Fotografie
di Antonio Cereda dai viaggi
in Africa, Asia, Oceania, America Latina
Dal
13 giugno al 27 settembre l’esposizione al pubblico degli scatti al femminile dell’artista al Museo Castiglioni di Varese
Per
le prime settimane sarà visitabile solo di sabato e domenica
Orari: 10:00 – 13:00 / 14:00 – 18:00
Sull'onda del successo delle mostre Come la luce: dai Macchiaioli allo Spazialismo e Guttuso ritrovato si prepara un altro evento importante per la città di Varese, sempre firmato Musea e Banca Generali Private, in collaborazione col Museo Etnoarcheologico Castiglioni.
C’è
una donna che riassume tutta la luce dello scatto al femminile nell’opera di
Antonio Cereda. E’ la foto della pescatrice del Terai (Nepal) al centro della
rete a forma di grande ombrello quasi sferico che imbraccia, come fosse una donna,
questa volta una donna, perno del cerchio vitruviano.
Il
cosmo al femminile dei viaggi del fotografo segue una rotta di sguardi, gesti,
lavori e apparizioni di questa realtà concreta fatta di eleganza, forza e
dolcezza che vince ogni luogo comune, ogni esotismo. E’ la vita quotidiana che
queste donne rendono poesia.
Ci
sono quattro continenti che hanno il nome al femminile (Africa, Asia, Oceania,
America Latina), ognuno con i suoi segni e disegni – raffinati, immediati,
complessi - che rinviano a un unico denominatore: la bellezza. Una bellezza che
non è proprietà esclusiva dell’essere giovani (c’è anche questo, naturalmente),
ma soprattutto dell’essere se stesse in quella vita di tutti i giorni che sanno
rendere eccezionale, qualunque età esse abbiano, qualunque sia il contesto (la
macchina fotografica sembra passi per caso, come fosse un’amica che stavano
aspettando e ora accolgono in casa, sul lavoro, per strada). Queste sono
immagini di donne libere o liberate, immortalate libere in una foto (l’arte,
altro sostantivo al femminile, ha questo potere).
Donne
dell’altro mondo, del nostro, se lo vogliamo – e dobbiamo – comprendere. La
loro diversità, così pregnante, uno scatto dopo l’altro, diventa esposizione di
quanto abbiamo lasciato in ombra. Apriamo l’obiettivo, apriamo lo sguardo.
La
luce curiosa, discreta, appassionata delle fotografie di Antonio Cereda è il
segno, concreto e perciò ricco di fantasia, che solo l’amore preciso e
incondizionato per l’altro - le altre, che sanno bene rendere meno minaccioso e
decisamente più gentile questo termine – è, sono la scrittura viva di questa
terra.
Il nuovo catalogo TraRari TIPI
Da sabato 13 giugno sarà aperta alla cittadinanza presso il noto
museo etnografico nel parco di Villa Toeplitz DONNE DEL NOSTRO MONDO
Fotografie di Antonio Cereda dai viaggi in Africa, Asia, Oceania, America
Latina, un affascinante reportage dal Cosmo Donna di quattro
continenti, ognuno con i suoi segni e disegni – raffinati, immediati, complessi
- che rinviano a un unico denominatore: la bellezza, quella vera, quella
dell’essere se stesse in una vita di tutti i giorni che sanno rendere
eccezionale, qualunque età esse abbiano, qualunque sia il contesto.
L’esposizione supportata da Banca Generali Private porta il logo anche di Rete
al Femminile Varese, curata da Debora Ferrari e Luca Traini e con una
plaquette pubblicata da Trarari TIPI edizioni. Il concerto Intuitivi scorci
sonori di Stefano Ravotti con strumenti tradizionali delle varie
popolazioni fotografate avrà luogo in data da destinarsi, all’aperto,
insieme ai curatori e al fotografo.
“La mostra temporanea sull’arte etnica -spiega Marco
Castiglioni, direttore, “Magie d’Africa. Religioni, simboli,
misteri”, che stava incontrando un grande gradimento da parte dei visitatori,
sospesa anch’essa per l’emergenza sanitaria, sarà nuovamente visitabile e
prorogata almeno fino alla fine di giugno”.
“Banca Generali Private - dichiarano Guido
Stancanelli District Manager e Daniela Parravano della sede di Varese - è
stata sempre sensibile a questa dimensione al femminile così vitale, così
fondamentale, in grado di intravvedere prospettive e soluzioni concrete ad
ampio raggio. Per questo ha fatto propria con entusiasmo questa mostra
fotografica di Antonio Cereda che mette a fuoco ed evoca con grande sensibilità
volti e dinamiche del cosmo-donna. Donne di questo mondo, perché, anche se di
altri continenti, pongono al centro dell’attenzione, proprio nella diversità,
lo stesso coraggio, la stessa grazia, la stessa intensità di tutte le donne
oggi nel voler essere se stesse e protagoniste della costruzione di una società
più umana. Con questa nuova esposizione, che fa seguito a quella dedicato con
successo a Guttuso ritrovato, Banca Generali Private Varese
testimonia una volta di più la volontà unire alla consolidata esperienza nel
campo degli investimenti percorsi originali e fuori dagli schemi tradizionali
di fruizione dell’arte, nel segno della migliore tradizione e innovazione
italiana”.
