Il Cavaliere di Saint-George
Musica, scherma e rivoluzione
Il successo di un film come 12 anni schiavo mi
ha ispirato il ricordo di un grande amore musicale: Joseph Bologne
Chevalier de Saint-George. Nato schiavo dalla senegalese Nanon e,
probabilmente, da George (o Guillaume-Pierre) de Bologne, proprietario
della piantagione di Baillif, avviato agli studi dal padre prima nella
natia Guadalupa e quindi a Parigi, quest’uomo eccezionale avrebbe
raggiunto l’eccellenza tanto nel violino che nella scherma (elegante e
concreto modo per farsi rispettare, in tutti i campi). Di lui avrebbe
scritto il futuro presidente degli Stati Uniti John Adams:
“Quell’Americano è l’uomo più istruito in Europa in equitazione, corsa,
tiro, scherma, danza e musica”.
Brevetto d'ami del Chevalier de Saint-George
("l'homme le plus prodigieux qu'on ait vu dans les armes", parola del maestro d'armi Antoine Texier La Boëssière)
Il “Mozart
nero” (ma il nostro Joseph precede il compositore austriaco di almeno 11
anni e ha certamente influenzato la sua produzione per violino)
sarebbe stato inoltre proposto come direttore dell’Opéra Royal nel 1776,
incontrando però l’invidia, il razzismo e la decisiva opposizione dei
suoi colleghi.
Appassionato
non solo nel ritmo sempre coinvolgente delle sue musiche, ma anche nella
difesa della libertà, avrebbe guidato la “Légion franche des
Américains” durante la Rivoluzione Francese sostenendo anche la lotta
dell’eroico Toussaint Louverture ad Haiti.
Il trailer del film di Claude Ribbe
Il documentario di Raymond St-Jean su https://www.youtube.com/watch?v=vILAgsHUlt8
"La musica ripiega su se stessa, scemando
Come fumo da galee blu,
Per dissolversi vicino alle montagne.
La musica si dispiega con
Le morbide vocali delle insenature,
Il battesimo dei vascelli,
I documenti di viaggio"
Derek Walcott, poeta caraibico premio Nobel 1992
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