- Connessioni Remote (prima versione, The Art of Games 2009)
- Neoludica all'Università Cattolica di Milano_Loading...Videogioco, Arte, Media
UN
PROBLEMA DI CONNESSIONI
Se
uno che scrive, recita, ama ogni genere di musica, si occupa di cinema e
organizza esposizioni d'arte, cura anche una mostra di videogame, per di più con
la sua compagna (Debora Ferrari), è chiaro che di connessioni ne ha già allacciate non poche.Tutte
presenti in "The Art of Games_Nuove frontiere tra gioco e bellezza". Ma
il problema, in questo caso, era riallacciare anche quelle remote.
Per
fare questo, tranne qualche eccezione, dovevi tirar dritto oltre i cento anni
scelti per sottolineare il secolo di distanza che avvicina comunque il
videogame all'estetica dinamica dei futuristi (quei delinquenti). O
al cinema, che proprio un secolo fa, da fenomeno di baraccone, grazie a un
altro delinquente, D'Annunzio, con "Cabiria" di Pastrone faceva i
primi esami di Storia dell'Arte.
Dovevi
fare un salto di altri 80 anni, una pausa nel 1829 e prendere i sali di
Daguerre, perché è la tecnica fotografica un'altra delle fondamenta senza cui
la sala giochi non regge.
E
poi staccare a ritroso anche il biglietto del treno di Stephenson, di Trevithick
(in un parco giochi) e cercare di fendere la nebbia come in un quadro di
Turner.
Erano
in ballo:
-
l'estetica del movimento, che, nonostante la perfida ironia della storia e le
intenzioni di D'Annunzio e Futuristi, è democratica per forza di cose (il
signore mica si muove:posa);
-
l'arte di massa, che è il presupposto di ogni vera interazione;
-
la definitiva presa di coscienza collettiva che ogni nuova arte non cala dal
cielo ma da una rivoluzione della scienza, nel senso profondo della parola, che
si fa tecnologia, figlia di altre rivoluzioni.
E
allora uno prova a scendere dal treno in corsa e si ritrova in una camera
oscura da cui osserva sia la Venezia tutta limpida di Canaletto, sia i piedi
sporchi dei pellegrini di Caravaggio: prospettive signorili e popolari del verosimile.
Al
verosimile sembrano proprio tenerci tanto anche oggi sia case produttrici che
pubblico. Un'ossessione un po' datata (al contrario della dimensione a tutto
bit dei primi giochi) visto che già Plinio il Vecchio riassumeva così in
sintesi mezzo millennio di pittura/scultura: "L'immagine reale è la meta
più alta già da molti secoli".
Prospettiva
comunque condivisa 500 anni fa da chi ha connesso un uomo con un cerchio e un
quadrato: committenti e pubblico sempre entusiasti.
Poi
un altro essere umano ha alzato gli occhi, questa volta con un telescopio e il
mondo vitreo che ne è uscito non era mai sembrato così grande.
Così
come, di lì a poco un'altra realtà sempre più piccola ha preso il largo nel
verosimile di cui sopra per mezzo di altri strumenti, i microscopi, prima ottici quindi
elettronici.
Due
realtà prima invisibili anche agli occhi di Leonardo non fosse stato per la
tecnologia.
E
il verosimile, l'arte, l'esistenza umana hanno dovuto tenerne conto (questione
di matematica).
Il
termine "virtuale", figlio universitario del Gotico Cortese, deriva
dal latino "vir", "uomo", o da "vis",
"forza"?
E
se derivasse da entrambi? Per mezzo dell'uomo, ma con una forza tutta sua?
Qualcosa di "assetato di realtà" ("realitas entitiva"
avrebbe detto Giordano Bruno degli "Eroici furori"), "esistenza
assetata di essere", di "existituire" (per usare anche qui una
traduzione di Gadamer, in questo caso di un verbo caro al dolce padre del
nostro calcolo logico e infinitesimale, Leibniz)?
Al
presente, "realtà virtuale", uscita dalla definizione aristotelica di
"potenzialità non ancora in atto", sembra proprio assumere i contorni
di una nuova realtà vera e propria con precise cause ed effetti rispetto a ciò
che dovrebbe stare fuori dallo schermo: Edward Castronova docet.
Una
volta a scuola si sarebbe detto: 2 realtà scoperte e 1 inventata.
E
se invece avesse scoperto noi?
L'interazione
fra soggetto essere umano e oggetti di ogni tipo (ossa, legni, pietre, fuoco,
acqua in cui riflettersi, metalli e così via) presenta una lunga serie di
datazioni che dal carbonio arrivano al silicio.
Il
cammino scolpito più di 3.000.000 di anni fa nel deserto di Laetoli, in
Tanzania (memoria di interazione fra viaggio di Australopithecus Afarensis,
terra riarsa, cenere vulcanica e pioggia) porta fino in Patagonia, alle mani
dipinte con lo sputo nella Cueva del las Manos
durante l'ultima glaciazione. Il chopper dell'Homo Habilis prima di
diventare mouse deve far premere le cinque dita contro una parete perchè lì,
dietro quella specie di schermo, c'è la presa di corrente della realtà: ciò che
siamo soliti chiamare "meraviglia".
Ogni
nuova interazione con la realtà suscita meraviglia. E' la ricerca del contatto
con realtà sempre nuove e perciò meravigliose che spinge a "navigare"
con nuovi meravigliosi strumenti - il PC è solo l'ultimo della serie - per
cercare di riprodurre su uno schermo (vuoi la pietra della Cueva, la Stele di
Rosetta, un codice amanuense o le tv a polittico di Nam June Paik, i desktop),
su uno specchio simbolico in termini di cifre, parole, immagini, l'interfaccia
in continua metamorfosi del nostro mondo.
