sabato 2 luglio 2022

LA “GLORIOSA RESTAURAZIONE” DEL TEATRO INGLESE

 Aphra Behn, George Etherege e il Conte di Rochester: sipario aperto, sipario chiuso


Restaurazione “gloriosa” giusto in quanto Carlo II, appena salito al trono (1660), concesse almeno il ritorno sulla scena delle opere teatrali, dopo la parentesi di potere puritana di Oliver Cromwell. Il successo arrise alla commedia di costume, dove il bel mondo dell’epoca (aristocratici e arricchiti) amò riprodursi anche sul palcoscenico seguendo la moda francese: teatri al chiuso, scenografie sullo sfondo e sipari. Opere raffinate e sboccate, tanto lontane dal mondo di Shakespeare che da quello  vittoriano, i più noti. Una società di passaggio - fra gli orrori della guerra civile e la successiva “Gloriosa rivoluzione” - che vide protagonisti notevoli uomini di spirito e libertini come George Etherege e  John Wilmot, conte di Rochester, ma anche donne forti, coraggiose e geniali come Aphra Behn (di cui ho già scritto nel mio blog). Questa affascinante apertura senza troppi veli sulla società durò mezzo secolo, prima che agli aristocratici venisse proibito di essere artisti e le donne fossero strappate alle trame letterarie per tornare al cucito.

Il testo ritrovato si colloca nel mio Teatri di guerra dopo l’episodio francese e prima di quello dedicato a Metastasio.

Buio. Commento musicale: Henry Purcell, “Why should men quarrel” (da “The Indian Queen”).

George Etherege e  John Wilmot, conte di Rochester, sulla scena con due candele mentre l’immagine dello “Spirito ardente” di Inigo Jones si intravede come scenografia sullo sfondo. Aphra Behn in piedi e in prima fila nella penombra.

Rochester

I Puritani hanno ucciso Shakespeare e noi accendiamo ceri sul palcoscenico per commedie alla moda francese. Anche se grazie a sua maestà Carlo II rinasce il teatro, mi chiedo se stiamo sbagliando cimitero.

Etherege

Con tutti questi cimiteri fra guerra civile, peste e incendio di Londra è facile sbagliare. Dimentichiamo perché siamo troppo stanchi per ricordare. Chiediamoci allora cosa possa rendere almeno piacevole questo oblio? È un’altra domanda, ma  questa volta la risposta è semplice. È la moda. Non c’è nulla che possa uccidere in silenzio e con fare incantevole il passato come una moda. La più recente calpesta senza farci caso il cadavere della precedente e noi ci sentiamo più vivi quanto più possiamo indossare i panni di questa morbida assassina. Volevate vestirvi come ieri? Ma è oggi che facciamo parlare di noi con un altro abito. E domani? Domani la morale sarà questa.

Aphra

(Rivolta ai tecnici) Il sipario! Il sipario sullo Spirito ardente! Facciamo vedere che oggi anche noi usiamo questa novità del sipario, proviamo a nascondere gli orrori “morali” degli uomini. La parola ai commedianti!

Rochester

Morale è stato decapitare un re in abito scuro da puritano. Morale strappare alla tomba e squartare il cadavere di chi l’aveva decapitato, ma indossando parrucche incipriate a dovere. Morte di Carlo I, Cromwell post mortem: il peggio del teatro dei bei tempi andati. E il teschio del nostro Lord Protettore fa ancora bella mostra in cima a una picca davanti all'abbazia di Westminster. Efficace installazione per chi va a messa, si vede che il nostro re ama l’arte. Ma una regina vergine come Astrea e un re scozzese in estasi che traduce la Bibbia… Quella sarebbe ancora una signora trama! Peccato sia già storia.

Aphra

La prima scenografia, quella per L’imperatrice del Marocco con le nostre navi! Sì, è vero, si è accontentato di scriverla Settle, ma Rochester, da navigatore esperto, ne ha curato il prologo.

Etherege

Il presente è invece una regina portoghese cattolica sposa di un re dalla maschera anglicana e dal cuore libertino come noi. I nemici - quelli che avete combattuto da eroe prima degli allori da poeta e puttaniere - sono i vecchi amici protestanti olandesi, come olandese è il pittore della regina e delle amanti del re. Anche questa è una trama che non scherza per una commedia. La commedia della storia, voglio dire.

Aphra

Avanti con l’altra scenografia, quella italiana! La battaglia di Bergen, nella Norvegia dei vichinghi, dove si è fatto onore il nostro Rochester prima di fare versi.

