienza culturale e dell’ambiente in cui viviamo.

Partiamo da una delle prime testimonianze di pensiero simbolico a opera dell’Homo Sapiens: le losanghe incise su ocra rossa ritrovate in una piccola grotta a Blombos, in Sudafrica, databili oltre 70.000 anni fa. Senza queste forme astratte non avremmo tutta le nostre realtà domestiche ad angolo retto (porte, finestre, schermi, libri). Come senza la rivoluzione agricola del Neolitico e la nascita di architetture più stabili di villaggi e città grazie all’invenzione del mattone (o della pietra squadrata) non avremmo avuto la cultura della stele, del tempio ad architrave, dell’affresco a parete costruita, del quadro.

Cosa ha spinto i nostri antenati a dar vita a questa forma originale di rappresentazione?

Luca Traini, storico e filosofo, ci conduce in una navigazione scritta con voce precisa e musicale, fra teatro, saggistica, narrativa, poesia, fino alla considerazione che tutto sta nella geometria della nostra civiltà, trasformatasi dal momento in cui ha inquadrato in senso letterale il suo habitat, ancora oggi in perenne divenire.

Un saggio poetico e ispirato, ricco di visioni a cavaliere del tempo dove le fotografie dello stesso autore aprono finestre inaspettate.

Come quelle che si aprono sull'esposizione TRA LE LINEE, curata da Debora Ferrari nella stessa manifestazione, e che vede fra i numerosi artisti presenti diversi già presentati da Debora e dal sottoscritto, in primo luogo Walter Tacchini, a cui abbiamo recentemente dedicato un romanzo d'arte (il secondo dopo Il Dittico di Aosta).


TRA LE LINEE
Segni, forme e materia nell’incontro tra arte, design e parola
Mostra collettiva a Lucca Città di Carta, 25/27 aprile 2025

A Lucca Città di Carta 2025, uno degli appuntamenti culturali più vivaci e amati del panorama italiano, arriva TRA LE LINEE, una mostra collettiva a cura di Debora Ferrari (Musea Trarari TIPI, Varese) in collaborazione con Marco Natale (Liguria Vintage), che unisce arte contemporanea, arredo d’autore e linguaggio visivo in un allestimento di grande fascino e originalità.
Il progetto espositivo prende vita in un salotto d’arte immersivo, dove opere pittoriche, sculture, installazioni e mobili dialogano tra loro, invitando il pubblico a muoversi “tra le linee” - fisiche e simboliche - che attraversano e connettono i linguaggi creativi.
Espongono:
Walter Tacchini, Rosanna Rotondi, Nicola Perucca, Fausto Bianchi, Anny Ferrario, Taddi, Gloria Giuliano, Pietro Bellani, Nes Lerpa, Paolo Megazzini e Leona K.
Artisti provenienti da percorsi differenti ma uniti da una sensibilità comune per la ricerca formale, la forza del segno e il valore narrativo della materia.
Accanto alle opere il pubblico potrà scoprire mobili d’artista e pezzi unici selezionati da Liguria Vintage, che arricchiscono lo spazio espositivo e lo trasformano in un ambiente abitato dalla creatività.
All’interno della mostra sarà presente anche una selezione dei libri pubblicati da TraRari TIPI, casa editrice indipendente con sede a Varese che unisce arte e parola in progetti editoriali originali e visionari.
Tra gli eventi in programma, segnaliamo la presentazione del libro La nostra civiltà è un sogno ad angolo retto di Luca Traini, in calendario il 25 aprile, un’opera che attraversa narrativa, teatro, poesia e riflessione filosofica, in sintonia con lo spirito trasversale del festival.
TRA LE LINEE è un invito a perdersi e ritrovarsi nei tracciati dell’arte, a leggere con gli occhi e con il cuore il paesaggio sensibile che ogni artista costruisce, tra gesto, materia e pensiero.

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