martedì 12 gennaio 2016

TRE ADAGI PER HOLBEIN IL GIOVANE

Commento musicale Heinrich Schütz, Paratum cor meum 

File:Hans Holbein, the Younger - Sir Thomas More - Google Art Project.jpg


Le mani volevano comunicare la cura del presente, cercavano di stringere le carte, ma quegli occhi inquieti, il brivido sottile delle labbra, quelle minuscole ciocche di capelli che sfuggivano al cappello testimoniavano  un’ansia di rinnovamento che nessuna veste preziosa, nessun collare… Il gioco di chiaroscuri sul velluto rosso è quel fuoco.


File:Holbein-erasmus.jpg

Io ritraggo come Erasmo fa filologia, andando al cuore delle parole raccolte nel gesto, che pronunceranno quegli occhi.


La parte destra del volto è il pittore. La sinistra, l’uomo.
L’occhio destro è socchiuso e indaga attento i suoi simili.
Il sinistro è spalancato, come malato, e cerca - o ha già visto -  Dio.

File:Hans Holbein the Younger, self-portrait.jpg

Io sono qui e ora. E di me resta questo.

lunedì 11 gennaio 2016

QUATTRO ANGELI

File:Gaudenzio Ferrari 002.jpg

Ci sono degli angeli fra di noi
Che hanno buttato le ali in un  tombino
Per scelta, per non farci paura
Perché sanno che tutte le fogne sfoceranno nel mare.




lunedì 7 dicembre 2015

ART BASEL MIAMI e la percezione dell'arte oggi

Il fatto di ieri ad Art Basel di Miami (la donna ferita e non soccorsa dai visitatori perché ritenuta parte di una installazione) la dice lunga sullo stato dell'arte oggi. In vero la dice lunga su qualcosa di più importante: la sensibilità. Chi non ha soccorso la donna non è né sensibile all'arte né all'umanità, è INSENSIBILE alle emozioni. Se fosse stata una vera installazione non si sarebbero 'emozionati' comunque, era una donna ferita e non si sono 'emozionati' con preoccupazione. La confusione non è fra arte e vita, ma fra attenzione e disattenzione. E le emozioni/reazioni in arte e nella vita sono fondamentali!
http://insideart.eu/…/panico-ad-art-basel-miami-una-donna-…/


Aleah Chapin all'opera

P.S. Noi avremmo soccorso anche un manichino! Forse avrebbe fatto parte della performance!

giovedì 3 dicembre 2015

LE BREVI ORE UMANE DEL CANE E DEL CAVALLO DI CENERENTOLA



[...]

ORA SECONDA

Cavallo

Di’ un po’, come te lo spieghi che i topi diventano cavalli, come me, e io cocchiere? Io di certo non li frusterò:

1) perché questa è una fiaba;
2) perché si va a una festa;
3) (ma in realtà – bella questa parola - 1) perché io non frusto i miei simili anche se cambio aspetto.

E' la sostanza quello che conta, non è vero?


Cane

Bello anche questo aggettivo. Anch’io resto un cane pur avendo preso forma di un lacchè [sarà perché noi cani baciamo leccando  (e ora che ho anche le labbra potrei baciare con lingua – alla francese: ma è la favola di Perrault questa?)] e quella dei lacchè è sempre stata una vita da cani, tranne in questa fiaba, in questo viaggio verso il palazzo, la festa. E’ bene godersela finché dura questa realtà  virtuale, prima che quella reale riporti te nella stalla e me in una pozza di letame.



[...]


Luca Traini
(primo frammento ritrovato di un dramma del 1999)
Vedi anche in http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html

venerdì 20 novembre 2015

Neoludica a Comingtools


Ivan Porrini, English Room

Since the arrival of industrial colors in the last century, artistic expression has radically changed in the hands of artists, as well as the amount and gradations of colors to be named one by one. Colors’ names have been replaced by pantone numbers designed to settle quickly in the offset printing presses, but which are now also among the choices of concept artists when they create what we now call ‘File Art’.


