domenica 19 ottobre 2014

LIVRE DU COEUR D'AMOUR ÉPRIS


Amore dona a Desiderio il cuore del re malato
L’ opera in prosa e poesia di un re senza regno innamorato del Roman de la Rose:
Il sogno di un mondo mai esistito in un’età al tramonto.
L’incanto delle preziose miniature di Barthélemy d'Eyck.

La Speranza salva il Cuore

Le temps a laissé son manteau
De vent, de froidure et de pluie,
Et s'est vêtu de broderie,
De soleil luisant, clair et beau.
I cavalieri approdano all'Isola della Compagnia e dell'Amicizia

Potete sfogliare lo splendido manoscritto alla Bibliotèque national de France qui

Commento musicale



Controcanto di François Villon (in carcere)

Secondo alcune interpretazioni il poeta avrebbe cercato fortuna (senza trovarla) anche alla corte di Renato d'Angiò, forse ad Angers, nel castello dove il re senza regno era nato.
Quel mondo fatato ormai è solo un ricordo, mentre in carcere, a Meungattende di essere impiccato.

E da re Renato, che re non è mai stato, ci sono mai stato?
E quando è stato che abbiamo poetato e fatto versi come agnelli o vitelli sgozzati per farne pergamene?
Ricordo un castello fatato illuminato a giorno dagli incendi dei soldati.
Re di un regno che non c’era,
A furia di cercarlo hanno messo a ferro e fuoco tutta la scacchiera.

Immagine correlata

Il caso vuole che re Luigi XI passi per Meung e, in suo onore, qualche prigioniero, se non ha esagerato, venga graziato e liberato.
Un volta tanto la fortuna è dalla parte di Villon, che ringrazia a modo suo.

Questo è un vero re anche se pura prosa per quanto è brutto!
Col suo grande naso ha fiutato sottoterra e sentito il tartufo che marciva in galera: quanto è brutto, quanto è buono anche lui!
Lui mi salva e tu mi hai condannato, re e non re, poeta angelicato: che contraddizione fare versi!
Pastore di greggi armati che brucano fino all’ultima radice, amante di pastorelle smorfiose per cui preda e imbratta pergamene, avvinto da catene di cartone che dice d’oro, d’Amore: ma liberarsi da catene vere, arrugginite, tu non lo sai, no, tu non sai quant’è bello!

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