Commento musicale Alexander Agricola, Fortuna desperata
Amore dona a Desiderio il cuore del re malato
L’ opera in prosa e poesia di un re senza regno innamorato
del Roman de la Rose:
Il sogno di un mondo mai esistito in un’età al tramonto.
L’incanto delle preziose miniature di Barthélemy
d'Eyck.
La Speranza salva il Cuore
Le temps a laissé son manteau
De vent, de froidure et de pluie,
Et s'est vêtu de broderie,
De soleil luisant, clair et beau.
I cavalieri approdano all'Isola della Compagnia e dell'Amicizia
Commento musicale
Controcanto di François Villon (in carcere)
Secondo alcune interpretazioni il poeta avrebbe cercato fortuna (senza trovarla) anche alla corte di Renato d'Angiò, forse ad Angers, nel castello dove il re senza regno era nato.
Quel mondo fatato ormai è solo un ricordo, mentre in carcere, a Meung, attende di essere impiccato.
E da re Renato, che
re non è mai stato, ci sono mai stato?
E quando è stato che
abbiamo poetato e fatto versi come agnelli o vitelli sgozzati per farne pergamene?
Ricordo un castello
fatato illuminato a giorno dagli incendi dei soldati.
Re di un regno che
non c’era,
A furia
di cercarlo hanno messo a ferro e fuoco tutta la scacchiera.
Il caso vuole che re Luigi XI passi per Meung e, in suo
onore, qualche prigioniero, se non ha esagerato, venga graziato e liberato.
Un volta tanto la fortuna è dalla parte di Villon,
che ringrazia a modo suo.
Questo è un vero re
anche se pura prosa per quanto è brutto!
Col suo grande naso
ha fiutato sottoterra e sentito il tartufo che marciva in galera: quanto è
brutto, quanto è buono anche lui!
Lui mi salva e tu mi
hai condannato, re e non re, poeta angelicato: che contraddizione fare versi!
Pastore
di greggi armati che brucano fino all’ultima radice, amante di pastorelle
smorfiose per cui preda e imbratta pergamene, avvinto da catene di cartone che
dice d’oro, d’Amore: ma liberarsi da catene vere, arrugginite, tu non lo sai,
no, tu non sai quant’è bello!
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