Foto di Federico Pavanini

NEOLUDICA e altre applicazioni ad arte
dalla game art alla stampa 3D
verso Goofo e realtà virtuale,
visite guidate alle tecnologie del presente perché
Il FUTURO è OGGI! A COMINGTOOLS DI VARESE!

Il 28 novembre prova gratuita della VR (Virtual Reality) con Goofo

Le arti nel XXI secolo non si trovano solo al museo o in galleria, dove oltre a momenti culturali è possibile acquistare opere da collezionare. Nel secolo odierno le arti si trovano, come nel Rinascimento, in ‘botteghe’ particolari, quelle che oggi chiamiamo Lab e centri di nascita delle startup. La rivoluzione dei makers porta con sé l’innovazione delle arti che riscoprono il valore del fare oltre al significato del rappresentare.
A Varese, oltre alle gallerie d’arte e ai centri culturali, ora si possono trovare originali produzioni d’arte anche in Piazza 20 Settembre, da Comingtools che per farsi conoscere nella stampa 3D, nella realtà virtuale, negli arredi ecosostenibili in cartone, nelle CGArt (Computer Generated Art), organizza dal 28 novembre una serie di prove gratuite e visite guidate per capire il mondo delle arti tecnologiche. Sì perché già in greco Techné sigificava Arte come ‘Fare’ (Poiein) Poesia.


ARTISTI


Samuele Arcangioli, Luca Baggio, Blue@rt, Emanuele Bresciani, Fabio Corica, Paolo Della Corte, Matteo De Petri, Giacomo Giannella, Giuliana Geronimo, Claudia Gironi, Massimo Giuntoli, Emanuele La Loggia, Giovanni Maisto, Alice Manieri, Daniela Masera, Riccardo Massironi, Biancamaria Mori, Rosy Nardone, Gabriella Parisi, Mauro Perini,  Serena Piccolo, Ivan Porrini, Antonio Riello, Luca Roncella, Giuditta Sartori, Filippo Scaboro, Cristian Scampini, Claudia Tuci, Federico Vavalà, Mattia Zarini.

Comingtools nasce da un gruppo di specialisti (giovani e non) che decide di progettare un nuovo laboratorio di esperienze e relazioni. Nella cornice di Piazza 20 Settembre a Varese apre il primo 3D Printing Store, come il punto di riferimento per i designer che intendono utilizzare la rivoluzionaria tecnica della stampa 3D.  Ma questo non basta e Comingtools diventa anche showroom dei nuovissimi arredamenti in cartone, che uniscono alla piacevolezza e funzionalità, il riciclo e l'eco-sostenibilità.  Comingtools fa delle scelte ben precise: gli articoli che trovate sono tutti esclusivamente prodotti in Italia da giovani StarUp, e la nostra sede è luogo di incontro e condivisione per tutti coloro che hanno voglia di "pensare".

The Game Art supports developpement: collect yourself the new art

Game Art Gallery (R) è un progetto ideato e curato da Debora Ferrari e Luca Traini che dal 2008 ha come obiettivo la promozione delle arti videoludiche nelle arti contemporanee con grande cura del particolare e della qualità dei contenuti. Game Art Gallery è un valido partner in campo culturale, avendo pubblicato col marchio TraRari TIPI The Art of Games, nuove frontiere tra gioco e bellezza, 2009, abbinato al marchio Skira Arte e Videogame. Neoludica, 2011-1966 per il doppio padiglione come Evento Collaterale alla 54.Biennale di Venezia, Assassin’s Creed Art (R ) Evolution sempre insieme a Skira, come catalogo della mostra al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Con ‘Effetto di Massa’ di Toniolo apre la nuova collana Game Culture Book che prosegue nel 2015 con 'Dark Souls' e altri volumi nuovi. In questi anni la GAG si è specializzata in contest sia nel mondo editoriale narrativo che videoludico (mostra al WOW Museo del Fumetto di Milano nel 2012; MOMA14Tribute a Torino GreenBox 2013; Video Game Evolution con Gamesearch.it a Villasanta nel 2014; TetrisTribute Fabbrica del Vapore Milano 2014 e Fusolab 2.0 Roma 2015; Villa Bottini con Ubisoft per Lucca C&G 2014, per esempio) e ha spostato la sua attenzione dai titoli delle produzioni agli artisti, italiani e stranieri, privilegiando la diffusione dei nomi e degli artwork di concept art e delle game art per scoprirne e valorizzarne la personalità. La partecipazione ad Art Night di Venezia con Ca' Foscari, Accademia di Venezia e San Servolo Servizi, è l'ultima prestigiosa avventura di promozione di 60 game artist, insieme a Ubisoft e Blizzard con patrocinio AESVI, in collaborazione con Gamesearch.it e MenteZero. In mostra opere in omaggio a Pac-Man di Daniela Masera, Filippo Scaboro, Blue@rt, Luca Roncella, Gabriella Parisi, Samuele Arcangioli, Ivan Porrini e altre opere di concept art, game art, pixel art. 
http://www.neoludica.blogspot.it/p/artisti-e-opere.html per le bio autori.


