mercoledì 6 aprile 2016

CON ASSASSIN'S CREED AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL ROMANZO STORICO



[...] Assassin’s Creed is born eager for history, a few years after The End of History, as it was declared at the beginning of the 90’s. The story withinAssassin’s Creed is great since its early concepts. The mother being the Annales School, with its appreciation of The Medieval Imagination; the father Michel Foucault, with his investigations into the relationships between power and knowledge. [...] We should not forget the intellectual vocation of the main characters of Assassin’s Creed, as they have it precisely inscribed in their DNA. Warriors but also writers, a cross between Garcilaso de la Vega and Marcus Aurelius, each of them owner of a rich library. Altaïr is a writer and his codex passes through the hands of Marco Polo and Dante Alighieri (surely Assassins, the latter being the first even to use the word “assassin” in Italian: Inferno, XIX, 50). Ezio Auditore, apart from living in such a jewel of village as Monteriggioni, comes from a family which is fond of architectural innovations (Villa Auditore as a Renaissance prototype above all) and subsidizes restoration of ancient monuments. Ezio surrounded himself with works of art and married a librarian wife, Sofia Sartor, who is none other than the Young Venetian Woman portrayed by Albrecht Dürer in 1505. [...]



Assassin’s Creed tra storia e mitoChronicae - festival del romanzo storico di Piove di Sacco (PD), creato dall’Associazione culturale Sugarpulp, seconda edizione
Nel ricco palinsesto del festival, tra autori, eventi internazionali, didattica e tanti tantissimi libri, quest’anno gli organizzatori hanno invitato… un videogioco. Assassin’s Creed è una serie di videogiochi di avventura dinamica a carattere storico che combina elementi da open world con quelli stealth, creata e sviluppata dalla Ubisoft. I capitoli principali sono tuttora nove, a cui si aggiungono numerosi spin-off e materiali tie-in, come romanzi, fumetti e cortometraggi.
Il principale protagonista della serie fino al terzo capitolo della saga è Desmond Miles, un barista venticinquenne di Manhattan, fuggito a 16 anni da un rifugio di Assassini chiamato “La Fattoria” perché incapace di comprendere il vero scopo dei suoi estenuanti allenamenti e stanco dell’iperprotettività dei suoi genitori che lo mettevano in guardia da un nemico che lui non aveva mai visto.
A causa di una multinazionale nota come Abstergo, Desmond si ritroverà a rivivere le memorie dei suoi antenati grazie ad uno speciale dispositivo chiamato Animus per trovare dei manufatti misteriosi chiamati Frutti dell’Eden, i quali sembrano essere dotati di straordinari poteri.
Inizialmente costretto dai Templari, successivamente li cercherà volontariamente assieme agli Assassini in una corsa contro il tempo per salvare il mondo da un’immane catastrofe.
I protagonisti della conferenza, due specialisti di settore con una cultura trasversale e… connessa a tante discipline
Emanuele Cabrini
Fondatore di GameSearch.it, il sito tutto italiano dedicato videogames ed al retrogaming! Al Festival Internazionale del Romanzo Storico di Piove di Sacco presenterà l’incontro “Assassin’s Creed tra Storia e Mito”.

Luca Traini
Scrittore e curatore d’arte, ideatore di Neoludica Game Art Gallery insieme a Debora Ferrari. Insieme hanno curato nel 2012 il Museo itinerante di Assassin’s Creed a Firenze, Roma, Venezia, Milano dove il museo temporaneo è rimasto per due mesi al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci e un mese al Wow Spazio Fumetto. Nel 2014 la mostra di game art a Villa Bottini di Lucca ha registrato 80mila persone in 4 giorni.
Al Festival Internazionale del Romanzo Storico di Piove di Sacco presenterà l’incontro  “Assassin’s Creed tra Storia e Mito”.
>> http://lucatraini.blogspot.it/p/chi-sono.html

sabato 2 aprile 2016

BARBIE AL MUDEC



Io e Barbie siamo due alieni.Ci incontriamo che ho appena compiuto i 50 e lei ha solo qualche anno di più, 57.
Finalmente ci piacciamo.
Merito dell'esposizione piena di grazia (parliamo pur sempre di un'icona) al Mudec, museo che già dall'ingresso riempie di stupore: il soffitto è un lago di Alvar Aalto.


