TEMPO AUTENTICO (STILL LIFE RELOADED 2020-21)
Fabrizio Jelmini photographer
Inaugurazione Sabato 7 maggio Ore 11
Info, stampa e prenotazioni: culturalbrokers@gmail.com; tel. Banca 031 3254611
Dal 7 maggio al 30 giugno, in orario di
apertura della filiale, a cura di Debora Ferrari e Luca Traini, dopo
essere stata presentata a Legnano, arriva a Como la mostra di Fabrizio Jelmini
nella sede di Banca Generali Private con una trentina di fotografie, stampate
in grande formato.
L'esposizione è accompagnata da un originale
catalogo ed. TraRari TIPI in limited edition con fotografie scelte
dell’autore, sempre a cura di Debora Ferrari e Luca Traini - editori.
“Lo Still Life di Jelmini ci porta dentro il concetto di esistenza non solo in quello di tempo e vanitas. Ogni scatto della sua fotografia con oggetti inanimati o piante e fiori è un palcoscenico in cui gli attori si mettono oltre il sipario per portarci un profondo significato. Quello che opera con composizione, inquadratura, scatto e preparazione della fotografia su supporti speciali è un’alchimia di colori e volumi, come in un dipinto ma con la luce e gli sfondi, e i soggetti racchiusi nel suo teatro ci narrano di vita e di morte, racchiuse entrambe nella memoria, come in un duplice asse cartesiano. Anche qui conduce un reportage: dalla vita delle cose alla permanenza nell’arte” (Debora Ferrari).
"La traccia del grande viaggiatore – e Fabrizio Jelmini lo è stato in foto e video per anni e grandi spedizioni – resta anche nell’evidenza di quanto rivelato fra quattro mura o in un giardino. Rigore e passione non si misurano in chilometri ma in viaggi-luce. Fotografie di continenti strappati alla deriva i suoi still life, dove il magma di fondo si compone e trasfigura in colori o bianco e nero dai contorni così precisi che non possono che alludere altrove: la fuga da ogni cornice. La visione di una foto nasce a camera chiusa. Apri gli occhi e la mappa dei soggetti inquadrati è una cartina tornasole che non fa distinzioni fra quanto altri definiscono come cose e fiori, ma unisce in simbiosi quelle cronologie distanti in una sola, quella dell’obiettivo. La geografia dello sguardo prevede fiori fissati come meridiani con relative proiezioni che tendono al cielo fissandolo alle proprie radici. È una quotidianità che sottintende l’eterno, una pulizia formale che non teme le rughe del tempo. E i fiori di Fabrizio - teatro di anatomia e petali, sospesi - amano piegarsi e rivolgersi alle cose: è un dialogo che ricerca sostegno alla vita, allo stesso modo di noi umani verso quanto dovrebbe essere solo oggetto e invece è anche altro. È arte, è sentire con chiarezza la complessa differenza dei tempi fra diverse forme di esistenza, diversi tempi di esposizione" (Luca Traini).
Fabrizio Jelmini è fotografo tra i più apprezzati e richiesti, capace di dosare la sensibilità del suo scatto nei multiformi campi d’indagine di quest’arte unendo in simbiosi rigore, passione e originalità e spaziando, in più di quarant’anni di esperienza, dal reportage giornalistico e documentaristico alla moda, dallo still life alla psicologia del ritratto. Nato ad Arconate nel 1961, ma sempre in viaggio fra i diversi continenti (ha visitato più di cento Paesi), è giornalista pubblicista e professionista della fotografia dal 1980. Numerose le collaborazioni, in primo luogo con prestigiose testate nazionali (Corriere della sera, Il Giorno, Repubblica, I viaggi di Repubblica, D-La Repubblica delle Donne) e riviste quali Ulisse 2000, Riders, About BMW, Cafe Racer, Vie e trasporti, Flotte & finanza. Intensa anche l’attività con importanti emittenti televisive (Rai 1, Rai 3, Canale 5, Rete 4, LA7, Arte, solo per citare le principali), curando reportage di particolare interesse, come a Mostar durante la guerra nell’ex Jugoslavia o in Iraq con uno speciale sull’uso bellico dell’uranio impoverito, lavorando in qualità di operatore per il programma Overland e dirigendo numerosi documentari sportivi, aziendali e di carattere sociale. La passione per l’archeologia l’ha portato inoltre a seguire, in veste di fotografo e operatore, le spedizioni in Nordafrica dei noti antropologi Alfredo e Angelo Castiglioni, realizzando in Sudan dei film/documentario tra i quali Iveco Faraonic Track, selezionato alla XV Rassegna internazionale del cinema archeologico. Ha all’attivo tredici libri pubblicati, fra cui I presidianti: storia della rivolta popolare alla Cava Sant'Antonio (1991-1993), Sete d’Etiopia (2004), Nuotare nei cieli. Volare nei Mari (2012) e Metro Lilla (2015). Dal 2010 è docente di format, tecniche audiovisive e fotografia presso l'Accademia di Belle Arti ACME di Milano. Ha prodotto diverse mostre fotografiche: da I presidianti (1993) a La via dei faraoni neri (2003, esposta allo stand ufficiale Nikon durante il Photoshow del 2004), da I nuovi Milanesi (2013) a Ora d'aria (realizzata nel 2015 presso il carcere di Bollate e presentata al festival di filosofia Filosofarti) alla partecipazione a Matera 2019 col toccante reportage Favela (ambientato a Salvador de Bahia, nel Nordest del Brasile) nell’ambito della collettiva Fotografia e coscienza dell’uomo. Nella mostra Tempo autentico (Still life Reloaded 2020-21), a cura di Debora Ferrari e Luca Traini, nella sede di Banca Generali Private a Como (dal 7 maggio al 30 giugno) sono presenti anche le opere della recentissima esposizione nella sede di Banca Generali Private a Legnano. L’artista è presente sui vari social, in particolare su Instagram dove presenta una nutrita galleria di tematiche: @fabriziojelminiphotography.