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Protagora
Tu disprezzi la scrittura perché nasce dalla contabilità delle cose, ma è proprio con questa misura che noi costruiamo il nostro mondo. La parola è pietra. Il discorso è tempio. Il culto, scrittura.
Socrate
Ma il dio parla, non scrive. E la scrittura compie un doppio peccato di superbia, perché – dovresti ricordarlo – non abbiamo una sola divinità a custodia della memoria, ma due: Mnemosyne e Mneme.
Protagora
Tu parli di antiche divinità a guardia della polverosa memoria dei vecchi, ragnatele su presunte verità che neppure il vento del fiato necessario alle parole riusciva a scalfire. Io ti parlo di una parola nuova così innestata nella vita grazie alla scrittura come una statua sul suo piedistallo.
Socrate
Dimentichi le radici, Protagora, non prendi in considerazione se quella terra sia fangosa – la terra degli esseri umani - o affondi sulla pietra – la base divina, anche dei templi, quella degli dei, della loro parola che parla al pensiero impalpabile degli uomini, che faticano già a farne parola umana. La scrittura è una fatica doppia affidata a fogli di papiro che si lacerano, a cortecce di alberi abbattuti che marciscono.
Protagora
Seguendo quello che è il destino di tutti noi, che dialoghiamo finché abbiamo vita. Immagina il discorso che potremmo intrecciare fra noi due cadaveri, perché questo alla fine risultiamo per i tuoi dei. I miei sono più gentili verso le creature fragili che siamo e hanno concesso a Palamede l’invenzione dell’alfabeto e dei numeri, ai primi legislatori delle città di rendere sacre le costituzioni incidendole sulla pietra e agli amici pitagorici dei tuoi amici di rendere sacro anche il numero.
Socrate
Usi la mia arma, l’ironia, contro di me, ma le parole dei tuoi amici sofisti, che celano il nulla, come farai a esprimere quel nulla di fondo anche su un esile foglio di papiro? Finirà cancellato, come un appunto su una tavola di cera.
Protagora
Le api, Socrate, che il mito vuole nascano senza accoppiamento: non dirmi che non sei stupito di questa nascita vergine della scrittura sulla cera!
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Prologo di Teatri di guerra
EPISODIO I Agatarco di Samo ad Atene: questione di prospettive
https://lucatraini.blogspot.com/2019/12/teatri-di-guerra-1-agatarco-di-samo-ad.html
EPISODIO II Ambivio Turpione: commedie?
https://lucatraini.blogspot.com/2020/02/teatri-di-guerra-2-ambivio-turpione.html
EPISODIO III Rosvita di Gandersheim: avanguardia in clausura
https://lucatraini.blogspot.com/2020/04/teatri-di-guerra-3-rosvita-di.html
EPISODIO IV Albertino Mussato e Dante Alighieri: teatro horror per virtù civiche
https://lucatraini.blogspot.com/2020/06/teatri-di-guerra-4-albertino-mussato-e.html
EPISODIO V Poliziano e Botticelli: componimento di Orfeo, crepuscolo dell’Umanesimo (1494)
https://lucatraini.blogspot.com/2020/08/teatri-di-guerra-5-poliziano-e.html
EPISODIO VI Pietro Metastasio: Arcadia al potere
https://lucatraini.blogspot.com/2020/10/teatri-di-guerra-6-pietro-metastasio.html
EPISODIO VII Georg Bücher: teatro di scienza della rivoluzione
https://lucatraini.blogspot.com/2020/12/teatri-di-guerra-7-georg-buchner-teatro.html
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