giovedì 9 aprile 2015

THE NEW GLOBAL "BOTTEGA RINASCIMENTALE"

Text in English and Italian

Piero della Francesca (1416-1492), De prospectiva pingendi 

[...] The operations to create all the games take place in several stages and in many studios: the art of videogames is created as in a ‘global Renaissance workshop’ where in addition to the game designers and concept creators, dozens of artists are working on specific tasks, being the professionals behind the execution. As the workshop Master created the vision and outlined the work on a drawing board, to leave the execution of hands, feet, landscapes, highlighting to the students, so it works in the game studios as well. Here many people are assigned to work on design, textures, colors and shadows, motion, environments, soundtracks, voices and voiceovers.
Contemporary art is created with a revolution in the studios: art is developed after foreseeing the kind of use that the consumer will make of it, recovering typical methods of Artes Mechanicae from Humanism and applying them to the processes of 20th century cinema arts, with characteristic avantgarde constructions and mass production. Active communication and iconographic choices go side by side with development platforms and game consoles, meaning that the art resulting from the process is closely related to the availability of tools and technological choices. [...]


Assassin’s Creed as a work of art is both content and exhibition. Inside the game we find the work of concept artists, as well as art from the historical periods; we have the opportunity to explore these worlds without a unique compelling temporal direction and so move between 2012 and 1191. The videogame, the total work, becomes an exhibitor of all quotations, tales, analogies, art, names, environments, pastel or Photoshop oil paintings sketched on a Wacom tablet rather than hand-drawn on a blank sheet, before becoming action.
Playing the game and then seeing the works on canvas or steel plates in an exhibition, after detailed selection from thousands of images created, is actually like moving within the Wunderkammer of Assassin’s Creed. By displaying the game, we exhibit a detailed summary of the arts since the dawn of civilization to the present day. [...]

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[...] La modalità operativa di creazione di tutti i videogiochi avviene in varie fasi e in numerosissimi studios: l’arte del videogioco viene creata come in una “bottega rinascimentale globale” dove oltre ai game designer e ai creatori del concept, decine di artisti lavorano a una precisa mansione e sono i professionisti dell’esecuzione. Come il Maestro nella bottega creava la visione dell’opera e ne tracciava il disegno sul cartone per lasciare in mano alla bottega  l’esecuzione di mani, piedi, paesaggi, lumeggiature… così nel videogioco lavora chi disegna, chi fa la texture, chi colora, chi costruisce le ombre, chi inserisce il movimento, chi cura environments e soundtrack, voci e doppiaggi.
Si fa arte contemporanea negli studios con una rivoluzione: si sviluppa l’arte prevedendo il tipo di fruizione che ne farà il “consumatore”, riprendendo modalità tipiche delle Artes Mechanicae dell’Umanesimo, applicandole ai processi delle arti del cinema del XX secolo, passando per assemblaggi tipici delle avanguardie e producendo in serie. Comunicazione attiva, scelte iconografiche vanno di pari passo con piattaforme di sviluppo e consoles di gioco; ovvero il risultato dell’arte in questo caso è strettamente correlato alle disponibilità e alle scelte tecnologiche. [...]


L’opera d’arte Assassin’s Creed è allo stesso tempo contenuto ed espositore. Dentro il videogioco troviamo l’arte dei concept artists e l’arte delle epoche storiche che vi sono citate; abbiamo la possibilità di esplorare questi mondi senza obbligo di direzione temporale univoca e ci spostiamo tra il 2012 e il 1191; il videogioco, l’opera totale, diventa espositore di tutte le citazioni, le favole, le analogie, l’arte, i nomi, gli ambienti, dipinti con pastello o olio di Photoshop a mano libera in una Wacom o schizzati a penna su un foglio, prima di diventare azione.
Giocare e vedere le opere in una mostra, estrapolate dalle migliaia di immagini create e riportate nella materia di una tela o di una lastra di acciaio, è a tutti gli effetti muoversi sempre dentro la Wunderkammer di Assassin’s Creed. Esponendo il gioco, esponiamo una sintesi, elaborata, delle arti dagli albori della civiltà ai nostri giorni. [...]

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Giulio Troili, Paradossi per praticare la prospettiva senza saperla (1672)

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