Rochester

Esperta in tragedie. Come noi d’altronde. Le tragicommedie lasciamole al nostro vate nazionale, il signor Dryden. È nato puritano, è diventato anglicano  e credo - come ci tengo a sottolinearlo questo “credo”! - svelerà di essere cattolico solo quando lo riterrà opportuno, come si dice del fratello del re. D’altronde i suoi “distici eroici” sono un ottimo contenitore, li avete usati anche voi. Pensate dunque quanto la forma sia la realtà più importante anche per questo vecchio parruccone. Tragedie ben scritte che non sanno di niente, tuttavia confezionate come il miglior abito di Parigi. Se penso ai nostri antenati, così rustici, ma tutti lì, a godersi vere, grandi tragedie dopo averne evitato, beati loro, una ancora più reale: l’Invincibile Armata spagnola, sconfitta dal vento. Bruciare una strega, decapitare un conte come me o accalcarsi intorno a una specie di teatro anatomico dal palcoscenico senza uno straccio di scenografia e con vecchi laidi puttanieri a far le parti femminili… Desdemone da cento chili che neppure due boia sarebbero riusciti a strozzare! Forse c’è da chiederci se siamo sfortunati.

Aphra

Immagini esotiche, immagini esotiche! Il re che riceve in regalo un ananas!

Etherege

Ma no! Otello, il moro… I mori, i turchi, oggi sono i nostri  migliori alleati: ve lo dice uno che ha lavorato sei anni in ambasciata a Costantinopoli. Peccato solo per le loro donne serrate in casa, peggio della clausura in cui è cresciuta la nostra regina. Ma oggi e sempre oggi, grazie al nostro dio e al re per sua grazia, recitano in scena finalmente donne in carne e ossa, come l’amante del re e la vostra.

Rochester

Ma non siete voi il mio amante? Ofelia? Cordelia? Recitate o scrivete? Io mi limiterei a fare il poeta e i versi, come sapete, li sceglie la mia adorabile bertuccia di Gibilterra. Ma vivo come a teatro. Per questo ho anche un’amante che recita, come me. Ah, la mia Elizabeth Barry! Mi ha dato una figlia e ho voluto che si chiamasse come la madre. Un giorno potrei confonderle.

Etherege

Quella giusta vi risponderà come la nostra Nell Gwyn quando la scambiarono per la De Kérouaille, l’amante cattolica del re: “Fermatevi: sono la puttana protestante!”. (Ridono)

Aphra

Mettete le tre donne che dialogano al Drury Lane. Bene così: fermi!

(Rivolta a Etherege e Rochester) E smettetela anche voi o piazzo una vecchia architettura di Inigo Jones, così vi mette in riga! Uomini vitruviani che giocano con un cerchio perfetto come bambini… Ah! Ridete, ridete. Nell Gwyn è una grande attrice, però, gira e rigira, anche voi volete solo vedere la puttana che recita.

Rochester

Forse, mia cara signora, perché siamo puttane anche noi. Stipendiate dalla maestà del regno per sedurre il mondo impugnando la spada o un mucchio di scartoffie.

Etherege

Signora, è così: il potere è la puttana più grande. Piace a tutti: agli anglicani come ai puritani, ai cattolici come ai musulmani.

Aphra

Io non parlo di una grande cortigiana. Io voglio parlare di donne. (Ai tecnici) Mettete quel vecchio schifo di incisione con le streghe impiccate!

(Rivolta a Etherege e Rochester) Sapete bene che non piacciono solo ai puritani. Fissate lo sguardo a destra, al cacciatore di fattucchiere che riceve come Giuda il suo compenso. Quattro povere criste in meno. E oggi alle vecchie tragedie tagliano l’epilogo per mettere un lieto fine posticcio… Ma purtroppo, signori, non ci sarà happy end per voi: sifilide al poeta, esilio a chi ha scritto commedie. (Buio in scena: Etherege e Rochester svaniscono). Commedie alla moda, preziosi tappeti istoriati a coprire le ceneri di anni terribili. (Cala il sipario. Resta illuminata solo lei). Applausi! (Rivolta a un pubblico assente) Applausi da questo ristretto entourage di aristocratici e arricchiti! I nostri teatri al chiuso non contemplano più le folle. Teneri carnefici, io passerò i miei ultimi giorni a scrivere un romanzo su uno schiavo africano ribelle nelle vostre colonie e voi… voi mi seppellirete dentro Westminster. Se non è una commedia anche questa. (Buio)

Luca Traini

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