La
memoria o, meglio, la memoria delle memorie, tanto risultante quanto pietra
angolare e motore di questa incessante riproduzione si configura quindi al
presente in uno schermo geometrico: una realizzazione concreta del nostro
pensiero astratto fin da quando esiste la storia. Dalla tavoletta d'argilla
sumera, al rotolo di papiro disteso egizio-greco-romano, al codice manoscritto,
alla facciata stampata del libro o a quella bianca di un quaderno, fino alla
foto, allo schermo cinematografico/televisivo, alla pagina web. Seguendo
l'ossessione tutta umana per la quadratura/rettangolatura del cerchio, del
circolare, del superamento dell'ovale. Il visibile della natura tende a
tondeggiare, ma l'occhio che la inquadra sembra non amare troppo i prodotti che
si presentano come doppio delle sue pupille (e infatti,tanto per dirne una,
hanno sempre avuto scarso successo schermi di televisori o di personal computer
che non seguissero la logica del quadro, anche e soprattutto in senso
artistico).
E
così, nel cubo delle abitazioni, delle "wunderkammer" contemporanee
come in quello sempre più piatto di televisori e pc (3 lati di uno 0 digitale
aperto chiuso dall'1 del sistema binario) si rinnova il gioco ancestrale delle
forme. Dall'astrazione alla definizione alla sua inquadratura verosimile e
ritorno.
Ritorno,
mai salto nel vuoto. Dietro ogni novità c'è tutto un accumulo strutturato di
memoria che la sostiene. La meraviglia fondamentalmente consiste in un nuovo
raffronto fra connessioni recenti e remote.
Questo
è quanto in teoria (termine il cui senso ha a che fare con la visione) sta
dietro l'allestimento dinamico in tele, kristall, sete/ in consolle, video e Wacom di "The Art of Games" ad Aosta. Le opere dei concept-artist a
confronto con le foto in forma di digigrafia dei monumenti della Valle d'Aosta:
stele preistoriche, resti romani, e soprattutto castelli e sculture medievali.
In particolare dell'epoca del Gotico Cortese o Internazionale, l'alba, come
abbiamo visto, del termine "virtuale". L'inizio di un mondo
fantastico che, filtrato dal Romanticismo e attraverso cinema, illustrazione e
fumetto, è giunto fino a permeare atmosfere, paesaggi e protagonisti di buona
parte dei videogiochi.
Il
binario su cui fendeva la nebbia il primo treno dipinto da Turner ha raggiunto
la matematica binaria e la nuova arte che prende corpo da questa torna a fare
tappa ad Aosta, a "The Art of Games", nella Valle dove il pittore
inglese, affascinato dalle montagne, dai resti romani e dai castelli cortesi,
aveva mosso i primi passi nella pittura.
Lo
stesso treno che avrebbe potuto prendere Ada Lovelace, figlia di lord Byron e
della dea della matematica: creatrice del software.Un
nuovo mito fondante per unire arte e scienza. Per una nuova presa di coscienza
collettiva videoludica consapevole della realtà costruttiva del gioco.
Ada ritratta nel 1836 da un'altra donna, Margaret Sarah Carpenter
E
poiché "gioco" è dal latino "iocus", "gioco di
parole", l'inno che conclude questo intervento ma apre il catalogo, sarà
un sonetto che fa terminare ogni endecasillabo solo con la "I" e la
"0", come 0 e 1. Più un acrostico dedicato proprio a lei, alla donna
che già nel cognome prefigurava l'amore per la connessione:
Taglio, incollo, salvo e risolvo in
cantO
Hardware fatti di trine e di merlettI:
E’ un software di sospiri che fa i contI,
Ada, uno, e quel che resta è sempre zerO.
Resta. E’ la nube in cima a questi montI,
Tu e Turner con un foglio bianco accantO
O i vostri giochi in questo ex-monasterO,
Frontiera aperta su nuovi progettI.
Giostreremo arte e scienza fra i
castellI
Ad Aosta, amando ogni collegamentO
Messo in atto fra virtuale e modellI
Esemplari del passato: è il momentO.
Altri mondi, altre realtà, altri livellI:
Lo schermo attende il suo disvelamentO.
