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Luce, livida. Interno fatiscente di sala operatoria. Due sole presenze umane: un chirurgo e un architetto. Il primo disinfetta con cura maniacale il suo bisturi. Il secondo - anch’egli in camice bianco ma sporco di colore - sistema il tecnigrafo a mo’ di tavolo operatorio. Eco lontana di breve ma intensa sparatoria. I due, tuttavia, sono completamente immersi nel loro lavoro.
Architetto - (Operando con lentezza estenuante la metamorfosi del tecnigrafo in tavolo operatorio).
Il bisturi è in grado di definire forme geometriche perfette
Su un corpo morto, s’intende
Ma morto sul serio
Non scherziamo
Niente sbavature
Nessun grido
Fragore di granata caduta in lontananza. I due si bloccano per qualche secondo quindi riprendono imperterriti le loro occupazioni.
Invece un corpo vivo...
I contorni, il dettaglio...
Il sangue è davvero una brutta bestia
La carne, anche sotto anestetico, è una forma troppo irrequieta
Cade un’altra granata, meno lontana della precedente. Stessa reazione di prima.
Un foglio sopporta l’incisione con una dignità sconosciuta ai cadaveri
Esibisce le cicatrici meglio di un eroe omerico
E, soprattutto, i visceri non approfittano del primo squarcio disponibile
Ancora un’esplosione; più vicina. Idem come sopra.
Gli assi cartesiani
Gli assi cartesiani sono un luogo di pace indescrivibile
Un’esplosione molto più intensa delle precedenti. Salta la luce.
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Paradise or Purgatory? Crystal Palace
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Crystal Palace, opera del sig. Joseph Paxton, Esposizione Universale di Londra, Anno Domini uno otto cinque uno.
Didascalia nero su bianco, come in un film muto
“Dentro c’è il paradiso. Fuori… Fuori!”
Un siècle à l’enfer. Slums. Periferia operaia di Manchester: uno straniero l’attraversa come Dante: è Friedrich Engels. Londra: Marx interroga con lo sguardo i marmi del Partenone al British Museum. Ritratto di Lord Elgin senza naso (corroso dalla sifilide). La Sfinge, anche lei senza naso (penetrazione inglese in Egitto). Before: John Flaxman, Autoritratto, con naso, teschio e stormi di divinità in testa.
Primissimo piano
di Paxton con naso (sfinge!). Il fiuto di Paxton, fiju de cuntadi’ come Palladio, eletto giardiniere-capo dal duca di Devonshire, i cui avi erano stati solo concime per il Devonshire. La colazione del duca: uova al bacon – sir Francis Bacon, La Nuova Atlantide. Il duca al suo servo: “Paxton, o Paxton, tu non lo sai ma ‘paradiso’ in greco vuol dire ‘parco’, ‘giardino’”… giardino all’inglese. Eden.
Enclousures. Paxton allestisce serre infinite di vetro e metallo nei parchi progettati per il duca, gli fa passare in rassegna piante esotiche dai quattro lati dell’impero. E quello: “Bravo, Paxton, il ferro è come te: non ha radici”. Papavero. Il duca palleggia un pane d’oppio”. Paxton, “bastardo e pessimo giocatore di football” (Shakespeare).
Simbiosi drammatica
Palle di cannone inglesi su Canton: qualche milione di comparse cinesi all’altro mondo
(inferno/Guerra dell’Oppio)
L’ammiragliato inglese è lieto di invitare i colleghi francesi al Grande Gioco (Paxton raccattapalle, Paxton middle class, self made man, che si è fatto da solo). Oppiacei. Teste di cinesi che volano (e ricadono - legge di Newton). Anonimo Ming “Dimora in una paesaggio nebbioso”. Squarciata. Charles Baudelaire, figliastro di un generale francese, accasciato in una fumeria d’oppio. Paradisi artificiali. Fumo di Londra. Crystal Palace, prefabbricato in meno di nove mesi: “La nature est un temple où de vivants piliers/ E’ la Natura un tempio dai pilastri viventi”. Interiora mascherate a festa= 70.000 metri quadrati di sudditi. Alice incontra Victoria & Albert nel Paese delle Meraviglie.
Serra di alberi genealogici, strutture in ferro. “Il est des parfums frais comme des chairs d’enfants/ Vi son profumi freschi come carni d’infanti”.
Enfer, minière: infanti sporchi e storpi. E sopra: Crystal Palace - e il ferro non avrebbe radici! Interno completamente vuoto: lunghezza 600 metri: “Guardando lungo la navata, con la sua infinita successione di pilastri, la visione passa dalla più viva luminosità a una vaghezza nebulosa, degna del solo Turner” (Illustrated London News, 1° Maggio 1851).
Pioggia, vapore e velocità
Il bisturi e l'architetto, poema teatrale,
dal catalogo della mostra 12 progetti per la città, Triennale di Milano, 1995