CONTINUA FINO AL 12
AGOSTO
OBIETTIVO SOGGETTIVO
ARTE_FOTOGRAFICA DI
ROBERTO MOLINARI
A CURA DI DEBORA FERRARI E LUCA TRAINI
VARESE, SALA VERATTI Via Veratti, 20
Nuovi orari in Agosto: da Giovedì a Sabato Ore 15-18
Finissage Domenica 12 Agosto Ore 15 con Lettura Poetica di Luca Traini
Finissage Domenica 12 Agosto Ore 15 con Lettura Poetica di Luca Traini
Col Patrocinio del MiBAC Anno Europeo del Patrimonio Culturale2018 e in collaborazione con ALINARI Firenze, Comune Varese e Comune di
Gemonio
La raffinata visione di Roberto, discreto e
silenzioso interprete della realtà, di cui ha sempre evitato di registrare passivamente
il mero riflesso.
Inizio dell'esposizione e china su pietra di Roberto Molinari
Una mostra, un libro, una serie di conferenze, vogliono svelare al grande pubblico l'attività trentennale di un fotografo d'arte: Roberto Molinari (Gemonio, VA, 1946-2017), che nella sua carriera ha seguito numerosi artisti nazionali e internazionali, nei propri atelier, alle mostre, in cantieri di lavoro sulle Alpi Apuane o nelle storiche fonderie lombarde. La fotografia come documento
collettivo.
Il servizio di Cristina Pesaro sulla mostra
artevarese.com/gli-artisti-varesini-protagonisti-nella-mostra-di-roberto-molinari
Chi visita la mostra può ripercorrere più di trent’anni di arte varesina e non solo attraverso le figure dei protagonisti.
Il servizio di Cristina Pesaro sulla mostra
artevarese.com/gli-artisti-varesini-protagonisti-nella-mostra-di-roberto-molinari
Chi visita la mostra può ripercorrere più di trent’anni di arte varesina e non solo attraverso le figure dei protagonisti.
Roberto Molinari (c), Paolo Borghi e Samuele Arcangioli
La sua fotografia possiamo ribattezzarla ‘photosophia’ perché
la sua attenzione era all’anima e al senso delle cose, in relazione una con
l’altra. Non si limitava a riprendere le opere d’arte destinate a essere
scontornate su un catalogo, le faceva vibrare dello spazio circostante, della
luce interiore, del significato per un preciso momento storico o un moto
sentimentale.
La sua è stata una fotografia essenziale, piena di verve, a volte
drammatica, a volte gioiosa, sempre rispettosa di ciò che andava a immortalare
per sempre, in connessione col senso della vita.
La sua ispirazione ci ha insegnato a vedere il mondo con la sua delicatezza poetica tanto da rendere icona ogni cosa che fotografava, come il grande lavoro per Lucio Fontana nella casa di Comabbio (2016) dove ha documentato, insieme ai nipoti del grande artista, in modo essenziale e poetico i suoi strumenti, come taglierino e colori, e i suoi indumenti di lavoro nell’ambiente di design domestico.
Roberto Molinari (c), Lo studio di Eugenio ed Eros Pellini
Roberto Molinari (c), Stella Ranza e Angelo Zilio
La sua ispirazione ci ha insegnato a vedere il mondo con la sua delicatezza poetica tanto da rendere icona ogni cosa che fotografava, come il grande lavoro per Lucio Fontana nella casa di Comabbio (2016) dove ha documentato, insieme ai nipoti del grande artista, in modo essenziale e poetico i suoi strumenti, come taglierino e colori, e i suoi indumenti di lavoro nell’ambiente di design domestico.
Mostra di ritratti e
fotografie in studio e in pubblico con più di 30 artisti internazionali
nell’arco di 30 anni di fotografia, bianco e nero, colore, cibachrome, foto
digitale, video.
Opere fotografiche rielaborate a colori e collage da Roberto
Molinari. Creazione del sito internet dell'Archivio Fotografico Molinari. Obiettivo Soggettivo sarà anche un libro in limited edition di TraRari
TIPI edizioni.