CONNESSIONI
REMOTE
Prima versione (The Art of Games, Aosta 2009)
All'ingresso della mostra aostana i Saggi degli affreschi del castello di Fenis introducono alla nuova arte
Schermo
1
Losanghe Sapiens Sapiens incise su due frammenti di ocra rossa a Blombos
(Repubblica Sudafricana)
2
Papiro Rhind: regole per calcolare l’inclinazione di una piramide
3
Tavolieri del Gioco Reale di Ur <---> Sigilli in steatite da Harappa
4
Mandala (“Il videogame è un esercizio buddista. Ti insegna a morire dieci,
cento, mille volte. Ad accettare la tua inevitabile estinzione. La piccola
morte del gioco prefigura ed esorcizza la grande morte”, Matteo Bittanti)
5
Lineare B: database minoico-miceneo ---> Stele di Rosetta: interfaccia
greco-egizio (---> // HCI: “Le operazioni fatte con un computer ereditano le
norme culturali esistenti”, Lev Manovich, The Language of New Media )
6
“Theatron”: “luogo dove si vede”
7
“Skené”= “tenda”, “palcoscenico” ---> Sipario alzato: schermo, scherma,
scrivere
8
“Maschera” (anche greca) in latino “persona”
9
Dakar, Senegal, 1963: “Premier Festival Mondial des Arts Nègres”: “Senghor ha
raccolto migliaia e migliaia di maschere che, messe tutte insieme, hanno creato
un misterioso mondo a parte. Entrarci è un’esperienza irripetibile” Ryszard Kapuściński,
In viaggio con Erodoto
10
Dallo Scudo di Achille alla Sfera di Parmenide all’invenzione greca del quadro
moderno (Plinio il Vecchio: “Non c’è gloria se non per quelli che dipinsero
quadri”)
11
Apollodoro di Atene, “skiagraphìa”, “disegno dell’ombra” ---> Prospettiva
(Brunelleschi, Pacioli, etc.): l’uovo di Piero della Francesca _
12 Gli
Elementi di Euclide dal cilindro del "volumen" al foglio rettangolare
del "codex"
13
L'Uomo di Vitruvio disegnato da Leonardo/ Le donne ritratte da Iaia di Cizico
14
Sator
Arepo
Tenet
Opera
Rotas
15
Autoritratto del Parmigianino
16 Van
Eyck nello specchio rotondo dei coniugi Arnolfini, la coppia reale in quello
rettangolare di Velázquez
17
Globe Theatre
18
L’Occhio di Ledoux spalancato sulla Sala della Pallacorda
19 Due
“Donne dello schermo” per Dante Alighieri (“Vita nova”)
20
Giava: altro teatro di ombre
21
Camera oscura (Caravaggio versus Canaletto)
22
Naufragio del Collegio di Berkeley alle Bermuda (commento musicale “My hope is
decayed” di Captain Hume)/ Approdo di 93 scacchi vichinghi alle Ebridi nel 1831
(Ouverture “Le Ebridi” di Mendelssohn)
23
Fotografi a e Cinema: innovazione tecnologica e arte di massa, diverse
dinamiche cinetiche ≠ proterva sottovalutazione delle culture elitarie
aristocraticamente legate alla statica: il servo corre, il padrone impassibile
come Plutarco anche quando lo fa frustare (“la fretta,/ che l’onestade ad
ogn’atto dismaga” pure quando Virgilio corre a gambe levate nel Purgatorio di
Dante)
24 Le
tele trasparenti di Picasso nel “Mystère Picasso” di Clouzot // Speed Painting
25 Nam
June Paik: “Le piramidi egizie sono il primo esempio di una combinazione di
arte di alto profi lo e alta tecnologia”
Realtà
1
Mitologia oceanica: il “mana” negli occhi di corallo bianco, nella pupilla di
ossidiana dei “Mohai” dell’Isola di Pasqua
2 Mito
greco: Dedalo, primo uomo e primo nome a scolpire e dipingere occhi di statue
3
“Metafisica”, Aristotele: “Preferiamo la vista a tutto, si può dire, non solo
ai fi ni dell’azione, ma anche quando non dobbiamo far nulla”
4
“Dunamis” in Aristotele “principio di movimento o di mutamento in altro”
(Enrico Berti) ---> “Virtus”, latino, da “vir”,”uomo”, e/o da “vis”, “forza”
(Lorenzo Valla) ---> “Virtualis, virtuale” (dal XIV secolo) ---> La realtà virtuale in atto negli occhiali di Tommaso da Modena
5
Caution: “Una sola Idea, conciliando a forza la natura del Diverso, che non si
voleva mescolare a quella dell’Identico, mescolando queste insieme con
l’Essere”, Platone, “Timeo”
6 Res
---> Res Publica (“Il sogno di una cosa”, Marx ---> Pasolini)
7
“L’immagine reale è la meta più alta in pittura già da molti secoli” (Plinio il
Vecchio)
8
Nuova Pittura a Olio fiamminga su tela // Nuova rivoluzione tecnica, nuova
immagine reale: nuove diversità dietro un’apparente omologazione
9
“Conosco la mosca nel latte/ Conosco dall’abito l’uomo.../ Conosco tutto,
fuorché me stesso” François Villon, “Ballata delle cose ovvie”
10
T’Ang Yin, “Nella mia capanna, sognando l’immortalità”
11 NON
FINITO: “Cosa ancor più degna di memoria è che le ultime opere di artisti
lasciate incomplete per la loro morte... sono più ammirate dei quadri finiti...
