Commento musicale Olivier Messiaen, Oraison pour Thérémin
Mi
piace la Chiesa di Santa Maria della Gioia per il nome e perché sembra un’astronave dove
l’angelo sale le scale per sistemare l’antenna e la stella di Natale. Oggi fa
il paio con la Kolbe in fondo a Viale Aguggiari ma per anni l’ho vista, sentita
isolata come l’avamposto di un monaco irlandese nell’alto medioevo. Legata più
al cielo profondo o al Terzo Mondo che al quartiere-bene, come una vecchia,
enorme bombola di gas che non si sa dove nascondere.
La
risposta della Chiesa alla Saljut 1 e alla Scuola Europea in cima al Montello,
dove nella notte dei tempi insegnai per qualche mese. Cemento chiaro in luogo
dello scuro che aveva lambito la chiesa di San Vittore e il Battistero.
Questa
grande, elegante cisterna bianca è il controcanto di quel fonte battesimale. Contemplo
il suo riflesso nel grigio del cofano dell’auto e sembra una piscina.
Dov’è il miracolo? Dove puoi perderti a Varese? Il braccio che impugna il cellulare
per fotografare si confonde coi pali esili della recinzione. Sembra un
girotondo di fedeli a braccia alzate in attesa del decollo… Cape Canaveral… Via Cardinal Ferrari… Senti vibrare prati e foglie...
Nota Per avere visione anche degli splendidi interni rinvio al sito che la Fondazione Frate Sole ha dedicato a padre Costantino Ruggeri, singolare figura di frate architetto-scultore cui il cardinale Gianfranco Ravasi ha dedicato parole pregnanti che condivido: "padre
Costantino coinvolge spazio, materia, luce, uomo, mistero in un’armonia
organica e vivente.". Per Luigi Leoni, altra importante firma del poco conosciuto gioiello varesino, rimando all'approfondita biografia dello Studio Ricerca Arte Sacra.
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