Della Wunderkammer e degli altri gioielli della parte antropologica - tutti nella giusta cornice storica, alla faccia di qualsiasi "primitivismo" (mio grande amore una splendida Testa Sapi dalla Sierra Leone del XIV secolo) - tratterò un'altra volta.
Ma Barbie potrebbe essere anche scesa dalla preziosa portantina per dama giapponese del periodo Edo.


Una serie di stazioni orbitali è nel primo spazio espositivo. Divise per decenni: la durata di un viaggio cosmico.


Le bambole riflettono come pianeti l'archetipo femminile dell'epoca. Tutto molto platonico, come la natura originaria del soggetto: il Sogno Bello della Ragazza Media, astratta come quella delle indagini statistiche (solo vagamente sfiorata dal Rapporto Kinsey). Dotata di anonimo ma affascinante buonsenso, tutto sommato progressivo se non progressista, come da tradizione politica della sua terra di origine, il Wisconsin.


Ma, come l'American Dream ha le sue ombre, così anche un'esposizione perfetta (specie se a cinque giorni dalla chiusura) può presentare qualcosa che sfugge. Il bello della diretta è anche una Barbie caduta da cavallo stile san Paolo (sulla via di Beverly Hills) o perinde ac cadaver come in certe immagini di Hollywood Babilonia.


Tuttavia quanto può esserci di macabro nella vita di una vera bambola non è mai una caduta di stile. Eccola subito di nuovo in piedi vestire panni di Tippi Hadren ne "Gli uccelli" di Hitckock: vera opera d'arte (niente paura per la mis en plis: la mostra continua in un'affascinante sala-coiffeur che sembra uscita da un  film di John Waters).


Debora (la mia guida, a cui questo testo è dedicato) adora la Barbie Hawaiana e, sempre su suo consiglio, resto colpito dalla grazia dei dettagli di quella del Ghana.


Insomma, Barbie, chi sei?
Se ti guardo leggermente spettinata, come dopo una notte d'amore, mi tornano in mente i versi di Pasolini per Marilyn Monroe:

"Il mondo te l'ha insegnata
Così la tua bellezza divenne sua.
...
Sparì come un pulviscolo d'oro".


Eppure sei viva, viva più che mai, anche quei versi sublimi ti toccano appena.
Resti fra di noi splendida e indifferente come una divinità di Epicuro, una tela di Andy Warhol.
Il segno dei tempi, solo una radiografia dei miei occhi di storico.
Sul tuo volto neanche una ruga.



P:S: I maschi ringraziano

martedì 23 febbraio 2016

VIDEOGAME IN BIBLIOTECA _ GAMING ZONE IN PUBLIC LIBRARY

Biblioteca Valvassori Peroni, Milano, sabato 5 marzo 2016 h 15.30, inaugurazione dellagaming zone creata in collaborazione con GameSearch.it e della mostra per i 35 anni di Pac-Man a cura di Neoludica Game ArtGallery che proseguirà per un mese.


"Without the agricultural revolution of 10,000 years ago, and the birth of cities stemmed from the invention of bricks (or of squared stones), we would not have the culture of pictures. Moving from such an early start, we get to frescoes of Pompei, and specifically to a frescoed picture portraying Terentius Neo and his wife as they hold two important tools from the crucial technological revolution that was the invention of writing: a papyrus and a wax tablet (which in Plato’s Theaetetus is compared to our memory), the mother of the blackboard, grandmother of the scratch pad (great-grandmother of the iPad) and, even more importantly, forerunner of the codex (i.e. the modern, rectangular book). And the modern book will have as its main supporters nobody else than the Christians (for that reason mocked by the rich, snobbish Pagans who only used the “volumen”). The Bible, the book par excellence in the Middle Ages, was popularized through images (“Biblia pauperum”) in large cathedrals, where the speculative thought of theologians also found its way in enormous stained glasses like those in Chartres, nothing short of a screen populated by the figurations of Divinity (even though we do not agree with Bernard of Chartres’ statement that we are “dwarves standing on the shoulders of giants”: we were, are and will always be nothing but men). We are definitely soaked with these squared structures".