forse perché in quelle si vedono i lineamenti rimasti e l’idea degli artefici”
(Plinio il Vecchio) ---> IN VITA: Leonardo, Michelangelo ---> OGGI: Nuove
sfide pacifiche oltre Cascina e Anghiari
12
Milano, Via Torino: entrare in Santa Maria presso San Satiro, camminare fino
all’abside di Bramante, toccare, voltarsi, alzare lo sguardo alla volta del
soffitto, vederlo in apparenza assente fissando la “Gloria di Sant’Ignazio” del
Pozzo e pensare “Dunque sono anche nella chiesa dei Gesuiti a Roma”
13
Cannocchiale, Galileo: irruzione nella realtà quotidiana della tradizione di un
nuovo reale macrocosmo
14 La
terra vista dalla luna disegnata da Galilei (Kuhn & Feyerabend) //
Francesco Stelluti, “Melissographia”
15
Microscopio, Leeuwenhoek: irruzione nella realtà quotidiana della tradizione di
un nuovo reale microcosmo
16 La
mola di Spinoza: “Dedicava tutti i giorni alcune ore a preparare lenti per
microscopi e telescopi” (Lucas)
17
“Usando la medesima maniera, ma con molta unione di colori” (Manierismo),
Vasari
18
John Donne, “Lezione sull’ombra”/ Adelbert von Chamisso, “Storia straordinaria
di Peter Schlemihl”
19
Arte del Fumetto ---> Arte dei Cartoons ---> Arte dell’Animazione
Computer Grafica (“Voisins”, Norman Mc Laren)
20 Seurat, “Tour Eiffel” (bites pointillistes)
21
Picasso: “Ho imparato a dipingere come Raffaello; adesso devo imparare a
disegnare come un bambino”
22 Max
Ernst, “Coppia zoomorfica” ---> “Spore” (“Il y avait une fois LA REALITE”
Louis Aragon)
23
Effetto Kuleshov
24 “In
passato abbiamo lavorato sulle interfacce: ogni interfaccia rappresenta
un’estensione del tatto. Una cosa divertente è che veniamo da una civiltà
prevalentemente visiva, qual è quella rinascimentale; con i nuovi ambienti di
vita sensoriale simulata stiamo ritornando ad una cultura tattile e la gente
non se ne accorge”, Derrick de Kerckhove
25
Eric Berne, “A che gioco giochiamo”
Computer
1 Homo
habilis: “chopper” primo mouse
2
Cueva de las manos (Argentina) ---> L’impronta della mano anche sullo
schermo del PC (P.S. CONNESSIONI REMOTE: ogni Sezione 25 Definizioni, il
quadrato delle dita di una mano)
3
Numero Zero Maya: una conchiglia? un guscio vuoto? un occhio socchiuso?
4
Rame/Cipro/Afrodite - Stagno/Stonehenge - Ferro ittita (anche riprodotti su
pietra in Valcamonica)
5
“Techne”= “Arte”, Arte della Tecnica <--- radice da “tek”, “fabbricare
(un’intelaiatura in legno)” (Pierre Pellegrin, “Techne ed episteme”) --->
“Sandal-punk” ---> “Steampunk”
6
Paure e pregiudizi più vecchi che antichi - aristocratici versus “liberi
artigiani che verso la fine del V secolo a.C. arrivarono a dominare l’assemblea
di Atene” (Carlos Solìs Santos, “Macchine, tecniche e meccanica”): “meccanico” <---
“mechané”, “banale” <--- “bànausos”, “operaio, artigiano” ≠ NO “katharevusa”
(“lingua pura”: “pura” da che?) <--- Vecchia emarginazione: “Il mondo antico
produsse manuali analoghi a ‘Computer Graphics’, ma non aveva le risorse né gli
strumenti per diffonderli, decretandone dunque l’isolamento in settori
frammentari e incommunicanti della società” (Alessandra Gara, “Progresso
tecnico e mentalità classicista”)/ Peccato sempre paventato dagli snob:
“luxuria” di macchine e “meccanici” 7 Dramma non ancora scritto intorno all’uso
scientifico della scrittura - protagonisti: Protagora (favorevole), Socrate (contrario)/
Intervallo: poesie firmate di Teognide/ Secondo atto: variazioni su frammenti
da Euripide, “Palamede” (inventore presunto di lettere, numeri e scacchi)
---> Deus ex machina finale: Theuth, dio egizio della scrittura (che un
altro faraone, contrariamente a Platone, non rifiuterà) ---> “Avevano
stabilito che, per raccogliere ad Alessandria «i libri di tutti i popoli della
terra» fossero necessari in tutto cinquecentomila rotoli” (Luciano Canfora, “La
biblioteca scomparsa”)
8
Mnemosyne e Mneme, comunque Memoria, 2 divinità. Una donna: Leonora Christina
Ulfeldt (“Sono stata molto combattuta in merito a queste mie Memorie, non sapendo
decidere se fosse meglio fare lo sforzo di dimenticare o quello di ricordare”)
9
Demiurgo programmatore---> Software: Conferenza sul Bene di Platone--->
Hardware: Solidi platonici composti dalla Scuola di Sicione... Epitaffi o di
Diofanto... A seguire: Uno neoplatonico di Plotino + Zero di Brahmagupta=essere
diversi, uguali e binari
10
Macchina di Anticitera (in Lucio Russo, “La rivoluzione dimenticata”)/
L’Occidente (Roma, “Roma-visaya”) favoleggiato a Oriente come terra di
“macchine veicoli di spiriti” (“Lokapannatti”, trattato cosmologico birmano, in
“Uomini e spazi aperti” di Andrea Giardina)
11
“Homo sum: nihil humani a me alienum puto”, “Sono uomo: nulla d’ umano m’è
estraneo” (Terenzio Afro) - “Mens congesta iubet” (Claudio Claudiano) --->
Libera traduzione: “La mente congestionata comanda”
12
“Tabula cerata” (in Platone, memoria: impronta di sigillo su tavola di cera)
---> Palinsesto Ambrosiano con il teatro originale di Plauto grattato per
far posto al “Libro dei Re”, riaffiorato grazie alla chimica e decifrato a
costo della vista dal fi lologo Guilelmus Studemund ---> Sua postilla
catulliana a termine dell’immane fatica: “Ni te plus oculis meis amarem”, “Se
non ti amassi più dei miei occhi” (commozione, gratitudine profonda di chi scrive)
≠ “Ilias picta”: battaglie disegnate su pergamena nel V-VI secolo inserite in
codice cartaceo del XIII (---> Game vecchio in game nuovo in recente
versione “Metal Gear”: “Nel caso dei videogiochi è fondamentale cominciare subito
un’operazione di preservazione, per evitare gli errori commessi in altri ambiti
(cinema in primis).