Con Gamesearch.it propone mostre itineranti di game culture e approfondimento dei contenuti videoludici in biblioteche, comuni, spazi culturali.
Il 28 novembre ci sarà anche Davide Caio di Cybercoconut con la demo di ‘The way of Life’ il videogioco artgame sulle scelte della vita nato alla Global Game Jam del Poitecnico di Miano nel 2014 e diventato progetto in fieri con crowdfunding su Eppela(campagna fino al 1 dicembre), così le dimostrazioni sulle arti del XXI secolo sono al completo.

giovedì 29 ottobre 2015

Neoludica all'Ostello Bello di Milano



We are video-ludic, or rather NEO-LUDIC, because art comes into play.
For today the world is a video game, a total bet on our future, in which video game as a medium, knowingly sprung from its own fiction, may finally get out of the mirror, like Alice, in order to express its thought on a society that has never been so stratified and complex. The two realities -- which sum up to form one augmented reality -- are very much alike and cannot do without one another.
NEOLUDICA constitutes the first great attempt to define a coherent and strongly characterized perspective on this new, fundamental technological challenge art has embarked on.
Artists, creators, developers and players are then called upon to step up in class, and to accept a confrontation that will be aesthetic as well as ethic, and therefore will bring up more daydreams.



Giusto il tempo di traslocare dalla Games Week e la game art di Neoludica, in collaborazione con Gamesearch.it, approda in uno degli ostelli più rinomati a livello internazionale, l'Ostello Bello di Milano:


Quale luogo migliore per la più giovane delle arti, nata come arte post-geografica per eccellenza? 


La mostra resterà aperta fino all' 8 novembre.

sabato 17 ottobre 2015

VALCAMONICA: UN MIRACOLO DIGITALE


Commento musicale: M. A. Cavazzoni, Ricercare per organo 


All'inizio della strada per il parco archeologico di Naquane il cielo minaccia pioggia.
Troviamo rifugio nella Chiesa delle Sante Faustina e Liberata, dove sei impronte di mani in una pietra cristiana fanno a gara con le antiche incisioni rupestri.



L'emozione che toglie il fiato oggi è tutta per il genio protostorico, "pagano". Il miracolo cristiano delle sante, che insieme al sacerdote Marcello pare bloccassero la frana di questo masso ponendo fine a un'alluvione, resta sullo sfondo, in un corpo separato della chiesa, ma testimonia una continuità formale nell'abissale - ma storica - differenza di contenuti.


E quasi certamente la pietra è un'eredità neolitica ricontestualizzata che nulla ha a che fare con la leggenda, una sorta di esorcismo contro eventuali ricadute nel paganesimo in momenti difficili.
Un doppio significato affiora anche in questo affresco, sospeso come una nube colorata per salvarsi da quella specie di diluvio.


"Ti videro le acque, o Dio,
Ti videro e ne furono sconvolte,
Sussultarono anche gli abissi".
                               Salmo 76

E' uscito il sole e nelle edicole all'ingresso le due sante sembrano sul punto di tenersi per mano, come due luminose presenze ancestrali.



Testo e foto di Luca Traini