mercoledì 10 giugno 2020

DONNE DEL NOSTRO MONDO

Fotografie  di Antonio Cereda dai viaggi
in Africa, Asia, Oceania, America Latina


Dal 13 giugno al 27 settembre l’esposizione al pubblico degli scatti al femminile dell’artista al Museo Castiglioni di Varese

Per le prime settimane sarà visitabile solo di sabato e domenica
Orari: 10:00 – 13:00 / 14:00 – 18:00

Sull'onda del successo delle mostre Come la luce: dai Macchiaioli allo Spazialismo e Guttuso ritrovato si prepara un altro evento importante per la città di Varese, sempre firmato Musea e Banca Generali Private, in collaborazione col Museo Etnoarcheologico Castiglioni.


C’è una donna che riassume tutta la luce dello scatto al femminile nell’opera di Antonio Cereda. E’ la foto della pescatrice del Terai (Nepal) al centro della rete a forma di grande ombrello quasi sferico che imbraccia, come fosse una donna, questa volta una donna, perno del cerchio vitruviano.
Il cosmo al femminile dei viaggi del fotografo segue una rotta di sguardi, gesti, lavori e apparizioni di questa realtà concreta fatta di eleganza, forza e dolcezza che vince ogni luogo comune, ogni esotismo. E’ la vita quotidiana che queste donne rendono poesia.
Ci sono quattro continenti che hanno il nome al femminile (Africa, Asia, Oceania, America Latina), ognuno con i suoi segni e disegni – raffinati, immediati, complessi - che rinviano a un unico denominatore: la bellezza. Una bellezza che non è proprietà esclusiva dell’essere giovani (c’è anche questo, naturalmente), ma soprattutto dell’essere se stesse in quella vita di tutti i giorni che sanno rendere eccezionale, qualunque età esse abbiano, qualunque sia il contesto (la macchina fotografica sembra passi per caso, come fosse un’amica che stavano aspettando e ora accolgono in casa, sul lavoro, per strada). Queste sono immagini di donne libere o liberate, immortalate libere in una foto (l’arte, altro sostantivo al femminile, ha questo potere).
Donne dell’altro mondo, del nostro, se lo vogliamo – e dobbiamo – comprendere. La loro diversità, così pregnante, uno scatto dopo l’altro, diventa esposizione di quanto abbiamo lasciato in ombra. Apriamo l’obiettivo, apriamo lo sguardo.
La luce curiosa, discreta, appassionata delle fotografie di Antonio Cereda è il segno, concreto e perciò ricco di fantasia, che solo l’amore preciso e incondizionato per l’altro - le altre, che sanno bene rendere meno minaccioso e decisamente più gentile questo termine – è, sono la scrittura viva di questa terra.

Il nuovo catalogo TraRari TIPI

Da sabato 13 giugno sarà aperta alla cittadinanza presso il noto museo etnografico nel parco di Villa Toeplitz DONNE DEL NOSTRO MONDO Fotografie  di Antonio Cereda dai viaggi in Africa, Asia, Oceania, America Latina, un affascinante reportage dal Cosmo Donna di quattro continenti, ognuno con i suoi segni e disegni – raffinati, immediati, complessi - che rinviano a un unico denominatore: la bellezza, quella vera, quella dell’essere se stesse in una vita di tutti i giorni che sanno rendere eccezionale, qualunque età esse abbiano, qualunque sia il contesto. L’esposizione supportata da Banca Generali Private porta il logo anche di Rete al Femminile Varesecurata da Debora Ferrari e Luca Traini e con una plaquette pubblicata da Trarari TIPI edizioni. Il concerto Intuitivi scorci sonori di Stefano Ravotti con strumenti tradizionali delle varie popolazioni fotografate avrà luogo in data da destinarsi, all’aperto, insieme ai curatori e al fotografo.
“La mostra temporanea sull’arte etnica -spiega Marco Castiglioni, direttore, “Magie d’Africa. Religioni, simboli, misteri”, che stava incontrando un grande gradimento da parte dei visitatori, sospesa anch’essa per l’emergenza sanitaria, sarà nuovamente visitabile e prorogata almeno fino alla fine di giugno”.