Considerando
la proliferazione di differenti versioni degli stessi giochi – penso alle
versioni craccate, modificate, “migliorate” fruibili in rete – perfino il
tentativo stesso di individuare e recuperare la versione “autentica” diventa un’impresa
ardua”, Henry Lowood)
13
Incipit “Romanzo di Alessandro Magno” dello Pseudo Callistene: il bacile magico
di Nectanebo/ Foglio 152 Codex Alcobacense 394 Rabano Mauro, “De numeris”: i 36
riquadri del calcolo con le dita
14
Ars/Artefi ce/Artiglio/Arma Armature ---> Hardware RV anni ‘90 (e se
stavolta il soldato della “Rosa Purpurea del Cairo” esce davvero?)
15
Cosma Indicopleuste: cosmo-tabernacolo
16
Polittici e Portatili: il Polittico di Antonello da Messina sul desktop
17
Shukongo-shin (“Portatore di folgore”) del Periodo Nara ---> Genji il
Principe Splendente di Murasaki Shikibu ---> “Oggi siamo più abili di ieri,
domani saremo più abili di oggi” Yamamoto Tsunemoto, “Hagakure”
18
L’uomo-macchina di La Mettrie ascolta una conferenza di Lavoisier intorno alla
natura del silicio nella Biblioteca di Boullée
19
Iron Bridge, Coalbrookdale (attraversato dal treno di Turner)
20
Hegel nell’atto di spiegare che tutto ciò che è razionale è reale alla “Mano
scrivente” e alla “Testa pensante” di Johann Philipp Ludwig Knauss
21
Panoramica del Lago di Como /Stacco/ La pila di Alessandro Volta / Flashback:
lo scienziato un quarto di secolo prima mentre accende piccole lingue di fuoco
azzurro sulle sponde del Lago Maggiore (scoperta della natura organica del
metano) /Dissolvenza incrociata/ Benjamin Franklin, inventore del parafulmine,
firma la Dichiarazione di Indipendenza (Attore in entrambi i casi: George Clooney)
22 I
calcoli di Babbage + le Note di Menabrea + Traduzione & commento di Ada
Lovelace= la Macchina Analitica nella piazza d’armi del Forte di Bard (commento
musicale: “Un bal” dalla “Sinfonia Fantastica” di Berlioz)
23
Fonografo e lampadina di Edison/ Musica sinestetica: “Prometeo” inondato di
luce e colori di Scriabin
24
Cissé “Yelen”
25
NOTA BENE Storia esemplare di memoria tecnica arte: Guido d’Arezzo: spartito
---> Bach, “Clavicembalo ben temperato” ---> Mozart, fortepiano --->
“Opera totale” wagneriana ---> Orchestra titanica mahleriana ---> John Coltrane’s
Ascension ---> Hendrix & “Fire” & Fender Stratocaster (“Wild Thing”)
Navigazione
1
Sapiens Sapiens: attraversamento dello Stretto di Lombok (---> Grotte di
Lascaux riprodotte in realtà virtuale da Benjamin Britton // Rabindranath
Tagore: “Il tuffatore/ Deve raggiungere il fondo,/ Chi traghetta/ Deve
soltanto/ Camminare in superfice”)
2 Le
Avventure di Sinuhe
3
Cnosso: un vero labirinto per il mito (---> Pac Man: Teseo o Minotauro?)
4 Amore
e Guerra nella rete d’oro di Efesto (Sofocle, “Antigone”: “A tutti tende reti
l’astuzia dell’uomo”) ---> Marziano Capella, “Nozze di Mercurio e
Filologia”, già “Primavera” di Botticelli (Reale, Giovanni)
5
“Nostos”, “viaggio di ritorno” <--- Ulisse “polyméchanos” ---> James
Joyce, “Finnegans Wake”: “Three quarks for Muster Mark” ---> Murray
Gell-Mann, fisico: quark (particella subsubatomica)
6 La
circumnavigazione dell’Africa da parte dei Fenici inviati dal faraone Neco II:
il sole per la prima volta sulla destra/ I gorilla scoperti dal cartaginese
Annone: eruzione del “Carro degli dei”
7
Platone, “Fedone”: “seconda navigazione” ---> Protogene pittore di navi fino
a 50 anni
8
“Devi pensare che la nave è il cosmo/ E tu uno degli attrezzi che sta dentro”
(nave di parole inscritta nel Carme XIX di Optaziano Porfirio)
9
Navigazione di San Brandano ---> Islanda ---> Peregrinazione dell’abate
islandese Nikulas da Munkathvera: Islanda-Via Francigena-Roma (Motore di
ricerca: “Etimologie” di Isidoro di Siviglia)
10
“Motore immobile” (Aristotele) ---> Teofrasto, “Caratteri”, “Lo Sventato”:
“Se Giove fa piovere, quello dice <<Oh, ma che bello splendore di
stelle!>>”
11
---> Luciano, “Storia vera”
12
“Ebbri/ Ciascuno va per conto suo.../ Ritrovarsi sulla Via Lattea:/ Per sempre
vagare senza legami” (Li Po) ---> I viaggi reali di Zheng He
13
L’esilio di Ibn Hamdis: “Ah, da nuvola folgoreggiante in patria/ Brillò lieve
un lampo, leggero come il saluto/ Che una mano accenna con la punta delle
dita!” ---> Le esplorazioni di Ibn Battuta
14
Gilda medievale: mercanti Hansa ---> Gilda del Commercio in “Star Wars”
---> Gilde universi sintetici (“Di tutto ciò che l’uomo, spinto dal suo
