Alla Torre Pentagonale
Obertenga di Arcola (SP)
E inaugurazione, ingresso libero, della mostra museale
ARCHETIPI DANZANTI
Opere di Walter Tacchini e del
Museo Castiglioni di Varese
Arcola, il
diamante della Val di Magra, è un luogo attraversato nei secoli da eventi,
personaggi e avvenimenti che sono stati capaci di costruire un territorio
ancora oggi crocevia di un’importante realtà economica, sociale, culturale e
ambientale. Un solo Comune, tanti splendidi borghi, una pianura preziosa, la
Magra che scorre verso il mare e colline rigogliose fanno da cornice ad
altrettanti gioielli che l’umanità ha saputo creare nei secoli: la Torre Pentagonale,
il Castello di Arcola, il Castello di Trebiano, il Forte di Canarbino, la
Chiesa parrocchiale di San Nicolò, la Pieve dei Santi Stefano e Margherita e il
Santuario di Nostra Signora degli Angeli, giusto per fare qualche esempio.
Con l’apertura
del MAP_Museo Arti e Paesaggi nella Torre Pentagonale Obertenga di
Arcola (XI secolo) inizia una lunga stagione di proposte espositive di rilievo
che mirano a valorizzare il territorio e a creare sinergie anche
interregionali. Archetipi danzanti con le maschere in ceramica di
Walter Tacchini e quelle africane del Museo Castiglioni di Varese vuole
far riflettere sulla forza evocativa dell’archetipo in un luogo dove la
maschera è importante nella tradizione dell’Omo ar bozo e dove le
attività artistiche si moltiplicano per continui scambi culturali.
L’operazione è
stata fortemente sostenuta dal sindaco Monica Paganini con la Giunta e
i collaboratori, interni ed esterni, per dare al borgo una forza aggiuntiva
nell’attrattiva culturale e turistica e convalidare la volontà di
valorizzazione del patrimonio storico-architettonico da parte
dell’Amministrazione.
Nelle sculture
di Tacchini c'è il segno di una grande stagione della cultura europea che si
muoveva tra Sartre, le sorelle De Beauvoir, Cocteau e Prévert, con cui ha
lavorato. Oggi ottantenne sempre dedito alla creazione con una verve
ineguagliabile (sculture, quadri e mobili rigenerati con Liguria Vintage e le
opere nella sede di Crastan Caffè ad Ameglia), Tacchini nel tempo elabora una vena creativa molto
personale, dedita al recupero di forme e archetipi ancestrali, ispirati sia
alle Steli antropomorfe di 5.000 anni fa della Lunigiana, sia alle
maschere tipiche come nella tradizione del Carnevale storico di Ameglia dell’Omo
ar Bozo che lui stesso risveglia e rinvigorisce coi suoi costumi. Accanto
alle opere di Tacchini nella Torre si possono ammirare, in un dialogo continuo alto ben sette piani, maschere africane della
collezione dei gemelli Angelo e Alfredo Castiglioni, noti archeologi ed
etnologi a cui è dedicato il museo di Varese. La maschera non è un oggetto a sé
stante ma parte di un contesto che comprende danza, musica, ritmo, estetica,
sacrificio e cerimonia. Una maschera assume il suo significato completo,
infatti, solo nel momento in cui è indossata da un particolare individuo, che
esegue determinate azioni, in un preciso contesto. In Africa spesso le maschere
rappresentano gli antenati mitici o gli animali totemici. Gli spiriti e le
forze incontrollabili della natura vengono rappresentate in forme stilizzate,
quasi astratte, perché, in quanto concetti incorporei, prendono vita attraverso
la maschera.
L’esposizione,
già avviata nel 2022 a Varese e Como e curata da Debora Ferrari e Luca Traini
con Marco Castiglioni e Sara Conte, ricercatrice del Politecnico di Milano, è
realizzata da Musea Trarari TIPI in collaborazione col Museo
Castiglioni di Varese, insieme a vari partner territoriali - liguri e
varesini - che ne hanno apprezzato il valore.
“Grazie
all’incontro col Museo Castiglioni e col Comune di Varese, che hanno
messo a disposizione una collezione di maschere africane di rara bellezza - dice
il sindaco Monica Paganini - la mostra si arricchirà di suggestione e
mistero nell’incessante percorso di ricerca della nostra comune origine. È in
questo luogo, testimone del tempo, simbolo della nostra identità e storia, che
Walter Tacchini, il nostro Walter, con la sua straordinaria potenza espressiva
e la sua arte che si eleva da radici profonde e arcaiche verso orizzonti
inesplorati, ha trovato lo spazio per far vivere le sue maschere, “Archetipi
Danzanti” capaci di condurci in un fluire di emozioni potentissime che
proiettano i nostri vissuti ancestrali”.
Accompagna la
mostra un catalogo edito da TraRari TIPI edizioni, casa editrice
specializzata in Arte &, e all’interno della Torre il pubblico potrà
trovare materiali e brochure gratuite.
All’inaugurazione
il 3 giugno 2023, ore 16.30 nella piazza davanti al Castello Obertengo e alla
Torre, ci saranno i saluti delle autorità e dei partner, la presentazione
delle opere in mostra e l’incontro con Walter Tacchini. Per l’occasione sarà
possibile visitare gratuitamente a piccoli gruppi l’esposizione all’interno
della Torre e ammirare la Sala Consiliare del Castello (sede del Municipio) inaugurata il dicembre
scorso nella sua nuova veste con le opere del ciclo Kronos dello stesso
Walter Tacchini. Seguirà un rinfresco con prodotti tipici del territorio in
collaborazione coi supermercati Basko.
Per visitare
la Torre occorre prenotarsi scegliendo giorno e ora di visita sul form del sito
WWW.MUSEOTORREDIARCOLA.IT perché ogni visita, della durata di 45 minuti,
è permessa a massimo 5 persone alla volta.
Gli orari di
giugno sono: venerdì 17-21, sabato e domenica 10-12.30 e 17-20.30. Ingresso € 3
con varie esenzioni.
Per info e materiali
culturalbrokers@gmail.com – segreteria.sindaco@comune.arcola.sp.it