Banca Generali Private - dichiarano Guido Stancanelli District Manager e Daniela Parravano della sede di Varese - è stata sempre sensibile a questa dimensione al femminile così vitale, così fondamentale, in grado di intravvedere prospettive e soluzioni concrete ad ampio raggio. Per questo ha fatto propria con entusiasmo questa mostra fotografica di Antonio Cereda che mette a fuoco ed evoca con grande sensibilità volti e dinamiche del cosmo-donna. Donne di questo mondo, perché, anche se di altri continenti, pongono al centro dell’attenzione, proprio nella diversità, lo stesso coraggio, la stessa grazia, la stessa intensità di tutte le donne oggi nel voler essere se stesse e protagoniste della costruzione di una società più umana. Con questa nuova esposizione, che fa seguito a quella dedicato con successo a Guttuso ritrovato, Banca Generali Private Varese testimonia una volta di più la volontà unire alla consolidata esperienza nel campo degli investimenti percorsi originali e fuori dagli schemi tradizionali di fruizione dell’arte, nel segno della migliore tradizione e innovazione italiana”.


Antonio Cereda è un fotografo che ama girare il mondo insieme alla moglie Anna Canuto, antropologa, nei luoghi meno turistici, che sa restituire con un’evidenza e una familiarità che sembra di essere proprio lì, accanto a lui, a dialogare coi vicini di casa. Nel corso di più di trent’anni ha pubblicato cinque libri: SFULINGO l’ India dei colori (1988), Polepole dell’ Africa adagio, adagio (2003), Papua Nuova Guinea :le maschere danzanti (2007), Gujarat, frammenti (2018). Il suo sito è ALCHIMIA – IMMAGINI DAL MONDO PER IL MONDO.
Ha già pubblicato con TraRari TIPI STREET ART Segno dei tempi (2019), a cura di Debora Ferrari e Luca Traini.



LUGLIO AL MUSEO CASTIGLIONI
Due mostre e quattro presentazioni e libri al Bar Tennis di Villa Toeplitz
Sabato 4-18-25 e Venerdì 17 alle 18.30


Mentre continuano con successo le esposizioni Magie d’Africa.Religioni,simboli,misteri e Donne del nostromondo - Fotografie di Antonio Cereda dai 4 continenti (entrambe fino al 27/9) il direttore del museo Marco Castiglioni propone 4 incontri con gli autori e presentazioni di libri, alcuni in collaborazione con Musea TraRari TIPI e Banca Generali Private di Varese.

4/7 Federico Bianchessi Taccioli, Parole di traverso, ed. Macchione

17/7 Massimo Negri e Giovanna Marini, Le 100 parole dei musei ,Marsilio Editore

18/7 Gherardo Mazzocchi, Di suoni e cristalli, Trarari Tipi edizioni (presentazione con esposizione di cristalli e strumenti musicali usati nel Crystalhealing)



Parco Toeplitz
Viale Vico 46
21100 VARESE
+ 39 334 9687111
+39 0332 1692429

Per la sicurezza dei visitatori, saranno attuate tutte le procedure igieniche previste dalle direttive governative e regionali. Non potranno accedere all’esposizione più di 20 visitatori contemporaneamente, 10 per piano, e non si potrà sostare in più di 5 per ogni sala, naturalmente rispettando le distanze infra-personali previste. L’uscita sarà differenziata dall’ingresso. Il personale e i volontari che collaborano col Museo Castiglioni vigileranno sul rispetto delle regole. Verrà messo a disposizione dei visitatori il gel disinfettante e verrà rilevata la temperatura corporea all’ingresso che sarà consentito solo se inferiore a 37,5° e muniti di mascherina e guanti. Troveranno comunque esposizioni meno congestionate, più silenziose, e con maggior libertà di movimento. Costretto al distanziamento sociale, chi vi accederà potrà ammirare le opere come in poche occasioni si sono viste; avrà la possibilità di sostare da solo, con lentezza e senza confusione dinanzi a un reperto; potrà prendersi più tempo per capire e imparare, potrà approfondire quanto scritto nei pannelli, nelle didascalie o proiettato. Dunque, un’opportunità davvero unica, da non perdere. Peraltro, la comprensione del percorso sarà tutt’altro che penalizzata considerato che, oltre ai consueti pannelli, il Museo Castiglioni in ogni sala dispone di un video che racconta quanto esposto. Si tratta di filmati unici e originali girati dai fratelli Angelo e Alfredo Castiglioni nei loro oltre sessant’anni di ricerche sul campo nel continente africano che, di fatto, fanno parte integrante della collezione. Così come la sala multimediale dove è stato ricostruito un intero attendamento Tuareg, consentirà al pubblico di immergersi in tutta sicurezza in quello che è un vero e proprio piccolo angolo di deserto.

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