Roberto Molinari (c), Kengiro Azuma e Niccolò Mandelli Contegni
Un grande fotografo, anche quando ci lascia,
non chiude mai gli occhi perché resteremo sempre in quello che ha aperto per
restituirci il mondo.
Roberto Molinari ci ha donato il terzo occhio a
passo di danza, in pose da acrobata: improvvisamente era lì, poi sembrava
scomparire – e ti era sempre accanto. Era quanto doveva
ancora essere detto, la misura sottile della visione, lo sguardo.
Senso del progetto
“La visione è l’arte di vedere cose
invisibili” e in questo modo Roberto Molinari ha dato al mondo dell’arte e agli
artisti la sua personale poetica di ripresa attraverso la fotografia.
Attivo da
oltre trent’anni in territorio varesino e nazionale, Molinari era passato dalla
passione per il disegno a china e matita, che coltivava con grande
raffinatezza, a metà anni Ottanta, all’amore per la fotografia d’arte e di
reportage poetico, lui stesso stampatore dei suoi indimenticabili bianchi e
neri.
Roberto Molinari (c), Il poeta Silvio Raffo
Roberto Molinari (c), Vincenzo Morlotti e Giorgio Robustelli
Veniva chiamato dagli artisti per la sua capacità poetica di documentare il lavoro dell’arte e il suo esito pubblico rispettando la personalità dell’autore, accentuandola naturalmente.
Roberto Molinari (c), Giorgio Vicentini
Elenco artisti (sintetico)
Abate, Ambrosini, Arcangioli, Azuma, Baj, Bodini, Borghi, Botero, Buda,
Caminati, Casiraghy, Chisari, Cipolla, Costantini, D’Ambros, Dangelo, D’Oora,
Fabbri, Al Fadhil Ferrario, Fontana, Gandini, Isella, Leoncillo, Lerpa,
Lindner, Lischetti, Maineri, Mandelli, Marrocco, Milani, Monti, Morlotti,
Pedretti, Pellini, Penna, Piccaia, Pizzolante, Quattrini, Raffo, Ranza,
Ravedone, Reggiori, Robustelli, Robusti, Rossello, Salino, Savinio,
Sangregorio, Scarabelli, Hsiao Chin, Sovana, Tavernari, Tapia Radic, Traini,
Veronesi, Vicentini, Zilio.
Tutti gli artisti diventano ‘opere’ esposte con fotografie stampate da
Roberto Molinari e donate agli stessi e altre recuperate nel suo archivio.
Dal 15 settembre al 6 ottobre la mostra sarà anche al Museo Civico Floriano Bodini di
Gemonio con in più una sezione dedicata alle ambientazioni, dagli
studi alle mostre ai luoghi di lavoro degli artisti.
Roberto Molinari (c), Sergio Tapia Radic
Al Museo Bodini si
terranno anche incontri prestigiosi come quello con Alinari di Firenze sulla fotografia.
Raffaella Grandi (c), Obiettivo Soggetivo - Omaggio a Roberto Molinari
(parete di fondo della mostra)
Per approfondimenti
lucatraini.blogspot.com/2017/04/la-photosophia-di-roberto-molinari
lucatraini.blogspot.com/2016/07/nel-segno-di-lucio-fontana
repubblica/2016/07/26/conoscere-fontana-tra-la-mostra-in-comune-e-il-buen-retiro-sul-lagoMilano
ilgiornaledellefondazioni/casa-di-lucio-fontana-quasi-cinquantanni-dopo
(parete di fondo della mostra)
Per approfondimenti
lucatraini.blogspot.com/2017/04/la-photosophia-di-roberto-molinari
lucatraini.blogspot.com/2016/07/nel-segno-di-lucio-fontana
repubblica/2016/07/26/conoscere-fontana-tra-la-mostra-in-comune-e-il-buen-retiro-sul-lagoMilano
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Altre foto Dall'alto Luca Traini, Il grembiule di Lucio Fontana fotografato da Roberto Molinari e la Sibilla; Debora Ferrari, Ritratto di Roberto Molinari; Luca Traini, Inizio dell'esposizione e china su pietra di Roberto Molinari, L'inaugurazione.
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