La
Giornata Studio Legalità come prassi si terrà il prossimo Giovedì 17 Novembre dalle ore 9 alle 13 nell'Aula Magna dell'Università degli Studi dell'Insubria in Via Ravasi 2 a Varese e vedrà fra i relatori Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli, e Adriano Patti, magistrato della Corte di Cassazione.
Ore 9 Fabio Minazzi e Stefania Barile presentano il progetto Legalità come prassi
Si tratta dell'avvio della terza fase del percorso di
educazione alla legalità, ideato e coordinato dalla prof.ssa Stefania Barile, che
il Centro Internazionale Insubrico “C. Cattaneo” e “G. Preti” (Direttore
Scientifico prof. Fabio Minazzi) ha sviluppato nell’ambito del Progetto dei Giovani Pensatori, giunto alla sua VIII
edizione. Le
attività relative al Laboratorio sulla
Legalità dei Giovani Pensatori negli
ultimi quattro anni hanno impegnato docenti e allievi delle scuole di ogni
ordine e grado della provincia di Varese in percorsi di approfondimento sulla
tematica della legalità, della convivenza civile, della democrazia, dei beni
comuni. Dopo le prime due fasi - Laboratorio sulla legalità.
Itinerari educativi per un’educazione alla convivenza democratica e Laboratorio ‘Legalità e
Ambiente’ - “Ora
siamo giunti a una svolta importante: alla sensibilizzazione civica deve
seguire una vera e propria formazione civica – sostiene la prof.ssa Barile - e
per questo occorre un coordinamento di attività che vanno oltre la riflessione
filosofica, sociale ed educativa seppur importante e significativa per i nostri
giovani. È necessario puntare al civic
engagement, al coinvolgimento civile consapevole e attivo: all’impegno
civico dentro e per la società in cui viviamo e in cui desideriamo crescere
questa e le prossime generazioni”.
Programma
Ore 9 Fabio Minazzi e Stefania Barile presentano il progetto Legalità come prassi
Ore 9,20 Alessandra Clemente (Assessore ai
Giovani, Politiche giovanili, Creatività e Innovazione – Comune di Napoli)
Ore 10 Adriano Patti (Magistrato della Corte
di Cassazione - Roma)
Ore 10,40 discussione
Ore 10,55 pausa
Ore 11,05 Eleonora Lega (Dottoranda in Diritto e Scienze Umane - USI)
Ore 11,45 Emanuele Cabrini (fondatore
Gamesearch.it), Debora Ferrari e Luca Traini (fondatori Neoludica Game Art
Gallery)
Ore 12,45 discussione
Ore 13 chiusura dei lavori
Per
realizzare tale progetto formativo, denominato appunto Legalità come prassi e centrato sulle pratiche e sugli incentivi
capaci di stimolare i nostri giovani ad assumere un atteggiamento e un
comportamento rispettoso propositivo e progettuale, nel mese di marzo la
prof.ssa Stefania Barile ha costituito una Commissione Legalità composta da dirigenti scolastici, docenti, studenti universitari ed esperti in ambito
filosofico, giuridico, storico, artistico e della comunicazione.
Un
Laboratorio sul diritto dei beni culturali della dott. Tiziana Zanetti, uno
storico-filosofico delle dott. Giovanna Lo Cicero e Elisabetta Scolozzi e uno
pratico sul conscius gaming,
coordinato da Debora Ferrari e Luca Traini di Neoludica Game Art Gallery con la collaborazione di Emanuele Cabrini e di giovani
team di concept artists, costituiscono
una possibilità per formarsi alla Legalità durante il periodo di Alternanza
scuola-lavoro: 60/65 ore all’anno a partire dal Terzo anno di Liceo per un
progetto triennale davvero unico nel suo genere che porterà alla realizzazione
di videogame, blog, app e materiale multimediale per campagne social media
sulla Legalità e per la Legalità.
Le
scuole che hanno già aderito sono il Liceo Sereni di Luino (scuola pilota del
progetto), il Liceo Manzoni e il Liceo Ferraris di Varese. Inoltre sono
coinvolti in questa impresa di valorizzazione dei beni culturali anche alcuni
Musei del nostro territorio provinciale.
Siamo multilevel: questo artisti, filosofi e scienziati l’hanno sempre saputo.
Navighiamo su Internet coscienti di una seconda navigazione platonica, di un salto di livello aristotelico dalla potenza all’atto, ai diversi livelli delle gerarchie celesti o dell’inferno dantesco, preda allo stesso tempo dell’eroico furore di Bruno e dei calcoli binari di Leibniz. I veli di Maya li strappiamo con piacere, senza nasconderci: lasciamo le stesse tracce di Derrida. Noi siamo fatti della stessa sostanza di un quadro fiammingo (olio), dell’inconsistenza prepotente di un film di Kulešov. Dietro la città ideale del Rinascimento vediamo prendere luce la Parigi di Daguerre, l’Esposizione Universale del 1889 con la Torre Eiffel, ripresa a volo d’aquila da Google Earth. Giochiamo a SimCity.
Siamo anche videoludici, anzi, NEOLUDICI perché l’arte è in gioco.
Perché oggi il mondo è un videogioco, una scommessa sul futuro a 360°, dove il nuovo medium videoludico, nato cosciente della sua finzione, può finalmente uscire dallo specchio come Alice e dire la sua nei confronti di una società umana quanto mai stratificata e complessa. Le due realtà – che sommate fanno una sola realtà aumentata – si somigliano e non possono fare a meno l’una dell’altra.
NEOLUDICA si presenta come il primo grande tentativo di dare una definizione, meglio, un orizzonte unitario e identitario a questa nuova fondamentale sfida tecnologica dell’arte.
Artisti, creatori, sviluppatori e giocatori sono chiamati a un nuovo salto di qualità, a un confronto che vuole essere tanto estetico quanto etico e quindi propositivo di nuovi sogni ad occhi aperti.