sabato 12 novembre 2016

Anche Neoludica nel progetto "Legalità come prassi"

legalita-come-prassi

La Giornata Studio Legalità come prassi  si terrà il prossimo Giovedì 17 Novembre dalle orealle 13 nell'Aula Magna dell'Università degli Studi dell'Insubria in Via Ravasi 2 a Varese e vedrà fra i relatori Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli, e Adriano Patti, magistrato della Corte di Cassazione.

Programma

Ore 9 Fabio Minazzi e Stefania Barile presentano il progetto Legalità come prassi
Ore 9,20 Alessandra Clemente (Assessore ai Giovani, Politiche giovanili, Creatività e Innovazione – Comune di Napoli)
Ore 10 Adriano Patti (Magistrato della Corte di Cassazione - Roma)
Ore 10,40 discussione
Ore 10,55 pausa
Ore 11,05 Eleonora Lega (Dottoranda in Diritto e Scienze Umane - USI)
Ore 11,45 Emanuele Cabrini (fondatore Gamesearch.it), Debora Ferrari e Luca Traini (fondatori Neoludica Game Art Gallery)
Ore 12,45 discussione
Ore 13 chiusura dei lavori

Si tratta dell'avvio della terza fase del percorso di educazione alla legalità, ideato e coordinato dalla prof.ssa Stefania Barile, che il Centro Internazionale Insubrico “C. Cattaneo” e “G. Preti” (Direttore Scientifico prof. Fabio Minazzi) ha sviluppato nell’ambito del Progetto dei Giovani Pensatori, giunto alla sua VIII edizione. Le attività relative al Laboratorio sulla Legalità dei Giovani Pensatori negli ultimi quattro anni hanno impegnato docenti e allievi delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Varese in percorsi di approfondimento sulla tematica della legalità, della convivenza civile, della democrazia, dei beni comuni. Dopo le prime due fasi - Laboratorio sulla legalità. Itinerari educativi per un’educazione alla convivenza democratica e Laboratorio ‘Legalità e Ambiente’ - “Ora siamo giunti a una svolta importante: alla sensibilizzazione civica deve seguire una vera e propria formazione civica – sostiene la prof.ssa Barile - e per questo occorre un coordinamento di attività che vanno oltre la riflessione filosofica, sociale ed educativa seppur importante e significativa per i nostri giovani. È necessario puntare al civic engagement, al coinvolgimento civile consapevole e attivo: all’impegno civico dentro e per la società in cui viviamo e in cui desideriamo crescere questa e le prossime generazioni”.
Per realizzare tale progetto formativo, denominato appunto Legalità come prassi e centrato sulle pratiche e sugli incentivi capaci di stimolare i nostri giovani ad assumere un atteggiamento e un comportamento rispettoso propositivo e progettuale, nel mese di marzo la prof.ssa Stefania Barile ha costituito una Commissione Legalità composta da dirigenti scolastici, docenti, studenti universitari ed esperti in ambito filosofico, giuridico, storico, artistico e della comunicazione.

Foto VaresePolis

Un Laboratorio sul diritto dei beni culturali della dott. Tiziana Zanetti, uno storico-filosofico delle dott. Giovanna Lo Cicero e Elisabetta Scolozzi e uno pratico sul conscius gaming, coordinato da Debora Ferrari e Luca Traini di Neoludica Game Art Gallery con la collaborazione di Emanuele Cabrini e di giovani team di concept artists, costituiscono una possibilità per formarsi alla Legalità durante il periodo di Alternanza scuola-lavoro: 60/65 ore all’anno a partire dal Terzo anno di Liceo per un progetto triennale davvero unico nel suo genere che porterà alla realizzazione di videogame, blog, app e materiale multimediale per campagne social media sulla Legalità e per la Legalità.
Le scuole che hanno già aderito sono il Liceo Sereni di Luino (scuola pilota del progetto), il Liceo Manzoni e il Liceo Ferraris di Varese. Inoltre sono coinvolti in questa impresa di valorizzazione dei beni culturali anche alcuni Musei del nostro territorio provinciale.

Risultati immagini per giovani pensatori VIII varese

Siamo multilevel: questo artisti, filosofi e scienziati l’hanno sempre saputo.
Navighiamo su Internet coscienti di una seconda navigazione platonica, di un salto di livello aristotelico dalla potenza all’atto, ai diversi livelli delle gerarchie celesti o dell’inferno dantesco, preda allo stesso tempo dell’eroico furore di Bruno e dei calcoli binari di Leibniz. I veli di Maya li strappiamo con piacere, senza nasconderci: lasciamo le stesse tracce di Derrida. Noi siamo fatti della stessa sostanza di un quadro fiammingo (olio), dell’inconsistenza prepotente di un film di Kulešov. Dietro la città ideale del Rinascimento vediamo prendere luce la Parigi di Daguerre, l’Esposizione Universale del 1889 con la Torre Eiffel, ripresa a volo d’aquila da Google Earth. Giochiamo a SimCity.
Siamo anche videoludici, anzi, NEOLUDICI perché l’arte è in gioco.
Perché oggi il mondo è un videogioco, una scommessa sul futuro a 360°, dove il nuovo medium videoludico, nato cosciente della sua finzione, può finalmente uscire dallo specchio come Alice e dire la sua nei confronti di una società umana quanto mai stratificata e complessa. Le due realtà – che sommate fanno una sola realtà aumentata – si somigliano e non possono fare a meno l’una dell’altra.
NEOLUDICA si presenta come il primo grande tentativo di dare una definizione, meglio, un orizzonte unitario e identitario a questa nuova fondamentale sfida tecnologica dell’arte.
Artisti, creatori, sviluppatori e giocatori sono chiamati a un nuovo salto di qualità, a un confronto che vuole essere tanto estetico quanto etico e quindi propositivo di nuovi sogni ad occhi aperti.

Nessun commento:

Posta un commento