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giovedì 3 dicembre 2015

LE BREVI ORE UMANE DEL CANE E DEL CAVALLO DI CENERENTOLA



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ORA SECONDA

Cavallo

Di’ un po’, come te lo spieghi che i topi diventano cavalli, come me, e io cocchiere? Io di certo non li frusterò:

1) perché questa è una fiaba;
2) perché si va a una festa;
3) (ma in realtà – bella questa parola - 1) perché io non frusto i miei simili anche se cambio aspetto.

E' la sostanza quello che conta, non è vero?


Cane

Bello anche questo aggettivo. Anch’io resto un cane pur avendo preso forma di un lacchè [sarà perché noi cani baciamo leccando  (e ora che ho anche le labbra potrei baciare con lingua – alla francese: ma è la favola di Perrault questa?)] e quella dei lacchè è sempre stata una vita da cani, tranne in questa fiaba, in questo viaggio verso il palazzo, la festa. E’ bene godersela finché dura questa realtà  virtuale, prima che quella reale riporti te nella stalla e me in una pozza di letame.



[...]


Luca Traini
(primo frammento ritrovato di un dramma del 1999)
Vedi anche in http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html

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