Antonio Cereda è un fotografo che ama girare il mondo insieme alla moglie
Anna Canuto, antropologa, nei luoghi meno turistici, che sa
restituire con un’evidenza e una familiarità che sembra di essere proprio lì, accanto a lui, a dialogare coi vicini di casa. Nel corso di più di trent’anni
ha pubblicato cinque libri: SFULINGO l’ India dei colori (1988), Polepole
dell’ Africa adagio, adagio (2003), Papua Nuova
Guinea :le maschere danzanti (2007), Gujarat, frammenti (2018). Il suo sito è ALCHIMIA –
IMMAGINI DAL MONDO PER IL MONDO.
Ha già pubblicato con TraRari TIPI STREET ART Segno dei tempi (2019), a cura di Debora Ferrari e Luca Traini.
4/7 Federico Bianchessi Taccioli, Parole di traverso, ed. Macchione
17/7 Massimo Negri e Giovanna Marini, Le 100 parole dei musei ,Marsilio Editore
18/7 Gherardo Mazzocchi, Di suoni e cristalli, Trarari Tipi edizioni (presentazione con esposizione di cristalli e strumenti musicali usati nel Crystalhealing)
LUGLIO AL MUSEO
CASTIGLIONI
Due mostre e quattro presentazioni e libri al Bar Tennis di Villa Toeplitz
Sabato 4-18-25 e Venerdì 17 alle 18.30
Mentre continuano con successo le
esposizioni Magie d’Africa.Religioni,simboli,misteri e Donne del nostromondo - Fotografie di Antonio Cereda dai 4 continenti (entrambe fino al 27/9) il
direttore del museo Marco Castiglioni propone 4 incontri con gli
autori e presentazioni di libri, alcuni in collaborazione con
Musea TraRari TIPI e Banca Generali Private di Varese.
4/7 Federico Bianchessi Taccioli, Parole di traverso, ed. Macchione
17/7 Massimo Negri e Giovanna Marini, Le 100 parole dei musei ,Marsilio Editore
18/7 Gherardo Mazzocchi, Di suoni e cristalli, Trarari Tipi edizioni (presentazione con esposizione di cristalli e strumenti musicali usati nel Crystalhealing)
25/7 AntonioCereda, fotografo, Anna Canuto, antropologa, e i curatori Debora Ferrari e LucaTraini presentano il catalogo e la mostra DONNE DEL NOSTRO MONDO Fotografie diAntonio Cereda dai viaggi in Africa, Asia, Oceania, AmericaLatina
Info e contatti stampa: culturalbrokers@gmail.com; info@museocastiglioni.it
Parco
Toeplitz
Viale Vico 46
21100 VARESE
M + 39 334 9687111
T +39 0332 1692429
Viale Vico 46
21100 VARESE
M + 39 334 9687111
T +39 0332 1692429
Per la sicurezza dei visitatori, saranno attuate tutte le procedure
igieniche previste dalle direttive governative e regionali. Non potranno
accedere all’esposizione più di 20 visitatori contemporaneamente, 10 per
piano, e non si potrà sostare in più di 5 per ogni sala, naturalmente
rispettando le distanze infra-personali previste. L’uscita sarà differenziata
dall’ingresso. Il personale e i volontari
che collaborano col Museo Castiglioni vigileranno sul rispetto delle regole.
Verrà messo a disposizione dei visitatori il gel disinfettante e verrà rilevata
la temperatura corporea all’ingresso che sarà consentito solo se inferiore a
37,5° e muniti di mascherina e guanti. Troveranno comunque esposizioni meno congestionate, più silenziose, e con maggior
libertà di movimento. Costretto al distanziamento sociale, chi vi
accederà potrà ammirare le opere come in poche occasioni si sono viste; avrà la
possibilità di sostare da solo, con lentezza e senza confusione dinanzi a un
reperto; potrà prendersi più tempo per capire e imparare, potrà approfondire
quanto scritto nei pannelli, nelle didascalie o proiettato. Dunque,
un’opportunità davvero unica, da non perdere. Peraltro, la comprensione
del percorso sarà tutt’altro che penalizzata considerato che, oltre ai consueti
pannelli, il Museo Castiglioni in ogni sala dispone di un video che
racconta quanto esposto. Si tratta di filmati unici e originali girati dai
fratelli Angelo e Alfredo Castiglioni nei loro oltre sessant’anni di ricerche
sul campo nel continente africano che, di fatto, fanno parte integrante della
collezione. Così come la sala multimediale dove è stato ricostruito un
intero attendamento Tuareg, consentirà al pubblico di immergersi in tutta
sicurezza in quello che è un vero e proprio piccolo angolo di deserto.
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