Tex, Zagor, il Comandante Mark
non mi avevano preparato a questo. E neppure Mister No. Dylan Dog usciva in
edicola e se non lo comprava mio fratello… Lui aveva 13 anni ma io ero
maggiorenne da ben sei mesi ed era un problema, perché non sentivo più con
l’intensità di una volta quell’odore d’inchiostro che ti stordiva: la nuvoletta
che campeggiava sopra la mia testa racchiudeva ormai più una riflessione di
studio che amore incondizionato.
Avevo visto Another Country ma non avevo collegato Dylan a Rupert Everett,
sembrava più una creatura di Egon Schiele rifocillata e rivestita per gli anni
’80 con un residuo razionale del decennio precedente messo a dura prova da
nuovi fantasmi. Lo collegavo più a Gothic
di Ken Russell, uscito più o meno in contemporanea.
"Walking here, two shadows went
Along with us, wich we ourselves produc'd".
"Passeggiammo e innanzi a noi due ombre,
opera nostra, andavano con noi".
John Donne, Lezione sull'ombra
E poi c’era il suo Groucho,
che mi portò dritto a casa di un amico che aveva il videoregistratore per
vedere i film della premiata ditta marxiana. La storia prima tragedia poi farsa
e ora paranormale. Tutto lontano anni luce dall’ottimismo progressista che ero
riuscito a costruirmi a fatica mentre intorno si avvertivano già le prime
crepe. Quindi, quando lo leggevo – perché si doveva leggere, leggere il testo
di Sclavi, non potevi guardarlo e riguardarlo a pezzi per finirlo di leggere
alla trentesima volta che lo aprivi – provavo un’ammirazione fredda e una
larvale invidia per la capacità del protagonista di gestire e riuscire dalle
sue storie da incubo. Anch’io ascoltavo Il
trillo del diavolo di Tartini, ma Dylan lo suonava.
Johann Heinrich Füssli, Odisseo davanti a Scilla e Cariddi
"Avevo degli incubi bellissimi con zombi,
fantasmi.
Sembravano film di Romero.
A volte sognavo in stile Nightmare.
I più raffinati e spaventosi erano sogni alla Giro di vite, il racconto di Henry James".
Ora, nell’era del digitale, sono
al Fondo Sclavi, che non è un antro, nella biblioteca di Venegono Superiore,
che non è più la stessa del rogo di sei streghe nel 1520, gli archivi non si
bruciano più, neanche quelli dell’Inquisizione, e anche se Dylan Dog scrive a
penna d’oca e calamaio si pubblica da trent’anni un fumetto apotropaico. Io
metto Tiziano Sclavi accanto alla Poetica
di Aristotele e sono tranquillo. Poi ci sono le visioni di quei finali di John Carpenter
e i ricordi di altri film al Dylan Dog Horror Fest che tornano a inquietarmi.
Gli happy end di Euripide, come quelli del Piccolo
Ranger, non mi avevano preparato a questo.
Il
progetto Una Biblioteca da paura, promosso dalla Cooperativa Totem e dal Comune
di Venegono Superiore in collaborazione con una vivace rete di associazioni del
territorio e con finalità la valorizzazione del Fondo Sclavi, si chiude a
febbraio 2018.
Per
salutare le tante persone che si sono appassionate a questo
patrimonio di 6500 volumi donati alla Biblioteca di Venegono
Superiore dal “papà di Dylan Dog” Tiziano Sclavi, l’èquipe del
progetto ha organizzato una settimana tutta dedicata alla letteratura gialla.
All’interno del programma una specifica giornata dedicata al Fondo Sclavi: sabato
24 febbraio quattro esperti proveranno a tracciare dei percorsi di lettura
inediti all’interno di questo prezioso patrimonio librario.
Questo
il programma completo della SETTIMANA GIALLA:
DOMENICA 18 FEBBRAIO
Ore 15.30 – Biblioteca Comunale
Una merenda da paura con la detective Arthura Doil
(dai 7 ai 12 anni – su prenotazione – 0331824459)
Ore 17.30 – Biblioteca Comunale
Inaugurazione della Settimana Gialla
Quando a indagare è lo psicologo
Bruno Morchio, scrittore e psicoterapeuta
modera Sara Magnoli, giornalista e scrittrice
MERCOLEDI’ 21 FEBBRAIO
Ore 20.45 – Sala Consiliare
Cinemusica in giallo: da Psycho a Montalbano
Paolo Castelli, docente di linguaggio cinematografico
Claudio Ricordi, critico musicale
Alberto Sironi, regista
modera Sara Magnoli, giornalista e scrittrice
Ore 20.45 – Sala Consiliare
Cinemusica in giallo: da Psycho a Montalbano
Paolo Castelli, docente di linguaggio cinematografico
Claudio Ricordi, critico musicale
Alberto Sironi, regista
modera Sara Magnoli, giornalista e scrittrice
GIOVEDI’ 22 FEBBRAIO
Ore 20.45 – Sala Consiliare
Le chiavi del brivido: tra emozione e scienza
Cristina Brondoni, giornalista e criminologa
Alessandra Mazzucchi, antropologa fisica
Massimo Polidoro, segretario nazionale CICAP
modera Veronica Deriu, giornalista
Ore 20.45 – Sala Consiliare
Le chiavi del brivido: tra emozione e scienza
Cristina Brondoni, giornalista e criminologa
Alessandra Mazzucchi, antropologa fisica
Massimo Polidoro, segretario nazionale CICAP
modera Veronica Deriu, giornalista
SABATO 24 FEBBRAIO
Ore 17.00 – Sala Consiliare
Il patrimonio del Fondo Sclavi
Marina Adotti, docente ed esperta del Fondo Sclavi
Alessandro Leone, cineasta e critico cinematografico
Fabio Folla, disegnatore
Luca Traini, storico dell’arte
seguirà aperitivo
Ore 17.00 – Sala Consiliare
Il patrimonio del Fondo Sclavi
Marina Adotti, docente ed esperta del Fondo Sclavi
Alessandro Leone, cineasta e critico cinematografico
Fabio Folla, disegnatore
Luca Traini, storico dell’arte
seguirà aperitivo
DOMENICA 25 FEBBRAIO
Ore 16.00 – Sala Consiliare
proiezione di The Lodger (L’Inquilino), di Alfred Hitchcock
accompagnamento musicale di Francesca Badalini (pianoforte)
ed Emanuele Cedrosa (percussioni)
Ore 17.30 – Sala Consiliare
Indagini e parole: autori a confronto
Margherita Oggero, Pierluigi Porazzi e Valerio Varesi
moderano Sara Magnoli e Paolo Rossetti, giornalisti
seguirà aperitivo
Ore 16.00 – Sala Consiliare
proiezione di The Lodger (L’Inquilino), di Alfred Hitchcock
accompagnamento musicale di Francesca Badalini (pianoforte)
ed Emanuele Cedrosa (percussioni)
Ore 17.30 – Sala Consiliare
Indagini e parole: autori a confronto
Margherita Oggero, Pierluigi Porazzi e Valerio Varesi
moderano Sara Magnoli e Paolo Rossetti, giornalisti
seguirà aperitivo
durante la Settimana
Gialla saranno esposte in Sala Consiliare le copertine originali dei
“Classici del Giallo” Mondadori di Oliviero Berni.
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