martedì 11 febbraio 2020

STREET ART IN MOSTRA


STREET ART Segno dei tempi (Milano, Lisbona, New York)
Fotografie di Antonio Cereda al patrimonio della Street Art, dei Graffiti e della Urban Art

Esposizione e catalogo a cura di Debora Ferrari e Luca Traini
Con una presentazione di Anna Canuto, antropologa.

Brindisi e momento di ispirazione con le parole da colorare di Marta Della Bella
Ore 18 del 12.2.2020.

Sala Nicolini-Musei Civici di Varese, via Nicolini 2, Biumo Inferiore, Varese

Dal 12 al 28 febbraio 2020

ORARI: dal giovedì al sabato ore 14.30-18.30. Ingresso libero.

Visite speciali o in gruppo in settimana su appuntamento scrivendo a culturalbrokers@gmail.com o a antonio@alchimiatoni42.com
Sarà possibile incontrare in mostra l’autore Antonio Cereda nelle seguenti date: 12, 15, 16, 21, 22, 28 febbraio.



"Con la sensibilità e la maestria che contraddistingue tutta la sua opera fotografica, Antonio Cereda, partendo dal suo quartiere, l’Ortica (oggi vero e proprio museo a cielo aperto), illustra le opere  di autori riconosciuti come Blu, Pao, Kilo e Zed, Krio, Nais o Iena Cruz ad altri murali di artisti meno noti ma sempre caratterizzati dalla stessa vitalità prorompente e irrefrenabile del colore, che tende a lasciare il segno dove altri hanno scelto o dovuto chiudere gli occhi. Che dovranno riaprire. E continuare a meravigliarsi.
[...]
Antonio Cereda è fotografo e uomo di grande eleganza che ama stare in disparte, per naturale umiltà e per il fatto che è spesso in giro per il mondo nei luoghi meno turistici. Restituiti con un’evidenza e una familiarità che sembra di essere proprio lì, accanto a lui, a dialogare col vicino di casa. E’ un dono, un lavoro che data più di trent’anni e ha portato a quattro libri stupendi dove ogni fotografia è un incontro: SFULINGO l’ India dei colori (1988), Polepole dell’ Africa adagio,adagio (2003), Papua Nuova Guinea :le maschere danzanti (2007), Gujarat, frammenti (2018). E’ ora anche un sito, ALCHIMIA – IMMAGINI DAL MONDO PER IL MONDO (l’artista ama le metamorfosi,con lo scatto sa evocare come pochi i paesaggi nei volti e nei corpi delle persone che li vivono così come la pelle di ogni paesaggio come fosse un corpo umano più grande)".

Debora Ferrari, Luca Traini


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