martedì 14 maggio 2013

JEAN-ANTOINE WATTEAU, "ARLECCHINO GALANTE"

"Luca Traini ha creato una combinazione
davvero curiosa e molto suggestiva:
ha messo insieme il teatro e la pittura e li ha fatti dialogare
usando uno stile lirico e rarefatto, delicatissimo"

Dacia Maraini, Amata scrittura, Rizzoli, Milano, 2000



Arlecchino - Rivolto alla donna dipinta alla sua destra. Non copritevi il seno


La donna sbigottita - Oh Arlecchino
Il volto la maschera
Scompare nell’ombra
Sembrate un corpo senza testa

Arlecchino - Avete la mano sul cuore


Erma solitario - Dipinto in mezzo alle fronde, sopra i due.
Con voce lieta. Sono di marmo
Con voce triste. Sono di pietra


L’uomo seduto col cappello rosso - Rivolto alla ragazza seduta con un libro aperto in mano.  E’ un gioco signorina

La ragazza seduta - Sono pagine bianche signore

L’uomo seduto col cappello rosso - Non scherzate
E’ un libro aperto

La ragazza seduta - Vi sbagliate
Sono solo pagine bianche

L’uomo seduto col cappello rosso - Non sono pagine aperte a caso
Sono poesie d’amore

La ragazza seduta - Continuate a voler credere
In qualcosa che non c’è
Sono solo pagine bianche


L’uomo in piedi appoggiato all’albero - Sono triste
Sono affranto
Non ho più voglia di vivere


Arlecchino - Sempre rivolto alla donna di prima. Signora sentite
Quant’è fredda la pietra
E quale calore emana il mio corpo.


Commento musicale Jean-Féry RebelTombeau de Monsieur de Lully


Jean-Antoine Watteau, Jean.Féry Rebel, 1710


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