"Mythology gives eyes to statues, religion sits choirs in the theatre, the story of a squared chunk of wood gives birth to the picture (preferably rectangular). Paper reed rolls unfold and become codex, palimpsest, illuminated book, printed book. The square-angles door is now wide open, and from the darkroom to photograph, movies and the computer screen it is a short path".


"We should not forget the intellectual vocation of the main characters of Assassin’s Creed, as they have it precisely inscribed in their DNA. Warriors but also writers, a cross between Garcilaso de la Vega and Marcus Aurelius, each of them owner of a rich library. Altaïr is a writer and his codex passes through the hands of Marco Polo and Dante Alighieri (surely Assassins, the latter being the first even to use the word “assassin” in Italian: Inferno, XIX, 50). Ezio Auditore, apart from living in such a jewel of village as Monteriggioni, comes from a family which is fond of architectural innovations (Villa Auditore as a Renaissance prototype above all) and subsidizes restoration of ancient monuments. Ezio surrounded himself with works of art and married a librarian wife, Sofia Sartor, who is none other than the Young Venetian Woman portrayed by Albrecht Dürer in 1505".


Cresce il numero di biblioteche che creano spazi dedicati alla comprensione del videogame, alla sua artisticità e anche al prestito, come per i libri. I videogiochi e la gamification sono parte del nostro quotidiano, dalle app ai social media; l’industria videoludica al momento ha superato nel fatturato quella del cinema a livello mondiale. Questo significa che oggi è necessario comprenderne le componenti che la costituiscono in modo più approfondito, per poterle governare e diventare fruitori consapevoli.
Le biblioteche Valvassori Peroni e Cassina Anna saranno le prime di Milano ad ampliare l’offerta per i propri utenti con l’utilizzo in loco di console e il prestito di videogame, proprio come avviene con i libri. Dopo Fondazione Per Leggere  -che ha inaugurato ad Aprile 2014 nella biblioteca di Albairate-  il progetto ‘Gaming Zone’prosegue così anche nel capoluogo lombardo e presto anche il CSBNO (Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest) si attiverà in questa direzione.
Emanuele Cabrini, fondatore di Gamesearch.it (un portale rivolto alla game culture con specifiche storiche, culturali, artistiche, area dedicata ai genitori, e una partnership col Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano), si occupa di 4 biblioteche per la creazione di queste aree ricche di dotazioni: dalle console ai videogame, ai fumetti ai libri, alle action figure e alle game art. Dopo aver portato la game culture anche nella Casa di Reclusione di Milano-Opera e al Centro Culturale Multiplo di Cavriago in Emilia Romagna, questa inaugurazione alla Valvassori assume un carattere culturale importante: in sinergia con la direzione della biblioteca si vuol far comprendere come nello spazio dei libri, attività, incontri, formazione, dibattiti, mostre, saranno lo strumento adatto alla comprensione di questo grande mezzo di comunicazione.
Vernate, Cisliano, Albairate, Cassina Anna, Valvassori, Opera, sono alcuni dei luoghi dove è possibile seguire l’attività e gli approfondimenti.


Per l’occasione, dato il 35° appena celebrato del mito pop di Pac-ManGame Art Gallery collabora con una mostra di 40 opere d’arte realizzate da artisti italiani sul tema. Quadri, digital art, installazioni, game photography, pixel art, tante espressioni artistiche soprattutto prodotte da giovani, permettono al pubblico l’approccio anche a questo nuova ‘corrente’, già sdoganata anche alla Biennale di Venezia nel 2011 e 2015 e al Museo Leonardo da Vinci di Milano nel 2012.
Gli artisti che hanno creato opere appositamente per il 35° di Pac-Man (con dedica di Toru Iwatani, ospite all’ultima edizione della Milan Games Week) sono: Samuele Arcangioli, Davide Cappelletti, Matteo De Petri, Martina Felisatti, Andrea FerrariBlue@rt, Claudia Gironi, Alice Manieri, Matteo Martello, Daniela Masera, Biancamaria Mori, Davide Nenxy, Gabriella Parisi, Luca Roncella, Sara Russo, Filippo Scaboro, Federico Vavalà, Selena Zanrosso.



