RUFO FESTO AVIENO, IMILCONE E LA "VIA DELLO STAGNO"
[...] Rufo Festo Avieno in un suo poemetto, “Coste marine”, narra di un ammiraglio cartaginese, Imilcone, che più di 25 secoli fa cercò di superare, via mare, proprio gli intermediari di questo commercio, puntando la prua della sua flotta a nord del padre Oceano: nessuno l’aveva mai fatto prima.
“Si apre il Golfo Estrimnide con le sue isole Sperdute ma ricche di stagno e piombo… L’oceano, pieno di mostri marini… Fino alla vasta isola detta Sacra, Terra della nazione degli Iberni. In senso opposto, al ritorno, avrai accanto L’isola degli Albioni… Dura in tutto Quattro mesi questa navigazione… Nessun alito di vento, accidioso Il mare: dai bassi fondali salgono Mucchi d’alghe, trattengono le navi Come siepi. I mostri del mare nuotano Fra imbarcazioni così lente, inerti“.
(Trad. Luca Traini)
Sostituisci “Estrimnide” con “Bretagna”, “Isola Sacra” con “Irlanda” e “Albione” con “Inghilterra” e non perderai la bussola. Il tentativo di Imilcone ebbe successo ma non seguito. Ci riprovarono i greci e tuttavia solo noi romani riuscimmo, col ferro, a conquistare quelle terre plumbee per più di tre secoli, anche se ai miei tempi ormai quel dominio ristagnava. [...]
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