istinto vitale, costruisce ed erige, nulla è più bello e più prezioso per me
dei ponti. I ponti sono più importanti delle case, più sacri perché più utili
dei templi”, Ivo Andric, “I ponti”)
15 “La
preparazione delle reti”, miniatura del Manoscritto 616 del “Libro della
caccia” di Gaston Phoebus/ Matteo di Vendôme, “Milo”: “Hamus amoris edax et rete
capacius orbe”, “L’amo dell’amore è vorace/ La sua rete, più ampia del mondo”
(---> Chat per trovare l’anima gemella)
16
“Hypnerotomachia Poliphili”: interfaccia/incunabolo di Aldo Manuzio
17
Giordano Bruno, “Eroici furori” <---> “realitas entitiva” (“Ciò
che è per così dire assetato di “realitas”: la medesima struttura
ricompare in Leibniz, quando parla di un “existiturire”, in riferimento
alla realtà, intendendo cioè l’esistenza come qualcosa che è assetato di
essere”, Hans-Georg Gadamer)
18
Magellano: circumnavigazione del globo terrestre ---> Mercatore:
inquadramento dello stesso nella rettangolarità di un atlante ---> Matteo
Ricci: Oriente e Occidente: l’incontro sulla carta geografi ca (--->
“Odyssey”, “Pong”/ “Little Big Planet”)
19
1653 L’Europa incontra la Corea grazie al naufragio dello “Sperwer” (“Essere
vivi è un mare in tempesta, senza neanche una vela in vista”, Ko Un, “Raggio di
sole”) ---> La Corea incontra l’Europa 15 anni dopo: Hendrik Hamel, contabile
della nave, pubblica in Olanda il resoconto del viaggio (“Il tempo basta a
tutto, se lo si gestisce con la parsimonia necessaria”, Erasmo da Rotterdam)
20 Xu
Xiake, “Peregrinazioni in luoghi sublimi”
21
Goethe, “Faust”: “Potrei dire a quell’attimo/ “Fermati, attimo: sei così
bello!”
22
Melville, “Moby Dick”: “Stanno migliaia e migliaia di mortali impietrati in
sogni oceanici”
23 Georges Perec, “Le Grand Palindrome”
24
Calvino: “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, “Il castello dei destini
incrociati”, “Le città invisibili”
25 “Il
più bello dei mari/ E’ quello che non abbiamo navigato” (Nazim Hikmet)
Interazione
1
Impronte fossili, Laetoli, Tanzania: memoria interazione viaggio
Australopithecus Afarensis, terra riarsa, cenere vulcanica, pioggia
2
Martin Bernal, Atena nera
3
Apollo e Patroclo: “E gli si fermò dietro, colpì la schiena e le spalle larghe/
Con la mano distesa: a Patroclo girarono gli occhi./ E Febo Apollo gli fece
cadere l’elmo giù dalla testa”, “Iliade”, Omero (?)
4
Apelle e Protogene: gara sottile a colpi di linee su tavola bianca (primo
quadro astratto)
5
Apollo e Dioniso incontrano Buddha nell’arte del Gandhara ---> “Romanzo di
Barlaam e Iosafat”
6
Avatar ---> “Vieni, ritorna, estingui questo fuoco” (Mirabai)
7 Anonimo, “Physiologus” (---> Nomi: Borges,
Cortazar, Wilcock)
8
Dittico di Aosta: interazione di più eredità culturali in 2 ante --->
“Mappa”, anche nel senso di “drappo del console” che da il via al ludus, al
game consolare di Severino Boezio: “Da un’unica fonte Tigri ed Eufrate/
Sgorgano diramando presto le acque./ Se si riunissero e un unico corso/
Tornassero nuovamente a formare”... “Consolazione della Filosofia”
9
“Centone” di Faltonia Betitia Proba (latino) // Anonimo, “Christus patiens”
(greco): collage di versi pagani per testi cristiani (“Ci sembra innegabile che
alla sfera del gioco appartengano come per natura anche tutte le attività della
creazione poetica”, Johan Huizinga, “Homo Ludens”)
10 Book
of Kells: connessioni (compresa la svista - ma è davvero così? - del copista:
dopo “Non veni pacem mittere” la Vulgata aggiunge “sed gladium”, lui invece
“sed gaudium”)
11
Nezami, “Il libro della fortuna di Alessandro”
12
Immanuel Romano, Machberet prima (La Sorte)
13
Raimondo Lullo: arte combinatoria // Il codice di Virgilio commentato da
Servio, dipinto da Simone Martini, annotato da Petrarca
14 I
“Quipu” Incas
15 NO
alla caccia SI alla “Visione di Sant’Eustachio” di Pisanello/ NO war SI poesia
geometrica di Paolo Uccello ---> Pace ad Alessandro, pace a San Giorgio
nella foresta di Altdorfer ---> Spento l’incendio mai l’incanto di Piero di
Cosimo
16 “Ut
pictura poesis”, Orazio, “Ars poetica” ---> e l’opposto: la lunga storia
della narratività dell’opera d’arte
17
Polifonia musicale fiamminga: Missa “Se la face ay pale”, Missa “Fortuna
desperata”, Missa di Dadi, Missa Prolationum ---> Polifonia pittorica: Arcimboldo (4 elementi + 4 stagioni x Missa Quomodo dilexi di Philippe de Monte)
