Gugliemo
“Una poesia farò di puro nulla:
non su di me né sopra gli altri,
neppur d’amore e di gioventù,
e di null’altro,
che anzi fu scritta mentre dormivo
sopra un cavallo.”
Il cavaliere dorme e sogna la sua bella. O la sogna ancora dopo essere stato con lei. Che a sua volta lo ricorda nel sogno a occhi aperti che ci unisce agli altri, la poesia.
Beatrice
“Bell’amico, gentile e valoroso,
Quando vi terrò in poter mio?
Giacere con voi almeno una sera
Per farvi dono d’un bacio d’amore!
Voi,invece che il marito,
A patto d’avermi giurato
Di far tutto ciò ch’è in mio volere."
Ecco, nella poesia dell’amore avevano perso i loro titoli. Due esseri umani: tanto cercavo. Breve, fragile incanto.
Poi lo studio, com’è giusto, mi ha fatto riconoscere l’entità del privilegio e della convenzione. La mano che accarezzava, la stessa del macellaio: una spada per la crociata, una mannaia per il banchetto. La donna regina della luna alla luce del sole: semplice pedina di una politica matrimoniale.
E poi quello strano, misterioso rapporto...
[...]
Continua in
Nessun commento:
Posta un commento