Approfondimenti su GameSearch.it e Neoludica.blogspot.it

Foto: Ezio Auditore da assassinscreed.wikia.com, Alice Pac-Man quadro-favola di Daniela Masera, Pac-Man 35° di Federico Vavalà.

martedì 12 gennaio 2016

TRE ADAGI PER HOLBEIN IL GIOVANE

Commento musicale Heinrich Schütz, Paratum cor meum 

File:Hans Holbein, the Younger - Sir Thomas More - Google Art Project.jpg


Le mani volevano comunicare la cura del presente, cercavano di stringere le carte, ma quegli occhi inquieti, il brivido sottile delle labbra, quelle minuscole ciocche di capelli che sfuggivano al cappello testimoniavano  un’ansia di rinnovamento che nessuna veste preziosa, nessun collare… Il gioco di chiaroscuri sul velluto rosso è quel fuoco.


File:Holbein-erasmus.jpg

Io ritraggo come Erasmo fa filologia, andando al cuore delle parole raccolte nel gesto, che pronunceranno quegli occhi.


La parte destra del volto è il pittore. La sinistra, l’uomo.
L’occhio destro è socchiuso e indaga attento i suoi simili.
Il sinistro è spalancato, come malato, e cerca - o ha già visto -  Dio.

File:Hans Holbein the Younger, self-portrait.jpg

Io sono qui e ora. E di me resta questo.

lunedì 11 gennaio 2016

QUATTRO ANGELI

File:Gaudenzio Ferrari 002.jpg

Ci sono degli angeli fra di noi
Che hanno buttato le ali in un  tombino
Per scelta, per non farci paura
Perché sanno che tutte le fogne sfoceranno nel mare.




lunedì 7 dicembre 2015

ART BASEL MIAMI e la percezione dell'arte oggi

Il fatto di ieri ad Art Basel di Miami (la donna ferita e non soccorsa dai visitatori perché ritenuta parte di una installazione) la dice lunga sullo stato dell'arte oggi. In vero la dice lunga su qualcosa di più importante: la sensibilità. Chi non ha soccorso la donna non è né sensibile all'arte né all'umanità, è INSENSIBILE alle emozioni. Se fosse stata una vera installazione non si sarebbero 'emozionati' comunque, era una donna ferita e non si sono 'emozionati' con preoccupazione. La confusione non è fra arte e vita, ma fra attenzione e disattenzione. E le emozioni/reazioni in arte e nella vita sono fondamentali!
http://insideart.eu/…/panico-ad-art-basel-miami-una-donna-…/


Aleah Chapin all'opera

P.S. Noi avremmo soccorso anche un manichino! Forse avrebbe fatto parte della performance!

giovedì 3 dicembre 2015

LE BREVI ORE UMANE DEL CANE E DEL CAVALLO DI CENERENTOLA



[...]

ORA SECONDA

Cavallo

Di’ un po’, come te lo spieghi che i topi diventano cavalli, come me, e io cocchiere? Io di certo non li frusterò:

1) perché questa è una fiaba;
2) perché si va a una festa;
3) (ma in realtà – bella questa parola - 1) perché io non frusto i miei simili anche se cambio aspetto.

E' la sostanza quello che conta, non è vero?


Cane

Bello anche questo aggettivo. Anch’io resto un cane pur avendo preso forma di un lacchè [sarà perché noi cani baciamo leccando  (e ora che ho anche le labbra potrei baciare con lingua – alla francese: ma è la favola di Perrault questa?)] e quella dei lacchè è sempre stata una vita da cani, tranne in questa fiaba, in questo viaggio verso il palazzo, la festa. E’ bene godersela finché dura questa realtà  virtuale, prima che quella reale riporti te nella stalla e me in una pozza di letame.



[...]


Luca Traini
(primo frammento ritrovato di un dramma del 1999)
Vedi anche in http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html