18 L'alfabeto italogreco del Trissino e il nuovo linguaggio architettonico di Palladio
19
Capricci settecenteschi (Guardi, Piranesi): taglia e incolla i tuoi classici
(commento musicale: “M’ingannasti in verità”, aria per soprano e basso continuo
di Antonia Bembo)
20
Centinaia di scritte graffi te sui muri del castello di Issogne in Valle
d’Aosta (scelta: “Il Baroncel, il Tagliante e ‘l Baldessero furon a festa
qua col bon Stringhero / 1567 10 novembre”, “1577 / Per non monstrar ill
moi duolore / tal volta rido che crepe ill cuore / Thoma di Druenvaldtd / von
Nuremberg”, “S’offrir faict souffrir 1607”, “Omnia vincit amor”)// I versi
incisi da Vittorio Alfieri nella Casa del Petrarca// La fi rma di Byron anche
sulle rovine del Tempio di Poseidone a Capo Sunion
21
“Unità aristoteliche” ≠ Diversità shakespeariane // Commedia dell’Arte ≠ “Il
teatro comico” di Goldoni // L’ “Orfeo” di Monteverdi ≠ “Il pomo d’oro” del
Cesti ---> Handel, Farinelli, Metastasio, Gluck (quartetto dissonante): regola
del piacere della norma, del piacere di trasgredirla, del piacere di
trasgredire la trasgressione (Vd. anche la differenza tra Game e Play nel
saggio introduttivo di Umberto Eco a Huizinga, “Homo ludens”)
22 Jan
Potocki, “Manoscritto ritrovato a Saragozza”
23
Marc Twain,”Un americano alla corte di Re Artù”
24 V.
Propp, “Morfologia della fi aba”
25
Derek Walcott, “Mappa del Nuovo Mondo”
Meraviglia
1
Uluru: “Età del sogno” // P.White, “Voos”/Australia ---> E. Bloch, “Il
principio speranza”
2 Mito
orfico: i giochi tragici regalati dai Titani a Dioniso fanciullo (la trottola,
la palla, le mele e lo specchio di fronte al quale resta incantato, per poi
essere dilaniato dai donatori) + “Dea ex machina”, Demetra: Dioniso riassemblato
per nuove metamorfosi (“L’ebbrezza deve anzitutto aver potenziato
l’eccitabilità dell’intera macchina: prima di ciò non si giunge a nessuna
arte”, Friedrich Nietzsche) (---> Super Mario Bros che salta i barili in “Donkey
Kong” mi ricordava la Gorgone arcaica che vola dei vasi greci a figure nere)
3
“Metamorfosi”, Ovidio, Incipit: “La mente mi sprona a cantare forme/ Mutate in
corpi nuovi” + ancora e sempre Ovidio, “Arte di amare”: “Altri amino il
passato; io mi compiaccio/ D’essere nato proprio in questo tempo”
4
“Ludus”, “gioco pubblico”: ludus civile (Cicerone) ---> Ludus religioso:
“Ludus Danielis” ---> Ludus erotico: “Jeu de Robin et Marion” ---> Ludus
fi losofi co: Nicola Cusano, “De ludo globi” (---> Football: il “10”,
binario, di Maradona)
5
Ludus + techne = Erone, “Eolipila” (la macchina come meraviglia) ---> Il
“Libro dei meccanismi ingegnosi” dei fratelli Banu Musa
6
“Iocus”, in origine “gioco di parole”: mai limitare il termine, il “game” che
ha la stessa radice di “gemma”
7
Tertulliano: “La coda del pavone”: “Multicolor, discolor, versicolor”, “Il
corpo dell’uomo”: “I muscoli, colline; le ossa, rocce;/ Le ghiandole come
piccole pietre./ Osserva i nodi dei nervi grovigli di radici,/ E il corso delle
vene: ruscelli…”
8 Popol
Vuh: “Soltanto il Creatore, il Formatore, Tepeu, Gucumatz, i Progenitori,
erano nell’acqua circondati da chiarore. Erano nascosti sotto piume verdi e
azzurre”
9 Il
Sovrano Giallo, signore della terra; il Sovrano Rosso, signore del fuoco; il
Sovrano Nero, signore delle acque; il Sovrano Verde, signore del legno; la
Sovrana Bianca, signora dei metalli... Il principe dei legni e la madre dei metalli
amalgamarono luce e foschia e crearono così il genere umano... (dalla fiaba
cinese “Come i cinque sovrani celesti divennero uomini”)
10
Omar Khayyam: “Il vento leggero d’Aprile sulla guancia del Fiore, è bello,/
Bello nella distesa del Prato un Volto che illumina il cuore./ Tutto quel che
tu dici su ieri passato, bello non è:/ sta’ lieto e non dire di ieri. Oggi è
bello”
11 Il
padiglione del Dream salvato da Beowulf grazie alla “corte della parola” e ai
“seggi dell’idromele” costruiti con “legna per la fama” rifinita dalla “pialla
della lingua” di Egill
12
COMPROPRIETA’ “Città ideale”/ Palazzo Schifanoia
13
“Sommersi dai flutti, o dispersi da gigantesche moli di ghiaccio... o infine
sgomenti per l’orribile aspetto di certi pesci o mostri venuti su dagli abissi
dell’oceano”, Olaus Magnus (Grieg, “Peer Gynt”: “Naufragio”)---> Eero Saarinen,
“Gateway Arch” (Nielsen, Sinfonia “Espansiva”) ---> Approdo in un Vaso
Savoy, Alvar Aalto (Tüür, “Architectonics IV ‘Per Cadenza ad Metasimplicity’”)
14
