340 anni dalla nascita dell’uomo, 35 dal sorgere del mio amore per la sua musica immortale.Un amore nato nel reparto dischi della libreria dell’università. Les Indes galantes come preparazione alla lettura de L’architettura dell’Illuminismo di Kaufmann.
A seguire,
Castor et Pollux, l’aria “Nature, amour,qui partagez mon coeur” per il
trapasso delle forme. Completando la trasfigurazione grazie a un altro
compositore a me caro, Rebel: dal “Chaos” dei suoi Élements la
metamorfosi del reticolato da minuetto nella Casa per i guardiani del fiume
di Ledoux - o l’irrigazione
dello stesso in nuovi , precisi, canali danzanti secondo la geometria appassionata di
”Orfeo-Euclide” (puntuale definizione di Rameau offerta da Voltaire).
I progetti
dei miei compagni visionari Boullée, Ledoux, Lequeu erano l’alter ego
crepuscolare del luminoso pomeriggio di Rameau ,l’incendio della rivoluzione
rispetto al fuoco del tè o del caffè degli illuministi.
Ho ritrovato un frammento stralciato dai miei Teatri di guerra, breve dialogo fra il compositore e Voltaire:
Rameau
Ditemi dove l’armonia dovrebbe divergere dalla natura umana e io straccerò ogni pentagramma.
Voltaire
Non occorrono “venti furiosi né tristi tempeste”. Non siete compositore? Anch’io cerco di esserlo. Per questo dobbiamo mantenere esatte quelle scienze, come fisica e geometria, per cui occhi, cervello e mani provano e riprovano al compasso cercando di mettergli le ali.
Rameau
Si parla di note, ma noi cerchiamo di stringere fra queste cinque dita qualcosa d’ignoto che sembra sfuggire a righe e pause. C’è una chiave per comprendere tutte queste fughe? Io credo di sì. Me lo conferma il richiamo degli uccelli - loro sì che volano alto - l’accordatura del mio vecchio clavicembalo. E voi, mio caro Voltaire, sapete bene che “corda” significa “cuore”. Un cuore che pulsa secondo un crescendo preciso, nella fisica come in musica. E nell’amore.
Le sue Fêtes d'Hébé anche a commento del Quadro 7/15-L’imbarco per Citera-della mia opera teatrale su Watteau:
Watteau
Partiamo
Esitanti amor mio
Preghiamoci l’un l’altro
Su alzati
È tempo di partire
Fanciullo
(tirando per la gonna l’amata)
Svelta signorina
Che è tempo di morire
Amante
(che l’aiuta a rialzarsi)
Non è vero amor mio
Là ci ameremo per sempre
Fanciullo
Svelta signorina
Che dovete morire
Amante
Il vascello vi assicuro
È rivestito di un drappo rosso come l’amore
Coro dei Cupidi
Nudi e immortali
Vestiti a festa
Morti
Erma
Gelo
Watteau
Rose
Erma
Gelo
Watteau
Faretra e frecce
Erma
Gelo
Watteau e l’Amante
Destiamoci amor mio
Che è tempo di morire
Watteau
Un sogno
È tutto un sogno
Battelliere
Agli amanti, con solennità.
Partite per amarvi e morire?
Coro degli Amanti
Sì
Coro dei Cupidi
Nudi e immortali
Vestiti a festa
Morti
“Finesse de la géométrie de l'esprit” è definizione mia, perché la precisa "géométrie des esprits" dell’autore del Traité de l'harmonie reduite à ses principes naturales è inscindibile dall’appassionato incisore di tutta una coralità di affetti che troviamo solo nei grandi.
Progressione esponenziale di Bellezza esemplare anche in epoca di geometrie post-euclidee.
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