Gotico internazionale (<--- Gotico ancestrale) ---> Neogotico //
Romanticismo: mito del Genio e della Libera Fantasia versus “classicismo” -
“Fiabe” di Andersen, “Fiabe” dei Grimm - Novella esemplare dell’architetto Schinkel,
che progetta il mausoleo della regina Luisa in forme neogotiche in memoria di
“femminilità, sentimento, spontaneità, passione” ≠ No del vedovo re di Prussia
al progetto, sì alla sua realizzazione in forme doriche: “virilità, raziocinio,
rigore, algidità” (vd. L. Schneider, “Il classico nella cultura postmoderna”) ≠
Rivolta al futuro di Mary Shelley (“Gothic novel”) ---> Fantascienza/Fantasy
(“Nelle creazioni di art game fantascienza e apocalisse si uniscono rifondando
e in un certo senso aggiornando la dimensione del sublime di cui nella storia
dell’arte la pittura romantica è permeata” Elena Di Raddo)
15 «È
del poeta il fin la meraviglia», Giovan Battista Marino
16 “De
humani corporis fabrica”, Vesalio, incisioni di Van Calcar, allievo di Tiziano
---> “Lezione di anatomia del dottor Tulp”, “Lezione di anatomia del dottor
Deyman”, Rembrandt
17
WUNDERKAMMER: “Giardino delle Delizie” (Bosch)/ “Due ambasciatori, una
anamorfosi” (Holbein Giovane)/ “Diluvio”, acquerello (Dürer)/ “Incubo”, in tre
versioni (Füssli)/ “Adams traum” (Fuchs)/ “Alien” (Giger)
18
“Vida es sueño?”: Calderòn, Cervantes e Quevedo a convegno nella “Quinta del
sordo” di Goya (commento musicale: “La Folia” di Paniagua)
19
“Fuggi quando vuoi, e la storia sarà invertita”, William Shakespeare, “Sogno di
una notte di mezza estate”
20
Hokusai, “Manga” (1814) ---> Stile Nihonga (tradizionale) + Stile Yoga (Scuola Tecnica di Belle Arti di Tokyo, influsso occidentale, docenti italiani) = Manga contemporaneo di Kitazawa Rakuten e Osamu Tezuka
21
Sindrome di Stendhal e Rischio Gijsbrechts
22 De
Chirico, Breton ed Escher ospiti a Brasilia di Niemeyer
23
Dalla chiesa, dal palazzo al museo, ai “Salons”, a “L’opera d’arte nell’era
della sua riproducibilità tecnica” (W. Benjamin), all’ “applicazione
tecnologica nell’era della sua manua(bi)lità artistica” (Debora Ferrari): nuove
aure, nuove tecnologie (“Ancora oggi molti musei faticano a capire che la rete
non è tanto il luogo in cui pubblicizzare la propria azienda, ma piuttosto il
luogo in cui condividere lo straordinario patrimonio di informazione che
detiene. Solo sostituendo la condivisione al protezionismo, l’accesso
all’occultamento un museo può trasformarsi nel nodo centrale di una complessa
rete di informazioni, completare la metamorfosi da museo in ‘network museum’”, Domenico
Quaranta, “Curare l’immateriale”)
24 Il
cestino ispiratore di Gehry (endecasillabo)
25
“Stavo lì a contemplare il tutto col mio sguardo antico”, Pär Lagerkvist
Convegno all'Università Cattolica di Milano
Lunedì 5 marzo 2012 dalle ore 9.30...appassionati di videogiochi...tutti in Aula!
E che 'aula': la Cripta dell'Aula Magna all'Università Cattolica di Milano, Largo Gemelli 1.
Organizzato da ALMED(Alta
Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo) con Ruggero Eugeni e
dall'Istituto di Storia dell'Arte Medievale e Moderna con Elena Di
Raddo, il convegno intende riunire specialisti di vari settori che
possano contribuire ad approfondire il tema culturale del videogioco in
tutti i suoi aspetti artistici, linguistici, comunicativi ed economici.
Neoludica, con l'intervento "L'Arte è in Gioco" a cura di Debora Ferrari e Luca Traini,
che ha generato tutta questa serie di interessi e provocazioni che
verranno affrontati nella giornata, sarà posta all'attenzione del
pubblico in mattinata, come secondo intervento della sezione 'Videogioco come forma culturale'.
Anche Ambra Bonaiuto e Salvatore Mica -partner promotori di Neoludica con E-Ludo- parleranno nel pomeriggio nella sezione 'Videogioco come Medium' con lo speech "I media. I simulacri mediali interattivi. I loro rapporti".
Nella
giornata anche Kevin McManus, Cristina Casero, Matteo Bittanti,
Domenico Quaranta, Paolo Ruffino di IOCOSE, tutti partecipanti come
critici e artisti in Neoludica alla Biennale, faranno degli interventi.
In finale tavola rotonda con importanti giornalisti sul tema 'Esiste una critica del videogioco?".
http://lucatraini.blogspot.it/p/neoludica-game-art-gallery.html
http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html
http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html
Nessun commento:
Posta un commento